MW Ultra – Recensione C64

Negli anni dell’oblio del Commodore 64, la quadrilogia di Metal Warrior ha contribuito a tenere alta l’attenzione dei nostalgici. È dunque l’ora di un bel reboot, con MW Ultra!

Sviluppatore / Publisher: Covert Bitops / Psytronik, Protovision Prezzo: A partire da 15.99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: itch.io

Ian è un metallaro semplice: passa il suo tempo a farsi crescere i capelli, a trangugiare birra e a suonare la chitarra – tra un rutto e l’altro – fino a che i morsi della fame non si fanno sentire. A quel punto, non avendo un lavoro fisso, si barcamena come può per guadagnare due spicci e non disdegna i piccoli crimini, come rubare materiale nei magazzini per rivenderli, minacciare la gente per convincerla a saldare i debiti o salire su un mezzo di Trenord senza indossare la mascherina. Ma quello che avrebbe dovuto essere soltanto un furtarello senza complicazioni, entrare col suo amico Lucas in una fabbrica di componenti elettronici per “prelevare” della merce di seconda scelta, si è ben presto trasformato in tragedia, essendo quest’ultimo precipitato in un buco nel pavimento.

MW ultra recensione

Un giubbotto di pelle, una città malata… ed è subito Renegade!

Ora, se fossimo in Italia, tutto si sarebbe risolto con una bella denuncia al proprietario dell’azienda, ché non si può mica lasciare lì una soletta pericolante: poi i ladri cadono, si fanno male o addirittura muoiono; Ian sarebbe diventato ricco sfondato grazie al risarcimento e tutti sarebbero vissuti felici e contenti. Ma siamo in Germania, o giù di lì, per di più distopica, in un futuro brutto e cattivo dove la Polizia tiene l’ordine entro i confini delle città sparando a vista, mentre le periferie sono terre di nessuno, in mano a balordi di ogni specie.

LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE

La dipartita del povero Lucas, tuttavia, si trasforma in un’insperata opportunità: trovandosi improvvisamente senza chitarrista, i Cyberpriest, la band thrash metal in cui il caro estinto militava, contattano Ian per offrirgli il suo posto. Dopo qualche comprensibile riserva, il nostro eroe accetta volentieri e si getta anima e corpo nello studio delle loro canzoni, ma al primo concerto con la nuova formazione scoppia una rissa e la Polizia è costretta a intervenire.

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La milizia controlla quest’area del territorio. Per uscire bisogna sapere la parola d’ordine.

Ian fa sogni strani, ha flashback di un passato oscuro e mille perplessità: e se fosse tutto un complotto?

È in questi frangenti che Ian comincia a fare sogni strani, ad avere brevi flashback di un passato oscuro e a maturare ogni genere di perplessità. E se fosse tutto un complotto? E se ci fosse una cospirazione mirata a renderlo schiavo e infelice? E se la terra fosse tetraedrica? Queste e altre domande troveranno una risposta nel corso del gioco. L’ultima in particolare, visto che Ian vive in un borghetto costruito su tre piani sovrapposti, collegati da scale, ma in almeno due di essi c’è un accesso diretto alle fognature sotterranee.

UN VERO “PICCHIADVENTURE”

MW Ultra è un pregevole mix di picchiaduro e avventura arcade: Ian si muove liberamente per le strade della città e può entrare in diversi edifici, parlare con altri personaggi e superare una serie di quest del tipo “vai in quel posto, prendi quella cosa, portala a quel tizio e fa’ ciò che ti dice”. Durante il tragitto, però, deve dare il meglio di sé come picchiatore, essendo le suddette strade piene di piccoli criminali senza scrupoli.

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Il tizio in tuta è lì per fare jogging. E derubarci.

Fortuna vuole che la Polizia pattugli la zona costantemente e, se dovesse essere coinvolta nelle risse, non esiterebbe a picchiare o tramortire i criminali, lasciando Ian indisturbato (e questo – si suppone – almeno finché Ian non dovesse rientrare anche lui tra la marmaglia). Una volta eliminati, i nemici lasciano monete, gadget, armi e bonus di ogni tipo che possono servire a Ian per fare spese nel negozio di armi. Ogni rissa e ogni situazione nuova danno al protagonista un po’ di esperienza in più e, come in un gioco di ruolo, l’esperienza maturata si può convertire in vere e proprie abilità.

AMPIO, PROFONDO, TECNICAMENTE SPAVENTOSO

Con un sacco di location da visitare, un sistema di controllo comodissimo e una notevole fluidità dello scrolling e degli sprite, MW Ultra è uno dei quei giochi “post mortem” in grado di insegnare ai capolavori del passato come si sfrutta un biscottone.

MW Ultra è in grado di insegnare ai capolavori del passato come si sfrutta un biscottone

I chip VIC-II e SID non potevano essere usati meglio, con una scelta azzeccatissima dei colori e delle musiche, senza lasciare nulla al caso: anzi, se avete un Commodore 128 (o usate VICE x128 e poi andate in “modo 64”) , MW Ultra si accorgerà della CPU 8502 e ne userà la modalità a 2 MHz, tra un frame e l’altro, per migliorare lo scrolling e la fluidità generale del gioco. Idem per la presenza di espansioni esotiche come la SuperCPU o le REU, memorie aggiuntive uscite nei tempi del declino. MW Ultra è un titolo a tripla A, a tutti gli effetti, disponibile in vari formati, sia in download digitale, sia fisici, compresa una cartuccia a tiratura limitata. È emblematico che due società “concorrenti” come Psytronik e Protovision decidano di collaborare per la pubblicazione di un gioco, ma questo è uno dei casi in cui lo hanno fatto. Chapeu.

In Breve: È facile farsi cogliere impreparati da MW Ultra. Ma questo è uno dei pochi giochi per il Commodore 64 capace di offrire una storia solida, tutta da giocare, coniugando l’azione di platform game, beat’em up e avventura grafica. C’è un pizzico di tutto. Ma se ci lasciamo prendere dai dialoghi e dalle missioni assegnate al personaggio, MW Ultra è in grado di offrire un sacco di soddisfazioni e quasi ci si dimentica di avere a che fare con un titolo per il C64. Sembra, a tutti gli effetti, un gioco modernissimo, catapultato quasi per miracolo nell’immortale computer a 8 bit.

Piattaforma di Prova: TheC64, VICE su Ryzen 5 1600
Com’è, Come Gira: I caricamenti rapidi da disco a ogni cambio di location, non spezzano l’azione del gioco che, però, è consigliabile affrontare con la versione su cartuccia. WE Ultra dispone di una basilare gestione dei file di salvataggio, ma usare direttamente gli slot di un TheC64 è meglio.

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Pro

  • Una storia avvincente come poche, sul C64 / Scroll e animazioni fluidissime, soprattutto su C128 / Sistema di miglioramento del personaggio.

Contro

  • Un po’ più caro della media, ma per buoni motivi.
9.4

Ottimo

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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