Final Fantasy VII Remake Intergrade – Recensione

PS4 PS5

Episode INTERmission sa come mostrare i muscoli grazie a una conta poligonale notevole e un buon uso di illuminazione ed effetti particellari

Yuffie si trova a Midgard per la presunta Ultramateria, un tesoro segreto custodito nei laboratori Shinra il cui furto assesterà un colpo deciso ai nemici del pianeta e farà capire a tutti che con il Wutai non si scherza; un compito sicuramente importante, ma questo non significa che non ci sia tempo per esplorare senza correre a perdifiato verso i titoli di coda. Il Settore 7 gode infatti di una dose di novità che giustificheranno una nuova capatina anche per veterani, tra cui spicca una caccia al tesoro dedicata ai volantini pubblicitari del locale Happy Turtle (annunciati da slogan cantati stile conbini assolutamente fantastici!) e un nuovo sottogioco ispirato all’assedio di Fort Condor, una delle località visitate nell’originale Final Fantasy 7.

Fort Condor è un passatempo colorato e divertente.

Si tratta di un gioco da tavolo dove ogni contendente deve disporre truppe con lo scopo di fare a pezzi le tre fortezze situate nella metà avversaria del diorama che funge da tabellone; sebbene le unità rispettino un equilibrio di forze basate su un classico schema in stile carta/forbice/sasso, nulla vieta di scovare durante l’avventura “pedine” più potenti e schierarle in battaglia. Alla lunga è un po’ come giocare a scacchi con una squadra composta da regine, ma complessivamente si tratta di un passatempo divertente e ogni duello dura il giusto, mettendo in palio premi rari per chi riuscirà a spodestare il campione locale.

NEXT GEN?

A proposito di rarità, vale la pena fermarsi a salutare il buon vecchio Chadley per fare un giro nella realtà virtuale e affrontare il canuto Ramuh, sicuri che la sua evocazione garantirà momenti elettrizzanti per tutti i nemici tanto stolti da giustificare la sua presenza. Dopo aver assistito alla sequenza finale e sbloccata la difficoltà più impegnativa verrà aperta una porta all’interno del secondo atto, che condurrà al simulatore di combattimento militare della Shinra dove potrete misurare le vostre capacità attraverso una serie di prove impegnative contro avversari spesso inediti tra cui figura il cattivo più forte del gioco, un personaggio che chi avrà giocato un certo spin-off su PlayStation 2 conosce sicuramente. Episode INTERmission sa come mostrare i muscoli: se il familiare paesaggio del Settore 7 non stupirà più di tanto, le aree inedite e gli splendidi (quanto rari, ahimè) boss rubano la scena grazie a una conta poligonale notevole e un uso di illuminazione ed effetti particellari tale da far avvertire anche sotto questo aspetto il salto generazionale, facendoci ben sperare per il futuro di questo ambizioso progetto.

In Breve: Final Fantasy 7 Remake era bellissimo l’anno scorso, e lo è ancora di più adesso. Conserva tutti i pregi e i contro di allora, ma ho voluto aumentare il voto di mezzo punticino per dichiarare il mio amore verso la nuova, imperdibile fluidità, senza contare che questa cornucopia potrà essere scaricata gratuitamente da chi possiede il gioco base. Fossi in voi, però, spenderei anche quei venti euro circa per Episode INTERmission. Non ve ne pentirete, parola.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: La modalità a 60fps rende superlativo un bellissimo gioco, e i caricamenti praticamente istantanei sono una benedizione. Non è da trascurare il silenzio, laddove il buon vecchio modello Pro faceva più chiasso di una sala da pachinko nei momenti più coincitati.

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Pro

  • 60fps santi subito! / Caricamenti istantanei o quasi / Aggiornamento gratuito per chi possiede la versione PS4 (ma non include INTERmission!) / Episode INTERmission è un DLC bellissimo...

Contro

  • … che purtroppo dura poco.
9

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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