Sker Ritual – Recensione

PC PS5 Switch Xbox Series X

Un’avventura horror che si trasforma in uno sparatutto coop a ondate, Sker Ritual segue da lontano le orme di Maid of Sker e molto da vicino quelle tracciate da titoli come Left 4 Dead, Killing Floor e soprattutto la modalità Zombie di Call of Duty. I fan del genere possono gioire, tutti gli altri forse possono anche passare oltre.

Sviluppatore / Publisher: Wales Interactive / Wales Interactive Prezzo: 24,99 Euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Coop PEGI: +16 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), Xbox Series X|S, PS5, Switch Data d’uscita: Già disponibile

Raramente ci è capitato di testimoniare l’uscita del secondo capitolo di una serie, completamente diverso dal capostipite. Sker Ritual fa parte di questo club esclusivo in quanto erede spirituale di quel Maid of Sker da noi recensito quattro anni fa, ma che con il predecessore ha in comune una certa deriva delle stesse tematiche e ben poco altro. MoS era un survival horror puro per singolo giocatore, lineare e con una protagonista che doveva fronteggiare una pletora di mostruosità ispirate ad una leggenda britannica, rivisitata e ampliata da svariati richiami al folklore britannico più dark. All’epoca il gioco si guadagnò un’ottima valutazione grazie ad una trama ben congegnata e idee di gameplay abbastanza originali, che ruotavano intorno alla capacità dei nemici di avvertire i rumori emessi dalla protagonista, costretta quindi a muoversi con estrema circospezione.

Sker Ritual abbandona completamente quel sentiero per abbracciare un genere non particolarmente frequentato ma apprezzato da una buona fetta di pubblico, quello degli sparatutto horror cooperativi “ad ondate”. In questo caso abbiamo anche una storia di fondo che per forza di cose però è sottile come una lama di rasoio. L’idea non è ovviamente la più originale che si sia mai vista. Gli appassionati di COD da anni spappolano zombie a colpi di fucili automatici e granate ma anche prima Valve ci aveva abituati bene con Left 4 Dead, senza dimenticare lo zoccolo duro di fan che seguono la serie Killing Floor (nata, lo ricordiamo, come mod di UT 2004) nella sua altalenante carriera che da mesi ormai attende una terza uscita.

ORRORE DI GRUPPO CON RISERVA SU SKER RITUAL

Sker Ritual vi mette di fronte a quattro mappe, ognuna con una sua “storia” che può essere portata a termine in singolo, con altri tre amici o perfetti sconosciuti. Purtroppo durante il nostro test siamo riusciti a giocare solo un paio di volte in un gruppo completo di quattro persone, riscontrando anche qualche problemino di connessione (con brevi ma fastidiose pause durante le partite) e una disconnessione non prevista… problemi di rodaggio? Forse, ma per testare al meglio il servizio online servono giocatori e per ora non sembrano essercene così tanti in giro. Un po’ scoraggiati abbiamo allora proseguito con la modalità single-player, che mette a disposizione ben cinque livelli di difficoltà. Un consiglio: anche se siete esperti di questo genere di giochi non esagerate, fate un po’ di rodaggio perché la quantità di nemici che vi verranno vomitati addosso, così come la loro resistenza e aggressività aumenteranno progressivamente a qualsiasi livello e già dopo una mezzoretta di storia a livello normale il crowd-control diventerà un problema.

Il feedback dei colpi sui nemici è a dir poco scarso e non tiene minimamente conto della diversità delle armi o della differente stazza del mostro che vi sta di fronte.

Merito questo anche della varietà dei nemici, che a quelli standard capaci solo di venirvi addosso per colpirvi con armi asce, bastoni e pugni, ne affianca altri dotati di attacchi elementali basati su fuoco, ghiaccio, elettricità e via dicendo. In più, in base al tempo trascorso e determinate condizioni, verranno evocati uno o più mini-boss abbastanza fastidiosi e ovviamente molto più resistenti. Fortunatamente la morfologia dei livelli è sufficientemente articolata da permettere fughe, scappatoie e abbozzare semplici tattiche di aggiramento, ma occhio perché anche i punti di respawn dei mostri sono numerosi e se non fate attenzione potreste presto trovarvi accerchiati

Le mappe a disposizione non sono molte ma sono abbastanza varie e capaci di immergere il giocatore in ambientazioni horror dal piacevole sapore ‘Cthulhiano’.

