Top Spin 2K25 - Recensione

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Il re dei simulatori di tennis è tornato. Abbiamo dovuto attendere ben 13 anni per poter mettere le mani sul nuovo TopSpin 2K25, serie iniziata sulla prima generazione Xbox che grazie ad un sensibile orientamento verso il realismo è riuscita a contrastare (e a volte superare) il dominio di Virtua Tennis. Al timone troviamo gli sviluppatori degli ultimi Mafia, alla prima prova con un titolo sportivo… saranno riusciti a passare indenni dai fucili mitragliatori alle racchette?

Sviluppatore / Publisher: Hangar 13 / 2K Games Prezzo: 69.99 (Console); 59.99 (PC) Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo, Coop PEGI: +3 Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X|S, Xbox One, PS5, PS4 Data d’uscita: 26 aprile 2024

Ogni videogiocatore conserva nel proprio bagaglio di esperienze dei momenti particolari, attimi della propria carriera che per vari motivi rimangono impressi: la prima bestemmia dopo aver scoperto che finire una volta Ghosts ‘n Goblins era solo metà della fatica, la delusione nello scoprire che il “nude code” di Tomb Raider era una bufala, la prima partita in co-op a Gears of War, Ravenholm in Half-Life 2 e tanti, tantissimi altri. Chi vi scrive è sempre stato appassionato di tennis, lo ha anche praticato a discreti livelli amatoriali ma soprattutto ha giocato quasi tutti i titoli dedicati a questo sport usciti negli ultimi 40 anni… quando anche il padre di Sinner era un imberbe verginello. Da Passing Shot a Smash Court, passando per Wii Sports e gli imprescindibili Mario Tennis e soprattutto Virtua Tennis, lo stile arcade ha sempre dominato questo sottogenere sportivofinché agli inizi degli anni 2000 Microsoft Game Studios commissionò ad un semi-sconosciuto team francese un gioco di tennis per la sua prima console, Xbox.

Power and Magic Development (per gli amici PAM) diede vita a TopSpin, la prima VERA simulazione tennistica mai realizzata. Ok, alcuni di voi potrebbero sorridere a questa affermazione ma sta di fatto che quel gioco fu il primo a dare ai giocatori la sensazione e le possibilità di fare letteralmente di tutto una volta scesi in campo… a patto di assimilare un sistema di controllo non proprio amichevole, che poteva tranquillamente rivaleggiare con quello di un picchiaduro di medio livello. Ed è proprio grazie a questo ostico ma eccezionale control system che un giorno si formò una di quelle memorie di cui parlavamo all’inizio: la memoria di una palla corta fatta ad arte, che dopo aver passato di un soffio la rete andava a morire pochi centimetri dopo nel campo avversario. Una cosa del genere non era possibile in nessuno dei giochi citati poco fa e la maggior parte di quelli usciti successivamente potevano solo sognare di avvicinarsi a tale livello di realismo.

PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Nel frattempo, PAM venne acquisita da un nuovo publisher, Take 2, sotto la cui egida sviluppò due seguiti di TopSpin che non riuscirono ad eguagliare il senso di meraviglia del capostipite, pur rimanendo degli ottimi titoli di tennis che forse soffrirono un po’ di tempi di sviluppo più ristretti e soprattutto della pubblicazione multipiattaforma. La serie rallentò per tornare nel 2011 con un cambio di timone. 2K Sports riuscì a rivitalizzare il franchise realizzando un quarto capitolo che a tutt’oggi viene considerato il migliore. Fast-forward e ci ritroviamo con altri 12 anni sulle spalle e tanti, troppi giochi di tennis deludenti ALLE spalle. C’è bisogno di qualcuno che ancora una volta riporti in alto questo sport anche su console e PC ed ecco che le nostre speranze vengono riposte ancora una volta in quelle due parole: TopSpin, che per l’occasione guadagna il suffisso alfanumerico tipico di tutti i giochi sportivi 2K. Grazie al codice inviatoci in anticipo dal publisher abbiamo potuto calcare i campi virtuali dei migliori tornei mondiali, impersonando new-entry del circuito ma anche grandi campioni del passato e del presente, tirati a lucido con racchette ed accessori su licenza.

