Spacebase Startopia – Recensione

PC

PIÙ CRESCEREMO ECONOMICAMENTE, PIÙ POTREMO ESPANDERE LA NOSTRA AREA DI GIOCO. A UN PREZZO, OVVIAMENTE

Lo scopo del gioco, quindi, è conquistare il numero di settori necessario a superare ogni scenario proposto dal gioco: gli obiettivi ci vengono indicati all’inizio di ogni missione e, durante il gioco, un “taccuino” in un angolo segnerà, con appositi marcatori, quelli che abbiamo già raggiunto.

RICERCA E COSTRUZIONI

Spacebase Startopia propone un magnifico tutorial e sarebbe folle non approfittarne: lo compongono ben cinque scenari che illustrano tutto ciò che bisogna sapere sulla gestione della stazione. Dall’economia a base di energia alla cura degli abitanti, dalle attività lavorative ai divertimenti, passando addirittura per la guerra, tutto è spiegato per filo e per segno dal gioco stesso, per bocca – o forse sarebbe meglio dire per boccaccia – di VAL, un’intelligenza artificiale estremamente sarcastica che non si dimenticherà mai di ricordarci quanto siamo inutili e primitive noi “forme di vita basate sul carbonio” e quanto, piuttosto apertamente, disprezzi essere alla nostra mercé.

spacebase startopia recensione

Saltuariamente il gioco ci mette di fronte a due opzioni: una cinica e una più cinica, ma possiamo anche decidere di non fare nulla.

Non sottovalutate il tutorial: è lungo ma molto divertente, e spiega le meccaniche del gioco in modo eccellente

Non sottovalutate il tutorial e non pensate che sia banale o noioso: al di là del dubbio umorismo del nostro mentore (che può piacere o no), spiega le meccaniche del gioco in modo molto approfondito e ci sottopone numerosi problemi da risolvere, lasciandoci un discreto margine di manovra. In Starbase Startopia nulla è lasciato nell’ombra: per poter costruire ogni cosa è necessario sbloccarla prima nell’albero di ricerca e, fortunatamente, tutti i requisiti necessari sono elencati chiaramente. Costruire una propria strategia di costruzione, dunque, sarà una delle vostre preoccupazioni più urgenti: una volta terminato il tutorial, dove buona parte delle attività di base sono già sbloccate, poi sarà tutto in mano vostra, ricerca compresa.

PANEM ET CIRCENESEM

Per portare avanti qualsiasi missione di Spacebase Startopia occorre realizzare un intricato sistema economico dove ogni pezzo si incastra come un puzzle, dando accesso ad altre tecnologie altrimenti non disponibili. Di solito, si parte con qualche robottino operaio a cui è necessario dare una stazione di ricarica, altrimenti la partita finisce quasi subito. Immediatamente dopo, è opportuno costruire un ostello e dotarlo dei pochi comfort necessari: le cabine per dormire, quelle per lavarsi e i distributori automatici di cibi e bevande. Questo darà ai primi migranti che attraccano alla stazione i servizi basilari.

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Un’occhiata ai livelli di ossigeno ci suggerisce che, forse, dovremmo intervenire al più presto.

Subito dopo, conviene sbloccare e costruire un impianto di riciclo, dove gettare la spazzatura che gli alieni inevitabilmente produrranno e, contemporaneamente, assicurarsi che l’aria sia respirabile installando appositi filtri in punti specifici della mappa. Un pulsante dell’interfaccia permette di localizzare i punti in cui l’aria è insopportabile: i nostri visitatori difficilmente si fermeranno a lungo sulla nostra stazione, contribuendo alla sua economia, se non respirano. Appena la popolazione cresce, tocca installare un pronto soccorso, un centro comunicazioni, una fabbrica, una stiva, una stazione di polizia e una prigione, mentre da un certo punto in poi sarà impossibile sbloccare nuove tecnologie senza un laboratorio di ricerca.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Chi ha amato Startopia alla follia lo (ri)giocherà volentieri / Eccellente tutorial introduttivo / Umoristico e pacioccoso al punto giusto.

Contro

  • Ricostruire le stesse mille cose a ogni missione è snervante / L’umorismo cinico di VAL potrebbe non piacere a tutti (e fatevela una risata, ogni tanto!)
8.6

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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