Gothic Classic – Recensione

Switch

A distanza di quasi due decadi, lo storico Gothic approda anche su Nintendo Switch, in un’edizione ammodernata, pulita e rivista. Una gioia per gli occhi come per il palato.

Sviluppatore / Publisher: THQ Nordic/ THQ Nordic Prezzo: 29,99€ € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile su: Nintendo Switch Data di lancio: Già disponibile

L’effetto è sicuramente di quelli strani. Anzi, è quasi un onore avere la possibilità di scrivere (recensire!) Gothic a distanza di quasi ventidue anni proprio in occasione dell’ennesima release, pulita e ottimizzata, questa volta per il pubblico Nintendo Switch.




THQ Nordic, probabilmente per allietare i fan e la carenza di informazioni succulenti circa i lavori sul remake del primo capitolo, ha deciso di rimettere mano a quest’ultimo, ripulendolo da tutte le imperfezioni visive, smussando ogni poligono e riorganizzando da zero tutto quello che riguarda equipaggiamento e inventario. Certo, questo non basta a svecchiare un’opera con una certa età sulle spalle, ma tanto basta per toglierle quella patina di polvere e farla splendere ancora alla luce del Sole.

GOTHIC, WELCOME TO THE COLONY

Gothic è ancora oggi considerato come una pietra miliare dei giochi di ruolo. All’epoca della sua uscita, il titolo venne pesantemente penalizzato da un certo Morrowind che stava macinando lodi e record di vendita in tutto il mondo. Gothic, nonostante tutto, tenne botta in modo considerevole, anche grazie a un passaparola di un pubblico che si trovò davanti un titolo open world e rifinito di tutto punto che dava e regala una libertà di azione senza pari, almeno per il team di sviluppo che fino a poco prima non aveva un grosso risalto, i tedeschi di Piranha Bytes.

A me, questa storia dell’adorazione del Dormiente, puzza sempre di più.

Va detto che, ancora oggi, gli sviluppatori continuano a progettare giochi con la stessa struttura ludica diventi anni fa, a tratti vecchia e vetusta, eppure aperta alla libertà di azione: ogni mossa, ogni uccisione o decisione segue tanto altro all’interno di un qualsivoglia titolo di THQ, rendendo l’esperienza nella sua struttura ludica estremamente complessa e ricca di sviluppi, perdendo però sul fronte dell’ottimizzazione generale e dell’estetica.

La pulizia generale dei poligoni come la riorganizzazione del menù riguardo inventario ed equipaggiamento rendono l’avventura fresca e briosa

Ma Gothic era ed è qualcosa di più: è un ammasso di testi, parole e prosa narrativa posata su una struttura di gioco che sorregge ogni singola perdita di tempo in modo eccelso. La nostra situazione di prigionieri all’interno di una barriera magica dove gli stessi prigionieri si sono riorganizzati in tre diverse colonie, le missioni di appartenenza a questo o l’altro gruppo sono ancora oggi un metro di paragone, e non mancano le amicizie strette, le abilità portate ad alti livelli e l’equipaggiamento diviso nelle abilità qualora volessimo perseguire la via delle guardie, dei mercenari o dei maghi.

NUOVI MUSCOLI

In modo abbastanza cristallino, la versione uscita recentemente per Nintendo Switch in termini di contenuti non aggiunge assolutamente nulla. Piuttosto, l’operazione di svecchiamento trova più consensi sia sul fronte di accessibilità che sulla pulizia generale del gioco. I poligoni appaiono in una risoluzione migliori, nei dettagli in primis, e la pulizia generale rende l’esposizione dei colori dell’ambiente circostante estremamente più chiari. In particolare, la gradita novità riguarda l’inventario, totalmente rivisto.

Per i più briosi, potete anche staccare i JoyCon e utilizzarli liberamente per simulare i combattimenti con le armi

Lo ricordate nell’originale Gothic? Questo si costruiva in una pila verticale fatta di tanti quadratini che si poteva esplorare solo dall’alto verso il basso, rendendo assolutamente tediosa ogni operazione di consultazione degli oggetti, armi, consumabili e cibo in nostro possesso. Adesso l’inventario è stato totalmente rivisto, organizzato in molteplici spazi, più ordinati, andando a gratificare anche l’aspetto visivo della gestione di quello o l’altro oggetto. Oltre a questo, nella sezione delle missioni si andrà ad aggiungere un giornale dove poter ottenere nuove informazioni circa l’andamento delle nostre avventure, assieme ad altri piccoli feticci riguardo lore e mondo di gioco.

Anche le guardie di Campo Vecchio devono riposare e mangiare.

Anche la gestione delle armi è stata nettamente migliorata, infatti adesso è possibili richiamare la classica ruota (sia di armi, che di consumabili come di magie, insomma tutto!) per fare uno switch diretto di qualcosa di cui abbiamo bisogno in tempi brevi. La velocità non era certo un difetto nell’originale Gothic, che si portava a compimento fino ai titoli di coda tranquillamente anche nella versione di lancio, ma oggi può essere una gratificazione interessante per chi cerca un approccio più spedito. Questa versione si aggiudica anche un altro paio di meccaniche mediamente interessanti, come la possibilità di riorganizzare la distanza della telecamera, vista la possibilità di non dover caricare piccole porzioni di mappa, ma beneficiando di un caricamento istantaneo di tutto il mondo attorno a noi e, per i più virtuosi, la possibilità di staccare i JoyCon e di utilizzarli simulando gli attacchi con le armi e le dirette fasi di difesa. Sicuramente farsi trovare nel salone in piedi a simulare attacchi con la spada che non siano su Switch Sports non è l’ideale, e nella pratica i comandi non sono poi così reattivi, ma vuoi mettere la possibilità di sconfiggere il Dormiente direttamente in piedi dalla cucina di casa tua?

Sicuramente farsi trovare nel salone in piedi a simulare attacchi con la spada che non siano su Switch Sports non è l’ideale

Quello di Gothic Classic Switch è stato un gradito ritorno alla Colonia, per chiunque non abbia avuto l’opportunità di giocarlo alla sua uscita o recuperarlo nel tempo, può farlo ora, con questa gustosissima e croccante edizione per Switch, ottimamente ottimizzata per la console Nintendo, ripulita di tutto punto e godibile ancora oggi, come ieri, ancora una volta.

In Breve: Il voto che trovate in calce rappresenta la cura e la dedizione con cui è stata partorita questa ennesima edizione di Gothic, altrimenti se si dovesse valutare l’avventura e la qualità del titolo, anche a distanza di venti anni, saremo sicuramente sopra il 90, ma senza intaccare nulla, pulendo il necessario e riorganizzando tutta la gestione degli equipaggiamenti e dell’inventario, giocare a Gothic sulla console di casa Nintendo è stato bello, ancora una volta.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Streaming delle texture che funziona a tratti, esecuzione quasi sempre sotto i 30fps, sia giocato a prestazioni Ultra che Minimo, il titolo manca proprio di una vera ottimizzazione.

 

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Pro

  • La nuova gestione della telecamera / Menù e gestione di inventario ed equipaggiamento interamente rivisti / Pulizia generale dei poligoni

Contro

  • Dovrete procurarvi 40 e più ore per finirlo / Alcuni giovani giocatori potrebbero trovarlo legnoso
8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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