Sheltered 2 – Recensione

Diventa fondamentale pensare subito a costruire una brandina dove riposare, senza dimenticarci di una doccia o un bagno dove potersi lavare e fare i propri bisogni. Inizialmente ho sottovalutato questo fattore, trovandomi nella spiacevole posizione di non poter nemmeno esplorare il circondario alla ricerca di oggetti preziosi per via di un attacco di dissenteria unito a una stanchezza decisamente fuori dal comune.

SHELTERED 2 NON È PER TUTTI

Sheltered 2 è un gioco che vuole a tutti i costi prendersi sul serio. Anche a difficoltà facile non si risparmia, cercando in più occasioni di metterci i bastoni fra le ruote con problemi di ordinaria amministrazione. Il bunker deve essere gestito seguendo una logica precisa e ricordandosi, soprattutto, che ogni oggetto o stazione di creazione ha un ruolo ben preciso che non va assolutamente sottovalutato. Fortunatamente il titolo offre tanti menù pronti a soddisfare la sete di controllo dei giocatori più hardcore, capaci insomma di gestire ogni aspetto della propria ciurma senza fallire nemmeno una volta. Possono capitare tutti gli imprevisti del mondo, ed è abbastanza facile trovarsi in situazioni difficile andando in esplorazione all’esterno, giacché sarà possibile incontrare membri di altre fazioni non sempre propensi a stringere amicizie fruttuose.

A titolo di esempio, durante una run ho incontrato un gruppo di guerriglieri pronti ad uccidere i membri della mia base per un semplice loot trovato di straforo in una zona limitrofa alla mia base. Insomma, c’è gente che è pronta ad ammazzare anche per due razioni, ragion per cui è sempre meglio uscire armati e pronti a tutto.

Il sistema di combattimento è piuttosto basico e dimenticabile, soprattutto perché non lascia emergere alcun elemento di originalità. Segue infatti una semplice turnazione intervallata da abilità che potranno essere utilizzate, a nostra discrezione, in funzione dei numeri di punti stamina in dotazione del nostro alter ego. Niente da far gridare al miracolo chiaramente, sebbene un minimo di componente action la si apprezza sempre, soprattutto in questo caso dove smorzare il ritmo di gestione/costruzione può diventare quasi fondamentale. Anche perché Sheltered 2 non è pensato per costruire un’avventura intervallata da missioni, bensì è un titolo che ci butta in pasto ai leoni dandoci i primi rudimenti per salvarci e nulla più.

Solo con un po’ di pratica si finiscono per riconoscerne pregi e difetti, soprattutto nel momento in cui le missioni acquisite conoscendo altre fazioni potranno sostituirsi, a nostra discrezione, ai vari Faction Goal ottenibili soddisfacendo particolari condizioni. Tecnicamente parlando il titolo non esagera sul fronte del comparto grafico, proponendo così uno spettacolo visivo spigoloso, ma non per questo poco attraente. Diciamo che le evidenze negative emergono sul comparto audio, un po’ troppo ripetitivo e poco coinvolgente, soprattutto in funzione del fatto che la maggior parte delle sessioni si svolgono interamente nel nostro bunker.

In Breve: Sheltered 2 segue insomma le dinamiche dei videogiochi sul genere survival gestionale, ingraziandosi e svecchiandosi dalla prima installazione del franchise grazie a un rifacimento grafico non indifferente, accompagnato dalle lodevoli sfaccettature di gameplay che intrattengono piacevolmente, senza nascondere qualche piccola ombra nella formula. Peccato per la mancanza della localizzazione in lingua italiana, se non altro per la consultazione dei vari menu dedicati. In ogni caso, un ottimo titolo per gli appassionati del genere.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Sheltered 2 non ha dimostrato alcun accenno di rallentamenti sulla nostra configurazione, lasciandoci così la possibilità di giocarlo in totale tranquillità.

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