Dungeons of Hinterberg – Recensione

PC Xbox Series X

Stufi della calca in spiaggia, con bambini piangenti e mamme urlanti in ogni dove? Venite a soggiornare in Dungeons of Hinterberg, offriamo una camera con vista dungeon in trattamento di mezza pensione. Pozioni non incluse.

Sviluppatore / Publisher: Microbird Games / Curve Games  Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X|S Data d’uscita: Già disponibile (in data 18 luglio 2024)

Siete mai stati a Hinterberg? È un ridente paesino austriaco a nord di Graz, probabilmente meta di due o tre appassionati di trekking, nel quale un bel giorno, senza apparente motivo, compaiono venticinque dungeon popolati da pericolosi mostri. Vediamo se indovinate la reazione degli abitanti: saranno forse fuggiti in preda al panico, transennando la zona in modo che nessuno possa accedervi più? Giammai, e quando ricapita un’occasione così ghiotta? Si sono quindi attrezzati per trasformare umidi e perigliosi sotterranei in esclusive attrazioni turistiche. Un po’ di pubblicità sui social network, e l’offerta è servita: stanco di passare le tue giornate chiuso in un ufficio?

Vieni a sgozzare un po’ di immonde creature a Hinterberg. Ti insegniamo anche i fondamenti della magia. Inutile dire che si registra il tutto esaurito, con avventurieri che giungono da ogni angolo del mondo per mettersi alla prova. Tra gli ospiti troviamo anche Luisa, la protagonista, apprendista avvocato stressata dal lavoro. Spada in una mano e guida turistica nell’altra, eccoci pronti a partire all’avventura in Dungeons of Hinterberg, action RPG 3D in terza persona che nonostante le premesse abbastanza fuori di testa vuole offrire una seria esperienza di dungeon crawling con qualche puzzle ambientale da risolvere.

Una serie di dungeon, nel cuore delle Alpi austriache, trasformata in attrazione turistica. Che idea meravigliosa, magari fosse realtà!

Gli sviluppatori Regina Reisinger e Philipp Seifried, fondatori di Microbird, hanno prodotto un videogame che è anche una lettera d’amore alle loro terre, così come fu per lo studio Awaceb con Tchia. Giunti in hotel, disfiamo la valigia e vediamo il da farsi. Tre i livelli di difficoltà selezionabili, di cui come di consueto il più basso per godersi semplicemente la storia, e il più alto per garantire combattimenti all’ultimo sangue.

DUNGEONS OF HINTERBERG, IMPEGNATI DA MANE A SERA

A Hinterberg non ci si annoia mai, e da bravi villeggianti abbiamo a disposizione varie attività a cui prender parte, dall’alba al tramonto. Ogni giornata virtuale è suddivisa in tre fasi: mattino, mezzogiorno e sera. Una volta acquisita la necessaria confidenza con il gameplay loop grazie a un dungeon di prova che funge da tutorial, spenderemo le prime ore per darci allo shopping di pozioni ed equipaggiamento vario, nonché per chiacchierare con i numerosi personaggi presenti, siano essi autoctoni o turisti come noi. È poi tempo di addentrarci in un dungeon o visitare uno dei numerosi luoghi di interesse, per poi passare una piacevole serata in compagnia.

La scena del carrello: come in Indiana Jones o come in Pitfall II?

Socializzare è importante, per conoscere curiosità e aneddoti sia del posto che degli NPC, ma soprattutto perché stringere amicizia con qualcuno, e cementarla nel tempo, garantisce perk come stamina extra o altre abilità utili per uscir vittoriosi dalla varie sfide. Vi ho descritto la mia giornata tipo, ma non è detto che dobbiate seguirla pedissequamente, in quanto Dungeons of Hinterberg regala molta libertà di azione. Dopotutto siamo in vacanza, non dimentichiamolo.

