Warner Bros. Games ci offre una nuova opportunità per tornare, stavolta in veste di sportivi, nel magico Wizarding World con Harry Potter: Campioni di Quidditch. Pronti a dimostrare di avere la stoffa del campione?
Sviluppatore / Publisher: Unbroken Studios / Warner Bros. Games Prezzo: € 29,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data d’uscita: Già disponibile
Durante la recensione di Hogwarts Legacy mi capitava spesso di guardare con un pizzico di fastidio al campo da Quidditch inutilizzabile. Perché non mi era permesso cimentarmi con lo sport di Harry e compagnia bella? Il richiamo della disciplina a cavalcioni di una scopa volante era irresistibile, avevo troppa voglia di emulare le gesta sportive dei beniamini della saga.
Grazie a Unbroken Studios e Portkey Games, l’etichetta di Warner Bros. Games sotto cui vengono pubblicati i videogiochi ambientati nel Wizarding World, il celebre universo nato dalla penna della discussa autrice J.K. Rowling, la transizione da sogno a realtà è stata breve.
HARRY POTTER: CAMPIONI DI QUIDDITCH AL MICROSCOPIO
Dal 3 settembre è possibile sfidarsi al Quidditch su tutte le piattaforme, con cross-play e cross-progression, grazie a Harry Potter: Campioni di Quidditch, un gioco incentrato sullo sport che ben conoscono tutti i fan di Harry Potter. Disponibile sul PlayStation Plus fino al 30 settembre (NB: PS Plus, Game Pass Core e Nintendo Switch Online sono richiesti, insieme a una connessione internet, per le partite online), la nuova iterazione di Warner Bros. Games non deve ingannare con il suo aspetto fanciullesco ai limiti dell’infantile: il Quidditch è uno sport davvero tosto!
L’azione è frenetica, si passa da attaccante a difensore in un battito di ciglia e non sempre la situazione è chiara al primo sguardo
Ogni partita dura 7 minuti e ogni team è composto da 1 Portiere, 3 Cacciatori, 1 Battitore e un 1 Cercatore. Il Portiere deve prodigarsi per mantenere inviolati i tre anelli che formano la porta, il Cacciatore deve acchiappare la Pluffa e, cercando di eludere le difese avversarie, segnare il maggior numero possibile di gol (ogni marcatura vale 10 punti). I Battitori invece sono i “difensori” addetti al disarcionamento degli avversari sfruttando i Bolidi (proiettili che hanno un cooldown) e, infine, ci sono i Cercatori, i quali partecipano a un mini gioco nel gioco: durante una partita, devono preoccuparsi esclusivamente di scovare appena appare, inseguire e catturare il Boccino d’Oro per far guadagnare in un colpo solo 30 punti al proprio team, un boost mica male calcolando che per vincere un match bisogna segnare 100 punti.
FIDATI DELL’IA, DICEVANO
E’ apprezzabile l’impegno profuso dagli sviluppatori per rendere ciascun ruolo unico e appagante, non c’è che dire. Dietro l’ingannevole aspetto da giochino mobile c’è un discreto potenziale, si intravede la volontà di ricreare sui nostri schermi la travolgente magia del Quidditch mantenendo, al contempo, il giusto equilibrio tra trasposizione virtuale e sport originale.
Potenziale che, nelle partite PVP, in verità non viene sfruttando al 100% a causa del formato 3 VS 3. Se nella modalità Carriera (quest’ultima non riguarda un solo giocatore, badate bene: tocca crearsi/personalizzarsi tutta la squadra, sfruttare ogni ruolo e condurre il team alla vittoria) e nelle Esibizioni contro i bot si può passare da un ruolo all’altro senza limitazioni, quando si gioca contro altri giocatori si è obbligati a scegliere fra tre coppie di ruoli prestabilite (Portiere/Cacciatore, Battitore/Cacciatore, Cercatore/Cacciatore).
avere ragione dell’IA non è come affrontare un essere umano e la sua imprevedibilità
DEI CONTENUTI TROPPO CONTENUTI?
C’è una roadmap che indica l’arrivo di una modalità PVP 6 VS 6 pura già quest’anno insieme alla versione Switch, sicché dovrebbe essere questione di tempo prima che venga aggiunta una feature subito richiesta a gran voce dalla comunità. Oltre a questo, alla prima stagione, a qualche arena in più e agli immancabili eventi a tema, la speranza è che altri contenuti vengano iniettati quanto prima per invogliare l’utenza a non abbandonare il gioco dopo aver visto tutto quello che ha da offrire. Giacché sognare non costa nulla, auguriamoci anche l’arrivo di una modalità Classificata curata nei minimi dettagli per stimolare i più competitivi, la possibilità di creare Partite/Tornei Custom e un po’ di ciccia in più per gli allergici al multiplayer.
Sì perché gli amanti del multiplayer non possono dirsi accontentati del tutto, ma lo stesso vale per i lupi solitari. La Carriera prevede solo 4 campionati e non un grande spessore nelle meccaniche, pochino per mantenere vivo l’interesse a lungo.
Se gli amanti del multiplayer non possono dirsi accontentati del tutto, lo stesso vale per i lupi solitari
In Breve: Un discreto passatempo, questo Harry Potter: Campioni di Quidditch. Non è adatto a chi ricerca fini tecnicismi, tanto audio-visivi quanto nel gameplay, a chi brama epici scontri PVP o fiumi di contenuti elaborati, ma senz’altro è capace di divertire tutti quei babbani che non vedono l’ora di dimostrare a Harry che non è lui l’unico Cercatore in gamba. Il gioco porta sui nostri schermi la magia del Quidditch in maniera convincente, sa regalare partite divertenti e e azioni travolgenti, dimostrando di aver il potenziale per crearsi un suo seguito. Per riuscirci però abbisogna – con una certa urgenza, oserei dire – di ulteriori contenuti capaci di mantenere alto l’interesse della comunità e, se non una rivisitazione del comparto multigiocatore, almeno l’integrazione del PVP 6 VS 6 per chi ama la competizione.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 7 7800X3D, Radeon 7800XT Nitro+, 32 GB RAM DDR5, SSD M.2
Com’è, Come Gira: Giocato in 4K e impostazioni al massimo, con cap a 60 FPS e V-Sync ON ma solo a causa di un monitor in odor di pensionamento. Tecnicamente siamo dalle parti del gioco leggero e poco ambizioso, tanto nelle richieste hardware quanto nella direzione artistica che, comunque, prova a fare del suo meglio senza mettere i bastoni tra le ruote alla fluidità. Ci sarà un motivo se è giocabile anche su old gen e Switch, senza nulla togliere alle mitiche console cui tutti noi siamo e saremo sempre legati.