Contra: Operation Galuga – Recensione

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A quasi quarant’anni dalla sua prima apparizione, la Red Falcon rappresenta ancora una minaccia per la Terra. Prepariamoci a prenderla a calci nuovamente in Contra: Operation Galuga.

Sviluppatore / Publisher: WayForward / Konami Prezzo: ND Localizzazione: Interfaccia e sottotitoli Multiplayer: Coop locale PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, Switch

Nel 1987 Konami scodella nelle sale giochi un run and gun a tema fantamilitare destinato a rimanere nel cuore di molti appassionati: Contra. La casa giapponese ha già una certa familiarità con questo genere di gameplay, e forte del successo ottenuto con Green Beret due anni addietro, propone una formula ancora più fracassona permettendo a due giocatori di prender parte contemporaneamente alle sparatorie nel classico “doppio” spalla a spalla sullo stesso cabinato. Abbandonata l’ambientazione nella Guerra Fredda, ci porta nel 2633 – siate ottimisti come Konami, che vede la Terra ancora abitabile per almeno altri cinquecento anni – nell’isola di fantasia Galuga. Qui il gruppo paramilitare terroristico Red Falcon ordisce minacce contro il genere umano, ed è compito di due one-man army riportare i marrani a più miti consigli.

I protagonisti, Bill Rizer e Lance Bean, diventano icone videoludiche rappresentando alla perfezione il clichè di eroi degli action movie, all’epoca dominati da Stallone e Schwarzenegger. Dopo una serie di sequel, raccolte, conversioni e pure un gioco da tavolo, arriviamo ai giorni nostri con Contra: Operation Galuga, rivisitazione dell’originale con più livelli, più armi, più modalità di gioco, più personaggi e più imprecazioni che voleranno alte nel cielo per le frequenti morti. Ammetto di non aver mai amato alla follia il coin-op a causa dell’elevata difficoltà, figlia più della cupidigia che della sfida, ma adesso la situazione è cambiata perché una volta saldamente installato nei nostri hard disk, non ci saranno mai occasioni per spillarci monetine. Come avrà gestito l’operazione WayForward, già conosciuta per la serie Shantae e responsabile di Contra 4 per Nintendo DS? All-in sulla nostalgia o ci sarà di che divertirsi?

CONTRA: OPERATION GALUGA, NIENTE PIXEL ART

Contra: Operation Galuga non punta a strizzare l’occhio ai nostalgici delle sale giochi dunque abbandona la pixel art in favore di un più moderno 2.5D simile a quanto visto nel free to play mobile Contra Returns, passato piuttosto inosservato – ci credo! Diranno gli hater. Questa scelta grafica forse indispettirà i puristi del retrogaming così come avvenuto con Return to Monkey Island, però sapete che vi dico?

I boss sono soliti occupare grandi porzioni dello schermo.

Peggio per loro se decideranno per puntiglio di lasciare il gioco sullo scaffale, poiché qui abbiamo azione senza sosta, gameplay moderno – pur entro paletti e vincoli imposti dal genere run and gun – e una serie di contenuti extra che conferiscono notevole spessore a questo prodotto. Tre le modalità in cui cimentarsi: Story, in cui seguire tutta la vicenda con dialoghi e cutscene in solo o con un amico; Arcade, tutta imperniata sull’azione, con boss ancora più impegnativi che daranno filo da torcere anche ai quattro giocatori che possono prendere parte contemporaneamente; infine Challenge, una raccolta di trenta sfide estreme pensate una volta tanto non per allungare il brodo ma per garantire divertimento extra. Queste ultime possono essere completate in una trentina di secondi, non prima di un centinaio di tentativi andati a vuoto.

DIFFICILE? L’ARCADE, INVECE? PARLIAMONE!

Va chiarito che Contra: Operation Galuga non è un prodotto per gamepad deboli. Sa essere molto impegnativo già con le impostazioni predefinite, ovvero con un sistema di punti vita che diminuiscono a ogni contatto con nemici o ostacoli ambientali. Se optiamo per la morte immediata, arrivare a vedere i titoli di coda sarà un’impresa titanica. Gli otto livelli sono molto lunghi e privi di checkpoint, quindi perdere tutte le vite prima di aver avuto ragione del boss finale significa dover ricominciare dall’inizio.

