Foreclosed – Recensione

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Sembra di giocare all’interno delle pagine di un albo a fumetti dove le vignette prendono vita, si susseguono animate e talvolta con la possibilità di interagire

La caratteristica peculiare di Foreclosed è il suo particolare stile grafico. Sembra di giocare all’interno delle pagine di un albo a fumetti dove le vignette prendono vita, si susseguono animate e talvolta danno la possibilità di interagire, per poi sfociare in una visualizzazione classica a pieno schermo, per la maggior parte del tempo. Non mancano le occasioni in cui la narrazione subentra nel gioco con balloon e didascalie, così come le onomatopee che sottolineano i rumori più assordanti, dal “Bang!” dell’arma da fuoco al “Boom!” delle esplosioni (un’idea vecchia almeno quanto i telefilm di Batman con Adam West, ma sempre d’effetto).

Foreclosed recensione

La prima delle varie fasi stealth con cui bisogna misurarsi nel gioco.

Il risultato è pregevole, perché tutto avviene sotto i nostri occhi mentre stiamo giocando e, il più delle volte, la suddivisione dello schermo in vignette trova un senso nella possibilità di osservare la stessa scena da due punti di vista diversi, oppure nella necessità di tenere d’occhio un meccanismo fisicamente lontano da noi, mentre facciamo qualcosa in un altro posto. Insomma, non si tratta affatto di una scelta stilistica fine a se stessa o di un orpello estetico: Foreclosed vuole essere una graphic novel da giocare e ci riesce dannatamente bene, anche più di altri giochi più blasonati del passato (chi ha detto “XIII”?). Immaginate quanto sarebbe bello un reboot di Max Payne, se la storia si sviluppasse in questo modo, invece che con le vignette statiche?

UNA NOTA DI COLORE

Se l’impianto tecnico del gioco regge piuttosto bene, la qualità visiva a volte lascia piuttosto a desiderare. Pur comprendendo la volontà di ispirarsi al mondo dei comics (c’è perfino un delicato effetto di retinatura sui colori, che si vede soprattutto nelle aree coi maggiori contrasti cromatici), l’eccessivo impiego di tinte pastello – soprattutto sui toni verdi e rosa – finisce col rendere alcune ambientazioni eccessivamente scialbe, prive di mordente e di dettaglio.

Foreclosed recensione

Evan si presenta al night club con la pistola sbagliata…

L’INTELLIGENZA DEI NEMICI È PIUTTOSTO BASILARE, LE LORO AZIONI PREVEDIBILI

Anche l’intelligenza dei nemici è piuttosto basilare e le loro azioni appaiono fortemente prevedibili, al punto che si fa molto presto a intuire che, per avere ragione su di loro, basta trovare un posto abbastanza riparato e poi crivellarli uno alla volta. Fortuna vuole che i ragazzi di Antab Studio abbiano lavorato moltissimo sulla varietà, cercando di introdurre elementi di ruolo (come il miglioramento delle facoltà e dell’arma), enigmi sotto forma di meccanismi da attivare e naturalmente una bella trama tutta da scoprire, con un background cyberpunk ricco di dettagli e di elementi da scoprire.

In Breve: Foreclosed sposta più in alto l’asticella dei “fumetti interattivi” essendo per il 95% gioco e solo per il 5% fumetto, o giù di lì. In un solo prodotto riesce a condensare un discreto sparatutto, un gioco di ruolo basilare e, perché no, anche un piccolo thriller di fantascienza, che male non fa. Il problema di tutto questo è ipotizzare chi sia il potenziale giocatore: è troppo scarno come shooter, troppo basilare come RPG, troppo poco enigmatico per un’avventura. Serve, quindi, qualcuno disposto semplicemente a vivere un’esperienza cyberpunk senza eccessive pretese. Foreclosed non è il nuovo XIII, né il nuovo Max Payne, né tanto meno Cyberpunk 2077. È solo, modestamente, Foreclosed.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 1600, 16 GB di RAM, GeForce GTX 980 Ti, SSD
Com’è, Come Gira: Fluidissimo a 2560×1440 pixel, qualunque scheda video medio-alta degli ultimi anni sarà in grado di eseguirlo in Full HD. Occhio se avete uno schermo wide, perché le risoluzioni “larghe” non sono supportate.

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Pro

  • Finalmente un vero fumetto da giocare! / Storia intrigante e pregevole mix di generi / Ci si affeziona presto al povero Evan.

Contro

  • Ambientazioni a volte troppo scialbe / Combattimenti poveri di tattica e ripetitivi / Impossibile agire sulle opzioni avanzate della grafica.
7.8

Buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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