Dopo essersi presentato in pubblico in occasione di ben due beta, Dissidia Final Fantasy NT ha deciso di attenersi al suo ruolo di primadonna fino in fondo: Square Enix ha difatti distribuito alla stampa il codice utile per realizzare questa recensione solamente il 30 Gennaio, ovvero in contemporanea con il debutto sugli scaffali del gioco. Ci è stato dunque impossibile consegnarvi una disanima tempestiva, ma ci siamo dati parecchio da fare in questi giorni per esaminare il neonato in tutte le sue sfaccettature, entrando con la prepotenza di Garland nell’arena online e vivendo la storia che dà vita a una simile riunione di guerrieri.
CI VUOLE AUDACIA
Per i non addetti, Dissidia Final Fantasy NT è la conversione di un videogioco arcade pubblicato nel 2015, ispirato a sua volta a un paio di fortunatissimi titoli per PSP, dove eroi e cattivi pescati dall’universo di Final Fantasy se la danno di santa ragione in spettacolari combattimenti, sullo sfondo di vicende puramente accessorie. Così era sulla piccola console Sony e altrettanto ci viene servito oggi, sugli schermi di PS4: la trama del gioco è – senza mezzi termini – triviale, con guerrieri vecchi e nuovi riuniti nella stessa dimensione creata in occasione del passato conflitto tra Cosmos e Chaos, riciclata nel palcoscenico che vedrà opporsi gli schieramenti di Spiritus e Materia (quest’ultimo è, a tutti gli effetti, il personaggio peggio vestito mai creato da Square Enix).
Dissidia Final Fantasy NT trova il suo punto di forza nel Dramatic Progressive Action, ovvero uno spettacolare sistema di combattimento ideato per replicare i dinamici scontri visti nel film d’animazione Advent Children. Colpire l’avversario con combo e mosse speciali (ce ne sono diverse, ottenibili premendo il pulsante d’attacco a seconda della direzione dell’analogico a terra, saltando e in corsa) non intacca la sua energia vitale, ma aumenta la nostra Audacia, prosciugando nel contempo la sua. Si tratta di un valore importantissimo, giacché determina quanti punti ferita perderà l’avversario nel momento in cui verrà colpito da un imparabile Attacco PV, ovvero la tecnica più potente a disposizione dei vari eroi, capace – a seconda della situazione e dell’area di effetto – di mandare al tappeto più di un nemico. Si tratta di un sistema solo inizialmente complicato, a cui vanno sommati numerosi fattori, tutti adeguatamente spiegati nel tutorial iniziale.
Una volta padroneggiate le basi, i combattimenti di Dissidia Final Fantasy NT diventano davvero spassosi
Ogni guerriero porta in battaglia due attacchi speciali (Tecniche EX) ricalcati su magie e abilità tipiche della saga di Final Fantasy come Rigenerazione o Bioga, attivabili al termine del dovuto cooldown e accoppiabili liberamente nell’apposita schermata di personalizzazione, in modo da essere rapidamente equipaggiate prima di iniziare uno scontro. A queste viene sempre affiancata una terza abilità, stavolta unica e personale, differente da un personaggio all’altro; una volta attivata, il solito Cloud impiegherà meno tempo a caricare i colpi di cui sopra, mentre Lightning si esibirà in svariati affondi che la guariscono a ogni colpo andato a segno. Giocando e sperimentando apprezzerete la varietà di un roster tanto vasto e ben caratterizzato, che indubbiamente donerà parecchia soddisfazione agli appassionati della saga di Hironobu Sakaguchi.
TROPPO POCO
Dove Dissidia Final Fantasy NT inizia a zoppicare è nel cuore stesso della battaglia, con sei personaggi impegnati a darsela di santa ragione in barba alla legge di gravità tra colpi, scatti in volo, magie e colossali evocazioni. Artisticamente parlando lo spettacolo è oggettivamente sontuoso: i personaggi sono splendidamente definiti e l’azione scorre veloce e priva di incertezze a 60 fps nonostante il putiferio che si scatena puntualmente a ogni partita, aggiungendo il supporto per l’HDR su PlayStation Pro. In sottofondo, una vasta scelta di brani prelevati dagli archivi di Final Fantasy e un doppiaggio giapponese (personalmente più incisivo di quello americano) contribuiscono a rendere Dissidia Final Fantasy NT uno dei giochi di combattimento più affascinanti e meglio caratterizzati in circolazione.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla leggibilità dell’azione, un’impresa davvero complicata nonostante l’interfaccia sia stata snellita rispetto alla primissima beta, specie quando più nemici si accaniscono contro il nostro personaggio. In simili momenti è una benedizione non poter concatenare le normali combo nei ben più pericolosi attacchi PV, ma basta essere lanciati contro una parete per rimanere momentaneamente storditi, un’occasione che verrà accolto a braccia aperte da tutti gli avversari nei paraggi. Risulta quindi ovvio come Dissidia Final Fantasy NT sia un titolo che offre il meglio quando c’è intesa (e possibilmente il microfono in funzione) fra i tre commilitoni, ma vi parlerò delle battaglie online tra un attimo. In tutta onestà il gioco permette anche di duellare o combattere a coppie, ma si tratta di opzioni riservate all’allenamento, mentre la modalità arcade in locale prevede sempre e solo scontri dove si fronteggiano squadre composte da tre elementi l’una.
