Di solito, nei giochi di sopravvivenza interpretiamo protagonisti deboli, non proprio i classici eroi, come in Don’t Starve o The Flame in the Flood, o magari ci troviamo in condizioni così estreme che chiunque ci lascerebbe le penne nel giro di qualche minuto: in The Solus Project siamo sperduti su un pianeta sconosciuto, o nel più recente Subnautica dobbiamo cavarcela in fondo alle profondità oceaniche. Per questi motivi sono stato fin dal principio sorpreso, anche un po’ perplesso, all’idea del survival di Funcom, in cui ci caliamo nei panni di un possente guerriero. È vero, si inizia con un bel niente in saccoccia, ma non mi pareva proprio il tipo di personaggio da mantenere sfamato, dissetato e lontano da forti escursioni termiche.
CONAN IL CARPENTIERE
Questa mia preoccupazione è stata in parte fugata: almeno al principio le “Exiled Land” si presentano con la dovuta cattiveria, attraverso minacce che si palesano ogni quattro passi del nostro alter ego, generalmente tutt’altro che trascurabili. Soprattutto nelle prime ore, bastano un paio di barbari per metterci in seria difficoltà, e anche il bestiario nei paraggi non deve essere per nulla sottovalutato.
All’inizio bastano un paio di barbari per metterci in difficoltà, e anche il bestiario nei paraggi non deve essere sottovalutato
CATTIVO È BELLO
L’intero mondo di gioco è esplorabile senza alcun caricamento intermedio, per quanto vasto, affascinante ed eterogeneo esso sia. Si passa da aree desertiche a tropicali, da boschi con antiche rovine a montagne impervie, senza dimenticare zone vulcaniche o boschive. Ognuno di questi ambienti presenta una morfologia complessa con dislivelli, dirupi e corsi d’acqua che ne aumentano la diversità. In più, frequentemente possiamo trovare costruzioni gigantesche dall’impatto mozzafiato, che si intravedono da lontano e spingono all’esplorazione.
La componente survival non si fa sentire troppo, a causa del bilanciamento dei biomi o dei parametri di sopravvivenza
Ogni partita inizia con la personalizzazione del nostro personaggio, attraverso una moltitudine di parametri che non comprendono, però, classi di specializzazione tra cui scegliere. L’esperienza accumulata consente di migliorare caratteristiche come forza, agilità e altri classici attributi; in parallelo, livellare consente di assegnare punti per sbloccare un albero delle costruzioni molto ricco e variegato, in modo da poter creare armi, armature o anche solo suppellettili sempre più sofisticati. In caso di morte, ogni oggetto nell’inventario viene perso e l’unica possibilità di recuperarli resta quella di ritrovare il proprio cadavere, prima che lo faccia qualche altro giocatore (à la DayZ e soci, insomma ndII-V). È disponibile un solo slot per le partite in singolo, e uno per quelle online. Per lo stesso motivo, creare un nuovo personaggio significa cancellare in toto quanto ottenuto fino a quel momento, ripartendo dal deserto in brache di tela – o pure senza quelle, se si gioca con l’opzione “nudità totale”; tra le altre cose, come bizzarro motivo di distinzione, Conan Exiles è l’unico gioco che ricordi in cui gli attributi maschili sono animati dal motore fisico…
Un elemento che avrebbe reso Conan Exiles meno noioso è il fast travel, quasi del tutto assente, insieme alle cavalcature
VI HO PURGATO ANCORA
Se quanto visto finora non eccelle per innovazione, Conan Exiles presenta alcune meccaniche di gameplay innovative, ben calate nell’universo cui appartiene: quando i nemici vengono storditi, ad esempio, magari con l’apposita mazza, li si può trascinare verso la base dove possono essere costretti a lavorare alla Ruota del Dolore (la stessa in cui abbiamo incontrato per la prima volta un giovane Arnold Schwarzenegger, ovviamente nel film del 1982, con il time-lapse da bambino ad adulto dopo anni di lavori forzati), fino a quando non diventano propriamente degli schiavi. Questi ultimi possono venir diversificati con varie specialità, come prete o intrattenitore, ma per la maggior parte si tratta di guerrieri da adoperare in difesa della propria base. Averne un certo numero é fondamentale per difendersi dalle Purghe, periodiche invasioni di un esercito guidato dall’IA che attacca i nostri possedimenti. Anche in caso di vittoria. l’invasione tende a creare parecchi danni che saremo costretti a riparare.
Considerata la varietà degli ambienti di gioco, passare ore e ore a raccogliere legna e sassi è davvero uno spreco
Nel complesso, Funcom dà l’impressione di non saper maneggiare l’Unreal Engine come Studio Wildcard in Ark: Survival Evolved, per rimanere in tema survival. D’altra parte, come abbiamo visto, non si tratta dell’unico difetto di Conan Exiles.
Conan Exiles si presenta con alcune barriere all’ingresso impossibili da trascurare, prima tra tutte la quantità di ore da spendere in attività meccaniche e/o ripetitive, magari sotto forma di raccolta e crafting; in questo senso, trovare un clan o un gruppo di amici con cui condividere l’esperienza è d’aiuto per superare il fardello. Le Exiled Land mantengono un forte fascino, e sono comunque ricche di misteri da scoprire; su questa base Funcom ha la possibilità di migliorare il gioco in diversi aspetti, avendo già dimostrato di saper ascoltare la community durante l’accesso anticipato. Al momento, però, a fronte di combattimenti noiosi e mancanze gravi, come quella delle cavalcature, possiamo solo consigliarvi di tenerlo d’occhio se siete fanatici del genere.