void tRrLM();++ //Void Terrarium++ – Recensione

PS5

Void Terrarium è una rivisitazione dark de “La bella addormentata” in cui la principessa è una bambina malata e intossicata, e l’eroe un ratto. Per fortuna non c’è la scena del bacio.

Sviluppatore / Publisher: Nippon Ichi Software / NIS America Prezzo: 39,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PlayStation 5

Questa mattina ho portato la macchina a fare la revisione, e l’officina aderiva alla promozione “un roguelike in omaggio a ogni cambio olio”. Poi ho fatto la spesa, e con i punti fedeltà del supermercato mi hanno dato un frullatore e un roguelike. Tale è l’offerta di questi titoli negli ultimi mesi, che ormai non passa giorno in cui non assistiamo a una nuova uscita.

Sviluppato da Nippon Ichi Software e distribuito da NIS America, si getta nella mischia anche void tRrLM();++ //Void Terrarium++ che come avrete sicuramente intuito dalla presenza dei ++ è la versione enhanced per PS5 di Void tRrLM(); //Void Terrarium, uscito l’anno scorso su Switch e PS4.

FUNGHI TOSSICI? BENE! CIOÈ, MALE, MOLTO MALE

Come in ogni futuro distopico che si rispetti, l’umanità non se la passa bene, e nel caso di Void Terrarium è stata sterminata dalle spore di funghi tossici misteriosamente proliferati. Diverso tempo dopo la catastrofe, in una discarica abbandonata – ci credo, sono morti tutti! – un topolino cerca rifugio all’interno di un piccolo robot dismesso, acquisendo l’abilità di controllarlo e stringendo amicizia con un vecchio terminale dove è ancora funzionante Factory AI, un’intelligenza artificiale che ha a cuore la sopravvivenza di una bambina svenuta all’interno di una gigantesca bottiglia. Sì, quei funghi dovevano essere proprio potenti.

void terrarium recensione

Una bella dose da cavallo di antibiotici, e Toriko balza in piedi.

La vita della bella addormentata è appesa a un filo, e l’unico modo di salvarla è bonificare l’ambiente circostante rendendolo abitabile, trasformandolo in una sorta di terrario, da cui il gioco prende nome, su misura per gli umani. E qui entriamo in ballo noi, nei panni di Robbie il RoboTopo.

UNA FARMACIA DI TURNO NEL DUNGEON

Factory AI monitora le condizioni della piccola Toriko, la cui salute è molto cagionevole, e ci assegna missioni in base all’emergenza del momento. Creazione e somministrazione di medicine e ricerca di cibo non troppo contaminato sono le priorità iniziali, ma progredendo nell’avventura entrano in gioco upgrade e manutenzione del terrario.

L’ESPLORAZIONE DEI DUNGEON CI SERVIRà A TROVARE MATERIALI E RISORSE

Nulla di tutto ciò è facilmente realizzabile, e il CyberRatto deve avventurarsi in dungeon a più livelli alla ricerca di materie prime e blueprint che gli permettano di craftare il necessario. Alla fase gestionale a scorrimento orizzontale nella quale interagiamo con Factory AI e Toriko, subentra il dungeon crawler con visuale dall’alto, che è il cuore di VT.

TOCCA A ME, ORA A TE, ORA DI NUOVO A ME

Siamo liberi di muoverci ed esplorare i dedali alla ricerca di materiali, ma quando ci imbattiamo in un nemico si passa a un sistema a turni molto semplice, in cui si vibra una mazzata a testa, fino a esaurimento dei punti vita. Abbiamo a disposizione attacchi speciali, cure, potenziamenti e scudi, ma per quanto ampie siano le scelte offensive e difensive, il combattimento è molto lineare e ci vede sferrare un attacco a piacere, subire la risposta sperando di non andare in frantumi, colpire di nuovo, e così via. Non c’è modo di mettere a punto una strategia per vincere con l’astuzia, per cui è indispensabile arrivare allo scontro con l’energia al massimo e una discreta serie di gingilli per meglio nuocere alle creature ostili.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Storia interessante / Sezione manageriale ben realizzata / Semplice e alla portata di tutti.

Contro

  • Dungeon generation drasticamente sotto la media / Sezione Roguelike monotona.
7.2

Buono

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