Shadowlands è un’espansione densa di contenuti e azzeccata sotto tanti punti di vista, che offre un’esperienza coinvolgente, fresca e appassionante
CON LE SUE MECCANICHE DI ISPIRAZIONE ROGUELIKE, TORGAST è UN’OTTIMA INTEGRAZIONE ALL’ENDGAME
Shadowlands non rivoluziona l’MMORPG di Blizzard, ma è innegabile che alcuni cambiamenti siano rilevanti. Al di là del level squish e del ritorno di abilità che restituiscono a ogni classe la propria identità, sconfessando alcune scelte errate del recente passato, mi riferisco alla revisione di un sistema di progressione reso ora più snello, meno tortuoso e assai meno lento, un rinnovamento che potrebbe incoraggiare nuovi giocatori ad approcciarsi a un gioco storico. Inoltre, la nuova Isola dell’Esilio è pensata per insegnare le basi in un tutorial che accompagna i novizi dal livello 1 al 10, mentre chi possiede un pg al 50 e più pg secondari può finalmente farli crescere in una specifica espansione del passato e relativo arco narrativo grazie alle Campagne nel Tempo.
Shadowlands è un’espansione densa di contenuti e azzeccata sotto tanti punti di vista perché, pur senza rivoluzioni profonde, riesce a prendere il meglio di quelle precedenti per dare vita a un’esperienza coinvolgente, fresca e appassionante. Con lei l’MMORPG di Blizzard evolve con intelligenza, dimentico dei passi falsi di Battle for Azeroth e deciso a mantenere la rotta verso un futuro che si prospetta più abbacinante che mai, se la stessa qualità verrà confermata con gli aggiornamenti futuri. Sì, ora posso dirlo: grazie a un’espansione che si piazza subito dietro le migliori della sua lunga storia, World of Warcraft urla al mondo che non ha nessuna intenzione di abdicare dal meritato trono su cui siede dal 2004.
In Breve: La vera rivoluzione non c’è e nemmeno una nuova classe, ma che importa? Shadowlands funziona e diverte, ha carisma da vendere e ammoderna una progressione ormai obsoleta. L’intrigante Campagna convince nonostante l’assenza di nuove skill ed eventuali dubbi, qualora ci fossero, svaniscono di fronte alla passione di cui trasudano le Terretetre. Ammirando la vastità dell’endgame alla fine di un viaggio epico sia per i veterani sia per i novellini, ciò che resta impresso nella mente sono le nuove zone divinamente caratterizzate, l’impianto audio-visivo di prim’ordine, il rapporto quantità/qualità dei contenuti, le Congreghe, Torgast e un’espansione che non sfigura nel confronto con le più apprezzate di sempre.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i5-7400@3.0GHz, GeForce GTX 1050 Ti, 16BG RAM e SDD.
Com’è, Come Gira: Artisticamente è un gioiello, ogni regione è una gioia per gli occhi e la soundtrack merita l’Oscar. L’unica zona pesante per la configurazione di prova è stata Selvarden, ma in generale a settaggi alti si gioca che è un piacere.
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