MOSTRI FOLCLORISTICI E MAGIE SU MISURA

Microbird ha voluto includere nel bestiario molte creature del folklore austriaco – e io che pensavo fossero famosi solo per il Sacher – donando loro un look scuro e unticcio che contrasta con la bellezza dei paesaggi dai colori saturi e fumettosi grazie a un sapiente utilizzo del cel shading. Se la colonna sonora non riprende le musiche tipiche del luogo, le ambientazioni montane rispecchiano la spettacolarità delle Alpi: oltre alla graziosa Hinterberg visiteremo boschi, laghi, impervie cime, sentieri, valli innevate, grotte, miniere e antiche rovine, per poi arrivare finalmente al dunque: i combattimenti. La sedentaria vita d’ufficio di Luisa pare non aver piegato la sua prestanza dato che è in grado di correre, saltare, arrampicarsi come Lara Croft, schivare con la classica capriola e vibrare letali fendenti.

Le Alpi sono maestose, ma non è momento di perdersi ad ammirare panorami.

Tutte abilità che tornano utili quando si è circondati da creature assetate di sangue, ma niente paura: a Hinterberg i turisti sono sacri e non c’è possibilità di dipartita; qualora dovessimo avere la peggio ci ritroveremo semplicemente nei pressi del luogo che ci fu fatale. Se la sezione brawler non presenta particolari novità, il discorso cambia quando pariamo di magie: ogni area ci mette a disposizione diversi tipi di incantesimi, utilizzabili solo al suo interno. Potrebbero essere pesantissime mine o gigantesche morning star, che oltre a drenare hit point nemici devono anche essere utilizzate per risolvere i numerosi puzzle ambientali che ci sbarrano la strada. Logico quindi che la conformazione dei dungeon stessi sia pensata per meglio utilizzare le abilità arcane che ci vengono fornite.

PUZZLE E RECINTI VIRTUALI

In Dungeons of Hinterberg ci avventureremo nelle montagne più alte, ma ci sono due aspetti che gli impediscono di raggiungere le vette dell’eccellenza; il primo è la gestione dei combattimenti, che ci rinchiude in un recinto virtuale ogni qualvolta ci troviamo a tu per tu con i mostri, impedendo fughe scomposte e precipitose per tutto il dungeon aggrando l’aggrabile o finendo per precipitare chissà dove. Aspetto sicuramente legato al budget, così come fu per Batora: più è circoscritta e regolare è l’area in cui si svolgono gli scontri, meno bisogna investire nella gestione delle mille variabili che potrebbero palesarsi, però penalizza la sensazione di esplorare davvero un luogo ostile, banalizzando l’esperienza a un susseguirsi di “cammina fino al prossimo incontro” e “adesso uccidi tutti quanti”.

Alcuni dungeon sono comodamente raggiungibili in funivia. Un piccolo comfort da vacanzieri.

Altra nota dolente riguarda i puzzle, che più o meno riprendono tutti le vetuste meccaniche dei pulsanti da premere nella giusta sequenza o dei blocchi/carrelli/robavaria da spostare qua e là. Qui c’è gente che ha attraversato il mondo per combattere Coboldi! Se volevamo dei rompicapo saremmo rimasti a giocare al Sudoku sotto l’ombrellone a Lido di Mucillagine! L’esperienza globale però è decisamente positiva, grazie all’enorme varietà di situazioni nelle quali ci troveremo e alla buona sensazione di libertà concessaci.

In Breve: Dungeons of Hinterberg è un ottimo action RPG dalla storia particolarmente strana che però non vira mai verso il demenziale, coinvolgendo i giocatori che finiranno per immedesimarsi nella giovane protagonista. La bellezza delle Alpi è rappresentata magnificamente, e ogni angolo della mappa riserva paesaggi da ammirare. L’avanzata nei dungeon perde un po’ di mordente a causa di puzzle visti e stravisti e di barriere virtuali che circoscrivono la zona nella quale avvengono i combattimenti. Interessanti invece le magie disponibili, che cambiano da zona a zona. Se cercate un dungeon crawler capace di distinguersi dalla massa, lo amerete.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Giocato al massimo livello di dettaglio disponibile senza problemi di sorta, ma stupisce la scelta di obbligare l’utilizzo di un gamepad, con la combo tastiera e mouse sarebbe stato ancor più maneggevole.

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Pro

  • Le Alpi in tutto il loro splendore / Storia decisamente originale / Grande libertà e varietà di situazioni

Contro

  • Mura virtuali durante i combattimenti con i mostri / Sempre i soliti puzzle
8.2

Più che buono

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