La barra sopra la testa indica il tempismo sulla palla. L’indicatore va fermato nella zona verde per avere un impatto buono ma la velocità dello stesso cambia in base al vostro equilibrio.

TopSpin 2K25 possiede un discreto ma non eccezionale numero di licenze al suo arco. I tennisti di copertina sono due icone di questo sport: Roger Federer e Serena Williams. Accanto a loro trovano posto altri mostri sacri come Murray, Medvedev i giovani rampanti Alcaraz, Tiafoe e Shelton e persino il nostro Matteo Berrettini. Nel roster femminile trovano posto la numero uno femminile Iga Swiatek, Naomi Osaka e Coco Gauff mentre nell’immancabile schiera di vecchie glorie è un piacere trovare la coppia d’oro formata da André Agassi e Steffi Graf, ma anche Maria Sharapova, Pete Sampras e John McEnroe, che svolge anche il ruolo di commentatore e allenatore, elemento su cui torneremo tra poco.

Il punto di forza di TopSpin 2K25 risiede nel gameplay, non tanto in termini di modalità (che tutto sommato sono quelle canoniche) ma di vera e propria esperienza tennistica

Mancano all’appello l’attuale numero uno del mondo Novak Djokovic, che ha prestato il suo volto ad un gioco concorrente, e il nostro araldo Jannik Sinner. Non è escluso però l’arrivo di nuovi protagonisti visto che 2K ha già reso noti i piani di supporto di TopSpin sul medio e lungo termine. Alcuni DLC arriveranno nel prossimo futuro ma fin da ora è possibile acquistare il Pass All Access (incluso nell’edizione Grand Slam che costa poco meno di 120 Euro) che da accesso a tornei e sfide lungo sei stagioni agonistiche che si alterneranno ogni 8-10 settimane seguendo i tornei reali, inclusi quelli del Grande Slam e le ATP Finals. Il pacchetto da accesso anche ad esclusivi elementi cosmetici e il tutto partirà a ridosso del lancio, con la stagione sulla terra rossa e l’approdo al Roland Garros.

SUDORE E TERRA (ROSSA)

Essendo sviluppato da un team che finora si è occupato solo del franchise Mafia, era lecito avere qualche dubbio sulla capacità di Hangar 13 di sviluppare come si deve una simulazione tennistica. Sotto il profilo tecnico TopSpin 2K25 presenta luci ed ombre. Tutti gli elementi di contorno, dai menù alle interfacce, la riproduzione degli stadi e persino la “regia” che segue gli incontri (che include intro, festeggiamenti e premiazioni) sono di ottima fattura. Tutto il gioco è facilmente navigabile, ogni cosa è al suo posto e anche l’editor è facile da utilizzare e non si perde in inutili orpelli. Anche il sonoro è di buona qualità, specialmente su PS5 dove potrete sentire il tifo del pubblico e gli scricchiolii delle scarpe dalla cassa del DualSense o tramite audio multidirezionale. A non brillare particolarmente è la modellazione degli atleti e alcune animazioni. Il Federer che vedrete su schermo e i suoi illustri colleghi e colleghe assomigliano abbastanza alle loro controparti reali ma si poteva fare decisamente meglio.

Gli allenamenti della accademia di John McEnroe sono divisi in tre fasi e già dalla seconda le cose si fanno serie. Non saltate neanche una lezione, sono fondamentali.

L’utilizzo del motion capture per le animazioni, a cui lo stesso Federer si è prestato, ha dato invece risultati altalenanti. La puntualità delle animazioni negli impatti con le palline è ottima e in alcuni campioni è possibile distinguere alcune movenze tipiche… ma non sempre e non a fondo come ci saremmo aspettati. Che fine ha fatto il diritto a sventaglio o i passando “a banana” di Alcaraz? E che ne è stato del rovescio a due mani tipico di Agassi o del diritto sbilenco di Pistol Pete? Va detto che nella concitazione delle partite è difficile notare dettagli del genere, ma sono proprio questi che fanno la differenza tra un discreto gioco di tennis e il lignaggio che da sempre si porta dietro questa serie.