Ogni uccisione farà aumentare il counter dei soldi a vostra disposizione, con i quali potrete sbloccare passaggi segreti, porte bloccate, rifornirvi di munizioni, acquistare/potenziare armi e acquisire poteri extra che in Sker Ritual si chiamano miracoli. Spesso questi ultimi vengono rilasciati anche dai nemici sconfitti ma la quantità e varietà di loot dipende anche dal livello di difficoltà scelto quindi non fateci troppo affidamento e tenete sempre d’occhio i distributori automatici. Non dimenticate poi di tenere sempre con voi almeno un gettone vita, che in caso di trapasso vi permetterà di ricominciare la battaglia da dove l’avete interrotta… a patto che riusciate a trovare il sarcofago della resurrezione.

DOVE, COME E QUANDO

Le mappe a disposizione non sono molte ma sono abbastanza varie e capaci di immergere il giocatore in ambientazioni horror dal piacevole sapore “Cthulhiano”. La storia che le accompagna è, come dicevamo, abbastanza banale e il suo svolgimento procede su binari lineari che richiedono il completamento di missioni (a volte un po’ astruse) e la ricerca di specifici oggetti. In certi casi gli obiettivi sono sono così immediati e questo costringe di tanto in tanto a girovagare nelle mappe alla ricerca dell’oggetto o del passaggio che permette di procedere. Il problema è che nel frattempo le ondate di nemici continuano sempre più numerose e cattive e l’azione tende presto a farsi ripetitiva, specialmente in singolo. Con almeno un paio di amici/sconosciuti invece è possibile coprire meglio le mappe, portare a termine più obiettivi contemporaneamente e anche dedicarsi alle missioni secondarie che di tanto in tanto spunteranno fuori dal nulla, pronte a ricompensarvi abbastanza generosamente nel caso riusciate a completarle.

Salire di livello permette di sbloccare nuove armi, poteri ed elementi estetici con cui personalizzare il vostro personaggio e le schermate di gioco.

Avrete capito che Sker Ritual viaggia su terreni già largamente battuti, non riuscendo a proporre chissà quali spunti originali e dando al giocatore esattamente ciò che promette e mostra nelle prime ore… senza introdurre però sufficienti stimoli per ripetere le quattro missioni più di un paio di volte. Nel caso siate fan del genere siamo certi che qui troverete ciò che cercate, nulla di più e nulla di meno. Come sempre il successo a lungo termine sarà determinato dai contenuti che verranno rilasciati nei prossimi mesi, per ora sui vari store sono disponibili unicamente pacchetti estetici ma ciò che serve sono mappe e modalità, magari con qualche guizzo creativo, per attirare carne fresca.

Il successo a lungo termine di Sker Ritual sarà determinato dai contenuti che verranno rilasciati nei prossimi mesi. Per ora sugli store sono disponibili unicamente pacchetti estetici

Per ora il consiglio (piuttosto scontato) che possiamo darvi per farvi un’idea più “tattile” su Sker Ritual è di provare la demo disponibile su tutte le piattaforme. Sebbene i contenuti siano piuttosto limitati rispetto al gioco completo, questa versione di prova vi aiuterà a capire se questo particolare stile di gioco dal ritmo a dir poco sincopato e frastagliato è la vostra tazza di tè… ricolma di sangue, ovviamente.

In Breve: Uno sparatutto horror “a ondate” pensato principalmente per il coop ma giocabile anche in singolo. In Sker Ritual troverete elementi di gameplay già visti in giochi simili, dalla modalità Zombie di Call of Duty ai vari Left 4 Dead e Killing Floor, e quattro mappe legate ad altrettante storie, contenuti sufficienti per intrattenere una manciata di ore ma per il futuro è essenziale che gli sviluppatori si diano da fare per mettere altra carne al fuoco.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, come gira: Sotto il profilo tecnico Sker Ritual non lascia a bocca aperta ma non ci è dispiaciuto soprattutto per merito di una buona effettistica che entra in scena durante gli scontri. La morfologia labirintica delle mappe contribuisce a non appesantire il gioco, che tuttavia anche in singolo e in modalità Performance ha prestato il fianco a evidenti incertezze in termini di frame rate e anche ad un freeze che ci ha costretti a ricaricare il gioco.

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Pro

  • Buone atmosfere horror e ritmo abbastanza alto. / Manca totalmente di originalità ma piacer ai fan del genere / Divertente in singolo, ma in multi è un'altra cosa.

Contro

  • Poche mappe per ora, anche se piacevoli da giocare. / ... ma solo a loro vista la mancanza di originalità. / Tecnicamente discreto ma con qualche problema di troppo.
6.5

Sufficiente

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