Progetto ambizioso, quello di Triangle Studios e Soedesco: infilarsi nella nicchia dei simulatori agricoli per scontrarsi direttamente con Farming Simulator 17, con l’intenzione di offrire l’esperienza definitiva, quella più aderente alla realtà della vita nei campi. Peccato che a volare troppo vicini al Sole ci sia il serio rischio di bruciarsi; e così, come novelli Icaro, gli sviluppatori olandesi sono caduti rovinosamente in mare, lasciando il cadavere di Real Farm in balia di fragorose onde.
LA ZAPPA SUI PIEDI
Come una costruzione, anche un videogioco deve poggiare su delle fondamenta solide, affinché possa ergersi e rimanere saldo nel tempo. Ecco, a Real Farm mancano proprio le basi: senza di esse ci troviamo tra le mani un prodotto che non si regge in piedi, pieno di buoni propositi che però sono rimasti nelle menti dei game designer. Ogni simulatore che si rispetti, infatti, dovrebbe cercare di riproporre la realtà nel modo più fedele possibile. Peccato che quello realizzato da Triangle Studios sia agli antipodi della vita reale: innanzitutto, manca una gestione della fisica degna di tale nome, i mezzi agricoli non forniscono alcun feedback, le mansioni di cura dei campi sono implementate in maniera quantomai approssimativa e la componente gestionale dell’azienda è solamente accennata.
i mezzi agricoli non forniscono alcun feedback
IL CONCESSIONARIO CHE NON C’È
Che dire, poi, degli automezzi? La forza di un simulatore di questo tipo si misura anche in relazione al parco “trattori” a disposizione del giocatore, con un occhio rivolto alle licenze e al modo in cui sono stati ricreati i veicoli delle varie aziende produttrici.
il termine “realismo”, in Real Farm, è piazzato a caso
Potrei scrivere ancora a lungo passando in rassegna ciò che non va in Real Farm (che dire, per esempio, di un engine pesante e altamente instabile?), senza dimenticare tutti quegli elementi che la concorrenza offre ormai da anni e che invece qui sono assenti, quali il supporto alle mod e il multiplayer online.
Triangle Studios e Soedesco sono chiaramente entrati in un settore che richiede un certo livello di know-how e di dedizione per riuscire a essere competitivi e dar così vita a un videogioco che risulti appetibile a un pubblico molto esigente. Allo stato attuale delle cose, però, il titolo disponibile per PC, PS4 e Xbox One offre un quantitativo enorme di contenuti in meno rispetto alla concorrenza, ma a un prezzo decisamente più elevato e con una cura dei dettagli non pervenuta. Un prodotto del genere avrebbe avuto senso se fosse stato appena lanciato su Steam nel programma di Accesso Anticipato, in questo caso le varie mancanze sarebbero state in qualche modo comprensibili e giustificabili. Un gioco completo è tuttavia un discorso del tutto diverso, e Real Farm è ben lungi dall’essere un titolo fatto e finito.
Non ci siamo proprio: da qualsiasi punto di vista lo si voglia osservare, Real Farm è un gioco che non sta in piedi. Il prodotto confezionato da Triangle Studios e Soedesco è forse uno dei peggiori esponenti del genere di appartenenza: tecnicamente instabile, simulazione non pervenuta, niente licenze e contenuti scarsi. Un titolo da evitare a tutti i costi, e che personalmente non regalerei nemmeno a chi mi vuole male. Se cercate un simulatore di vita agreste passate tranquillamente oltre, ché c’è di meglio sulla piazza.