Sembra di giocare all’interno delle pagine di un albo a fumetti dove le vignette prendono vita, si susseguono animate e talvolta con la possibilità di interagire
Il risultato è pregevole, perché tutto avviene sotto i nostri occhi mentre stiamo giocando e, il più delle volte, la suddivisione dello schermo in vignette trova un senso nella possibilità di osservare la stessa scena da due punti di vista diversi, oppure nella necessità di tenere d’occhio un meccanismo fisicamente lontano da noi, mentre facciamo qualcosa in un altro posto. Insomma, non si tratta affatto di una scelta stilistica fine a se stessa o di un orpello estetico: Foreclosed vuole essere una graphic novel da giocare e ci riesce dannatamente bene, anche più di altri giochi più blasonati del passato (chi ha detto “XIII”?). Immaginate quanto sarebbe bello un reboot di Max Payne, se la storia si sviluppasse in questo modo, invece che con le vignette statiche?
UNA NOTA DI COLORE
Se l’impianto tecnico del gioco regge piuttosto bene, la qualità visiva a volte lascia piuttosto a desiderare. Pur comprendendo la volontà di ispirarsi al mondo dei comics (c’è perfino un delicato effetto di retinatura sui colori, che si vede soprattutto nelle aree coi maggiori contrasti cromatici), l’eccessivo impiego di tinte pastello – soprattutto sui toni verdi e rosa – finisce col rendere alcune ambientazioni eccessivamente scialbe, prive di mordente e di dettaglio.
L’INTELLIGENZA DEI NEMICI È PIUTTOSTO BASILARE, LE LORO AZIONI PREVEDIBILI
In Breve: Foreclosed sposta più in alto l’asticella dei “fumetti interattivi” essendo per il 95% gioco e solo per il 5% fumetto, o giù di lì. In un solo prodotto riesce a condensare un discreto sparatutto, un gioco di ruolo basilare e, perché no, anche un piccolo thriller di fantascienza, che male non fa. Il problema di tutto questo è ipotizzare chi sia il potenziale giocatore: è troppo scarno come shooter, troppo basilare come RPG, troppo poco enigmatico per un’avventura. Serve, quindi, qualcuno disposto semplicemente a vivere un’esperienza cyberpunk senza eccessive pretese. Foreclosed non è il nuovo XIII, né il nuovo Max Payne, né tanto meno Cyberpunk 2077. È solo, modestamente, Foreclosed.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 1600, 16 GB di RAM, GeForce GTX 980 Ti, SSD
Com’è, Come Gira: Fluidissimo a 2560×1440 pixel, qualunque scheda video medio-alta degli ultimi anni sarà in grado di eseguirlo in Full HD. Occhio se avete uno schermo wide, perché le risoluzioni “larghe” non sono supportate.
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