Loot River – Recensione

PC Xbox One Xbox Series X

Un action-roguelike con originali meccaniche di “shifting” che impongono al giocatore di muovere il terreno di gioco come fossero pezzi di Tetris per sfruttarli a suo vantaggio nell’esplorazione, nella risoluzione di enigmi ambientali e anche nei combattimenti. Loot River mantiene buona parte delle buone promesse fatte e si conferma una delle sorprese più piacevoli dell’attuale annata indie.

Sviluppatore / Publisher: straka.studio / straka.studio, SUPERHOT PRESENTS Prezzo: ND; su Xbox Game Pass dal day one Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store), Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 3 maggio

Lo avevamo visto per la prima volta durante l’E3 dello scorso anno e per molti di noi era stato amore a prima vista. Un dungeon crawler con elementi roguelike nel quale i livelli potevano essere scomposti e ricomposti come in un livello di Tetris, il tutto condito da una pixel-art apparentemente ispiratissima e atmosfere dark di quelle che piacciono a noi.

È passato quasi un anno da allora e finalmente ci abbiamo messo le mani sopra, abbiamo passato ore nelle sue profondità, sudato e sputato sangue per portarlo a termine ma possiamo con soddisfazione dire che le eccellenti impressioni iniziali sono state confermate in tutto. Loot River è un po’ Diablo e un po’ Souls, è anche un platform in cui non si effettua nemmeno un salto e infine un puzzle-game a prova di labirintite. È un colpo di genio avuto da un piccolo gruppo di sviluppatori indipendenti slovacchi, che con il suo lavoro ha smosso l’interesse di un altro team che di talento ne sa qualcosa, i ragazzi di Superhot Studio.

TETRIS ROGUELIKE…

Il vero elemento di rottura rispetto ad altri titoli simili è rappresentato dai livelli stessi del gioco. Le piattaforme su cui dovrete muovervi sono quasi tutte mobili e possono, anzi DEVONO essere spostate per esplorare ogni angolo delle mappe. Molto spesso dovrete ragionare sul “come” spostarle perché alcuni livelli nascondono preziosi tesori (e altrettanti pericoli) in luoghi non facilissimi da raggiungere. Quasi subito inoltre vi accorgerete di quanto questa semplice meccanica di shifting possa tornare utile non solo nelle fasi di esplorazione ma anche in combattimento. Avvicinandovi ad un gruppo particolarmente folto di nemici potrete ad esempio farne salire solo alcuni con voi e poi allontanarvi con la piattaforma per eliminarli con più calma o in alternativa colpirli direttamente dalla piattaforma usandola come se fosse un ariete.

Loot River Recensione

Contro i boss è fondamentale sfruttare la meccanica di shifting dei livelli, affrontarli in maniera diretta è praticamente un suicidio.

“Divide et impera” diceva un vecchio motto, dividere e conquistare è la tattica migliore che possiate attuare in Loot River perché spesso e volentieri il numero di nemici che avrete di fronte sarà soverchiante e alcuni di loro inoltre saranno dotati di poteri piuttosto fastidiosi. Possono raggiungervi con attacchi a distanza e armi particolarmente lunghe o addirittura teletrasportarsi dove pensavate di essere al sicuro. Non siate quindi mai troppo sicuri della vostra forza e agilità, anche quando avrete innalzato un bel po’ il vostro livello e sbloccato le armi più potenti.

NON SIATE TROPPO SICURI DI VOI: GLI OSTACOLI CHE VI TROVERETE DAVANTI SARANNO SEMPRE PIÙ DURI

Gli ostacoli che avrete davanti saranno sempre più duri, numerosi e potenti, pronti a rispedirvi in un lampo al Santuario. Questo è il luogo in cui vi ritroverete ogni volta che passerete a miglior vita. Inizialmente sarà un luogo quasi deserto, con giusto un paio di strane figure a popolarlo che potrebbero aiutarvi con i loro servigi. Andando avanti nel gioco però potrete salvare alcuni NPC dispersi, che si raduneranno al Santuario pronti ad accogliervi al vostro successivo ritorno. Alcuni vi aiuteranno a sbloccare nuovi strumenti di morte, altri ad attivare dei modificatori che andranno ad influire anche piuttosto significativamente sulla run successiva. Il tutto con un bilanciamento quasi perfetto, capace di mettervi duramente alla prova ma al tempo stesso di stimolarvi a non mollare anche dopo l’ennesima morte. Unico neo: ogni volta che tornerete ad affrontare i livelli il loot si resetterà da capo come tutti gli altri elementi di gioco, ma spesso e volentieri la casualità di questo elemento non è perfettamente bilanciata. Il fattore fortuna gioca un ruolo un po’ troppo rilevante, ci auguriamo che venga equilibrato nei futuri aggiornamenti.