LA POTENZA È NULLA SENZA CONTROLLO TOPSPIN 2K25

Il punto di forza di TopSpin 2K25 fortunatamente risiede nel gameplay, non tanto in termini di modalità (che tutto sommato sono quelle canoniche) ma di vera e propria esperienza tennistica. Il cuore del single player è la modalità carriera, che va intrapresa dopo aver creato il proprio MyPlayer e affrontato l’accademia presieduta da sua maestà John McEnroe. Il bad boy del tennis americano vi insegnerà i fondamentali e introdurrà le novità che con un bel po’ di allenamento vi permetteranno di fare letteralmente qualsiasi cosa. Spendeteci tempo perché una volta partiti per il tour dovrete farvi valere: partendo dalle retrovie non avrete subito accesso a tutti i tornei, dovrete iniziare da quelli minori ma senza esagerare perché nel gioco sono previsti anche infortuni più o meno gravi… e non dimenticate di allenarvi per alzare il livello del vostro giocatore e sbloccare nuovi contenuti.

Federer e Andy Murray giocarono la finale di Wimbledon nel 2012 e si affrontarono nuovamente sullo stesso campo per l’oro olimpico esattamente un mese dopo.

Con la giusta dose di pratica in TopSpin 2K25 potrete fare palle corte da far invidia a Benoit Paire, voleé smorzate da far impallidire Stefan Edberg e persino i famigerati inside-out, che utilizzano i colpi “non naturali” su entrambe le parti del campo per aprire il gioco con micidiali sventagli. Particolare importanza riveste il servizio, che può essere effettuato in modo classico, premendo i diversi tasti per colpi piatti ed effettati mentre si mira con lo stick sinistro, oppure utilizzando una sorta di swing con lo stick destro, più difficile ma capace di imprimere molta più potenza e velocità. Inizialmente tutto vi sembrerà complicato, anche perché TopSpin 2K25 utilizza due sistemi separati per gestire il tempismo dei colpi e la loro potenza.

Con la giusta dose di pratica in TopSpin 2K25 potrete fare palle corte da far invidia a Benoit Paire e voleé smorzate da far impallidire Stefan Edberg

Per il primo avrete un indicatore vicino al giocatore, che partirà non appena sarete nelle vicinanze della palla, per ottenere un impatto perfetto dovrete fermarlo nella parte piena e al tempo stesso indirizzare il colpo nella parte di campo desiderata. La potenza invece dipende dalla quantità di pressione che eserciterete sul tasto corrispondente ad ogni colpo: piatto, liftato, tagliato e pallonetto. C’è poi il dorsale R2 che viene utilizzato per le palle corte e le voleé stoppate ma almeno all’inizio vi consigliamo di dimenticarvelo.

 

ALLENAMENTO, ALLENAMENTO, ALLENAMENTO SU TOPSPIN 2K25

Lo ripetiamo ancora una volta: per ottenere risultati di buon livello dovrete allenarvi e non scoraggiarvi alle prime sconfitte. L’I.A. a livello normale non è proibitiva ma è solo alzando l’asticella di uno o due gradi che si inizia a vedere la vera essenza di TopSpin 2K25. Hangar 13 è riuscita a dosare con abilità tutti quei piccoli dettagli che nel corso delle partite fanno la differenza tra scambi monotoni in cui vince chi ha più pazienza, e sprazzi di partite in cui anche il vostro avversario commetterà doppi falli, manderà fuori la palla perché siete riusciti a sbilanciarlo, si innervosirà o incespicherà perché colto in contropiede. Già così il realismo delle partite è due spanne sopra a quelli degli altri giochi usciti finora, ma va fatto un applauso anche all’ottima implementazione di alcune animazioni che cambiano in base alla superficie, con gli atleti scivolano sulla terra rossa e si piegano per effettuare uno slice sulla sdrucciolevole erba.

L’editor è discretamente articolato e include anche appendici prostetiche che hanno un retrogusto cyberpunk. Tranquilli, non danno alcun tipo di vantaggio sul campo.