la leggibilità dell’azione è un’impresa davvero complicata, nonostante l’interfaccia sia stata snellita rispetto alla primissima beta
Per apprezzare Dissidia Final Fantasy NT è quindi necessario scendere a patti con la sua natura caotica, un tratto distintivo esaltato nel momento in cui i cristalli entrano in gioco e tutti si azzuffano per reclamarne una manciata di schegge. La loro energia è la chiave per evocare possenti entità come Ramuh o Shiva, che ridurranno con i loro potenti attacchi ad area le riserve di Audacia della squadra avversaria, dispensando nel contempo utili buff; considerato che può esserci in gioco solo un’evocazione, la corsa al cristallo diventa una pratica decisamente importante ai fini della vittoria. Con così tante varianti, è una mezza delusione constatare quanto la suddetta modalità arcade risulti banale e raffazzonata nella sua semplicità. Si lotta attraverso una sequenza di sei combattimenti, scegliendo inizialmente quale evocazione portare in battaglia e decidendo di volta in volta la difficoltà del prossimo scontro, tra le squadre proposte dal gioco. Arrivati alla fine si guadagna esperienza, utile per sbloccare un nuovo attacco PV (ogni personaggio ne ha quattro, e solo uno può essere equipaggiato) e tecniche EX, assieme a tesori, gil e Memoriae. I primi due sono legati tra di loro: Dissidia Final Fantasy NT offre opzioni di personalizzazione tra costumi e armi, ma il loro apporto è puramente estetico e non influiscono minimamente sulla forza di chi li equipaggia. Se quindi speravate in un ritorno degli elementi ruolistici visti nei vecchi episodi su PSP, resterete purtroppo scontenti. Gli orpelli possono essere dunque recuperati casualmente aprendo i tesori, oppure acquistati direttamente tramite esborso di gil nel negozio a prezzi rigorosamente da strozzino, tuttavia – almeno per ora – liberi dall’incubo delle microtransazioni. Tra gli oggetti ottenibili in questo modo figurano anche avatar più o meno rari destinati ad abbellire la scheda giocatore, assieme a inutili (nonché generalmente tamarre) frasi per la chat che non usa praticamente mai nessuno e colonne sonore da mettere assieme per creare una sorta di playlist che ci accompagnerà durante gli scontri. E le Memoriae? Quelle servono per attivare i nodi narrativi nel diagramma che trova posto nella Campagna, praticamente una sorta di galleria di filmati glorificata dove scenette realizzate con il motore del gioco e in CG cedono occasionalmente il posto a scontri tra personaggi prestabiliti.
l’esperienza maturata in rete non è stata fantastica
Alla luce di questo, cercare onore e gloria tra partite classificate e non sui cambi di battaglia online è l’unico motivo per non riporre prematuramente il titolo di Square Enix nella sua confezione. Ora, non vorrei girare il coltello nella piaga, ma l’esperienza maturata in rete non è stata fantastica. Al di là dei classici problemi legati alla caotica natura del gioco, la fluidità dell’esperienza è risultata francamente insoddisfacente: in altre parole, su un’ipotetica scala che va da “occasionale singhiozzo” a “presentazione in Powerpoint”, il lag che al momento affligge Dissidia Final Fantasy NT è purtroppo insopportabile.
Il sistema di combattimento di Dissidia Final Fantasy NT è la naturale evoluzione di quanto visto su PSP: un risultato esaltante, spettacolare da vedere e piacevole da giocare, che conferma il talento di Team Ninja nel realizzare eccellenti giochi d’azione. Quel che manca è tutto il resto: poche modalità scarsamente interessanti, opzioni di personalizzazione meramente estetiche che lasciano il tempo che trovano e un’infrastruttura online tra le più lacunose in circolazione. Allo stato attuale vi consiglio di aspettare e vedere come si evolverà il gioco nel prossimo futuro, tra patch e DLC già annunciati, ché al momento non ci siamo proprio da questo punto di vista.