Ecco Ariana! Si unirà ai nostri, più tardi.

Come se non bastasse il gameplay non concede tregua inondandoci di nemici, e il level design ci costringe a salire, scendere, spostarci orizzontalmente, verticalmente, guidare moto, e prodigarci in movimenti millimetrici senza mai smettere di rispondere al fuoco, pena ritrovarsi in un bullet hell. I nostri eroi fortunatamente sono all’altezza della situazione e dotati di salto, doppio salto, dash, e un arsenale di tutto rispetto droppato dal cielo e potenziabile, che comprende missili a ricerca calorica, raggi laser, lanciafiamme, proiettili multidirezionali e tutto lo scibile bellico dei run and gun. Come in altre precedenti produzioni, Bill e Lance non sono lasciati soli contro la Red Falcon ma abbiamo due personaggi sbloccabili: la collega Lucia Drake e l’autoctona galughiana Ariana. A completare l’offerta, una serie di perk acquistabili con la valuta virtuale guadagnata in seguito alle nostre prodezze.

PERFETTO, NELLA SUA FILOSOFIA

Trofei, skill e challenge non traggano in inganno: Contra: Operation Galuga è un run and gun purissimo, figlio di un arcade punitivo, che non rinnega le proprie origini. Non vi è spazio per alcunchè al di fuori di sparatorie, esplosioni, corse e battaglie con i boss, i cui punti vita non sono nemmeno visualizzati.

Per fortuna sono più veloce.

Nessuna crescita dei personaggi, nessun bivio, nessuna morale, nessun testo profondo da leggere, qui si muove la levetta del pad e si premono pulsanti a ritmo serrato, al punto che mi aspettavo di leggere “insert coin” una volta morto, proprio come in sala giochi. Troppo poco? No, perché Contra: Operation Galuga non vuole essere niente altro, come quei ristoranti casalinghi che hanno solo tre piatti nel menù, ma tutti prelibati. La coloratissima e moderna grafica che ci porta lungo foreste, villaggi, autostrade, e in tutti i classici biomi videoludici – no, non c’è il livello subacqueo, ma ci si può comunque nascondere sott’acqua – è interrotta da finestre di testo che richiamano la UI dei cabinati degli anni ‘80 del secolo scorso.

I nostri eroi, tutti assieme. Si saranno conosciuti tramite una app di inContra?

Avrei giurato che WayForward avrebbe sfruttato l’opzione twin stick invece si gioca nel modo tradizionale, sparando nella direzione in cui ci si muove, magari più verso l’alto o verso il basso, ma sempre nella stessa direzione di movimento. Senza dubbio il miglior titolo della serie Contra è questo, e abbiamo per le mani anche uno dei più interessanti run and gun platformer degli ultimi tempi. Imperdibile per gli appassionati.

In Breve: In che modo Contra: Operation Galuga potrebbe deludere i fan della serie? Nessuno. Come potrebbe invece avvicinare nuovi giocatori che non conoscono l’arcade? Con un’azione adrenalinica lungo livelli impegnativi in cui farsi largo con un arsenale devastante, avanzando un metro dopo l’altro fino alla sfida con i boss. Siamo di fronte a un run and gun platformer nudo e crudo, in cui i pochi contenuti extra sono un vero valore aggiunto e non una formalità perchè al giorno d’oggi tutti li devono avere. Queste sono le migliori avventure di Bill e Lance, e anche i due nuovi personaggi sono molto carismatici. Volete solamente sparare come pazzi? Lo amerete.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Nessun problema con la configurazione predefinita, in questo caso con tutti i settaggi al massimo. L’interfaccia utente sarà democraticamente caotica su qualsiasi PC.

 

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Pro

  • Rat-ta-ta-ta boom prendi questo! E questo! / Ottimo run and gun / Il miglior Contra

Contro

  • Mostrare gli hit point dei boss avrebbe giovato alla tattica
8.3

Più che buono

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