…E UN PIZZICO DI DIABLO

Il combat system di Loot River è quanto di più semplice possiate pensare. Potrete disporre di due armi differenti in contemporanea (ma nel complesso sono quasi 30 quelle disponibili) che possono essere alternate alla semplice pressione di un tasto. Ognuna di esse possiede un attacco veloce, uno più lento ma potente e uno caricato che vi consigliamo di usare con parsimonia, può fare danni seri ma vi rende totalmente vulnerabili nei secondi necessari ad utilizzarlo. Con l’aumento di livello guadagnerete anche la possibilità di utilizzare abilità speciali, spesso legate proprio all’arma in vostro possesso, e di incantare le stesse con poteri elementali. Schivata e parata sono altri due elementi tipici di questo genere di giochi, ma in Loot River non sono legati al consumo di Stamina come in qualsiasi souls-like. Potrete quindi utilizzarli a piacimento ma la grande quantità di nemici e le dimensioni spesso ridotte dei campi di battaglia rendono comunque gli scontri piuttosto tesi e impegnativi.

Loot River Recensione

Molto interessante la meccanica di propagazione delle fiamme, che può tornare utile in determinate occasioni ma rappresentare anche una trappola.

TRAMITE I MODIFICATORI POTREMO INFLUENZARE ANCHE ALCUNE COMPONENTI DEL GAME DESIGN

Con il procedere dell’avventura entreranno in gioco anche alcuni “modificatori” dell’esperienza, rappresentati in parte dagli accessori che deciderete di equipaggiare, ma anche da elementi esterni che influenzeranno le run successive a quella in cui purtroppo siete passati a miglior vita. Questi ultimi infatti non andranno perduti, rimarranno a vostra disposizione e potrete attivarli/disattivarli a piacimento. Alcuni sono in grado anche di modificare la natura stessa del game design, andando a semplificare o rendere più complessa la morfologia dei livelli o togliendo di mezzo determinate feature. Spesso gli effetti sul gameplay di tali modifiche non saranno visibili subito e non è detto che tutte abbiano risvolti positivi. Esempio: abbiamo eliminato la possibilità di diffusione del fuoco sulle piattaforme pensando che questo potesse danneggiarci, ma non avevamo tenuto conto del fatto che tale elemento poteva tornare utile anche per ostacolare o addirittura eliminare grosse quantità di nemici in poco tempo.

ISPIRATO, MA NON COPIATO

Gli elementi descritti finora fanno di Loot River un gioco simile ad altri ma al tempo stesso unico. Vi sorprenderete di quanto facilmente riuscirete ad assimilare le meccaniche di combattimento e spostamento delle piattaforme per asservirle contemporaneamente ai vostri obiettivi. Vi dannerete per ogni errore ma al tempo stesso il demone del gioco si impossesserà di voi impedendovi di mollare il controller, la cui mappatura dei comandi è tra l’altro pressoché perfetta. C’è qualche piccolo dettaglio da limare nel bilanciamento e alcuni effetti visivi richiedono ancora un po’ di lavoro ma la base che avrete a disposizione è solida e goduriosamente divertente. Nel caso siate ancora dubbiosi sappiate che Loot River arriverà anche su Game Pass il giorno del lancio. Alla pari di Death’s Door e Hades vi catturerà e non vi lascerà più andare fino a che non avrete raggiunto i titoli di coda… ma chi di voi avrà abbastanza pazienza e abilità per arrivare fino alla fine?

In Breve: Un dungeon crawler roguelike con livelli creati in maniera procedurale e originali elementi puzzle rappresentati dalla necessità di muovere parti degli scenari per raggiungere tutti gli angoli delle mappe. Loot River ci aveva favorevolmente impressionati fin dal primo annuncio e dopo averci giocato non possiamo che confermare la sua validità. Al pari di titoli come Death’s Door e Hades vi conquisterà… non prima di avervi generosamente presi a calci!

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Windows 11 64 bit, Intel Core i7-1165G7 @ 2.80GHz, 8GB RAM
Com’è, Come Gira: Loot River propone una splendida pixel-art con suggestivi effetti visivi e una reattività ai comandi invidiabile. Non presenta alcun problema di fluidità anche su macchine non proprio aggiornatissime.

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Pro

  • La meccanica di shifting “alla Tetris” è originale e perfettamente integrata / Esteticamente suggestivo, stimolante e giustamente difficile.

Contro

  • Il loot casuale non è equilibratissimo / Alcuni effetti (vedi l'acqua) non propriamente all'altezza.
8.5

Più che buono

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