Manca ancora qualche passo per arrivare ad un livello di veridicità assoluto, soprattutto nella riproduzione dei diversi terreni. Questi cambiano durante le partite, con strisciate delle scarpe che progressivamente segnano la terra rossa e l’erba che si fa più rada con l’andare delle partite ma le differenze nei rimbalzi non sono così marcate come speravamo e anche anche i diversi effetti impressi non sempre danno risposte consone al contesto. Nonostante le sue imperfezioni però, TopSpin 2K25 è il gioco che più di tutti da l’impressione di partecipare (o assistere) ad una vera partita di tennis.

CHI BEN COMINCIA…

Il comparto online sembra solido ma nel corso della nostra prova abbiamo potuto effettuare solo qualche partita in circuiti “chiusi” creati appositamente dal publisher per i test. Ci auguriamo che il gioco regga l’urto dell’orda barbarica di tennisti virtuali che si abbatterà sui server fin dai primi giorni. Non manca ovviamente la possibilità di giocare partite singole con vari elementi personaliccabili, usando sia i giocatori creati da zero che quelli presenti nel roster. Il passaggio dalle armi di Mafia alle racchette di TopSpin ha richiesto un grande sforzo di adattamento ai ragazzi di Hangar 13 e nel processo non tutto è stato sviluppato al meglio. Alcuni aspetti del gioco sono rimasti un po’ grezzi ma il suo nucleo, ovvero il gameplay, riflette brillantemente le origini della serie inaugurata da PAM Entertainment. Sviluppare una simulazione di tennis è MOLTO diverso dal creare un titolo arcade come Virtua Tennis o i più recenti AO Tennis e Tennis World Tour.

Nei primi anni di carriera dimenticatevi di partecipare ai tornei più importanti e ad eventi speciali che sono espressamente dedicati a specifiche categorie di tennisti.

I fattori da tenere in considerazione sono molti di più e riuscire a riprodurre con efficacia tutte le variabili di una disciplina sportiva così semplice ma al tempo stesso complessa non è cosa da tutti. Il risultato finale è tutto sommato positivo anche se nei prossimi mesi un po’ di lavoro da fare c’è, sia in termini contenutistici che tecnici. Il sistema “a stagioni” è un buon punto di partenza (anche se un po’ caro a dire la verità) ma non basta perché la vera linfa vitale di un gioco del genere è l’online. Dare ai giocatori un’esperienza il più possibile “comoda” e nuovi contenuti con cadenza periodica sarà la chiave per il successo a lungo termine di TopSpin 2K25.

In Breve: Desideravamo ardentemente e al tempo stesso temevamo il ritorno di TopSpin, una serie tennistica che ci ha abituati a standard piuttosto alti. Hangar 13 ha fatto un buon lavoro là dove serviva, nel ricreare un’esperienza tennistica realistica ma non frustrante, molto tecnica ma al tempo stesso stimolante e divertente. I contenuti sono quelli canonici e tecnicamente c’è ancora del lavoro da fare, ma se amate il tennis “non teleguidato” e siete convinti che con la giusta dose di allenamento potreste battere anche Federer, è giunto il momento di provarlo… almeno in ambito virtuale.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, come gira: Su una macchina come PlayStation 5 ci si aspetta sempre lo stato dell’arte del gaming su console, sia tecnicamente che in termini di gameplay. In TopSpin 2K25 quest’ultimo è sicuramente convincente, molto tecnico ma mai frustrante e con poche sbavature. Esteticamente invece si poteva fare decisamente di più per quanto riguarda i modelli poligonali dei tennisti e la riproduzione delle animazioni più specifiche, che solo in alcuni casi assomigliano a quelle degli atleti reali. Da notare anche qualche piccola imprecisione nei “contatti” tra racchetta e pallina e occasionali scivolamenti dei tennisti sui terreni di gioco… anche dove non sarebbero previsti.

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Pro

  • Sistema di controllo complesso ma che regala soddisfazioni. / Un bel po' di campioni e campi prestigiosi. / Modalità carriera solida e longeva...

Contro

  • Modelli poligonali così così e qualche animazione imprecisa / Fisica dei campi non perfetta come speravamo. / Manca qualche nome importante, Sinner compreso!
8.4

Più che buono

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