Pronti a dozzine di ore in compagnia ai più famosi eroi Marvel? Firaxis ci cala in un’avventura di ampio respiro per la quale ha rischiato molto, allontanandosi da tanti degli stilemi per cui si sono resi noti con XCOM.
Sviluppatore / Publisher: Firaxis Games / 2K Prezzo: 59,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam; Epic Games Store), PlayStation 5, Xbox Series X/S Data di Lancio: 2 dicembre 2022
Ok, recensione delicata. Ogni tanto capita. Difficile decidere da dove partire quando si affronta un colosso come in questo caso, ma da qualche parte bisogna iniziare. Cominciamo col gestire le aspettative. Per chi ha già letto l’anteprima di questo gioco potrebbe essere ovvio, ma ribadiamolo: Marvel’s Midnight Suns non è una total conversion di XCOM in salsa supereroistica. Ma proprio per niente.
MIDNIGHT SUNS COMBATTE CONTRO SE STESSO
Partiamo a bomba e parliamo del combattimento a turni, così ci leviamo il dente, e poi staremo tutti meglio. Il sistema di deck building funziona. In ogni missione ci portiamo al seguito altri due eroi, ciascuno con le proprie carte che rappresentano le sue abilità.
Il sistema di deck building funziona
Un grosso limite del sistema di combattimento è invece la dimensione delle mappe di gioco. Ogni missione si svolge in uno spazio molto ristretto, che in sostanza si limita a un’unica schermata, eliminando del tutto l’aspetto esplorativo e riducendo in parte anche l’importanza del posizionamento. Invece di essere noi a muoverci all’interno di un livello, sono quindi ondate di rinforzi a comparire sempre nella stessa stanza a rimpolpare le fila nemiche.
Un grosso limite del combat system è la dimensione delle mappe
Capisco che Marvel’s Midnight Suns faccia della longevità uno dei propri punti di forza, ma dopo una ventina abbondante di missioni, giocate, come detto, in mappe striminzite, uno vorrebbe qualche cambio di scena.
La varietà dei nemici è limitata, buona quella degli obiettivi
Vuol dire che ho trovato che Marvel’s Midnight Suns sia una schifezza? No, tutt’altro. Certo, i limiti di cui vi ho parlato mi hanno infastidito non poco, inutile negarlo, ma i meriti del sistema tirato su da Firaxis sono indubbi.
i meriti del sistema tirato su da Firaxis sono indubbi
QUANDO IL TUO COINQUILINO È STEVE ROGERS
Voglio mettere le cose in chiaro: Marvel’s Midnight Suns ha moltissimo altro da offrire oltre le missioni, che occupano meno della metà del tempo di gioco. La nostra base delle operazioni, l’Abbazia, è liberamente esplorabile, ed è circondata da un’area molto vasta, ricca di segreti da scoprire.
C’è molto da offrire oltre le missioni, che occupano meno della metà del tempo di gioco
Passo dopo passo di questa sorta di indagine storica, cominceremo a collegare i puntini e capire come eventi del passato remoto siano legati agli avvenimenti in corso. Se preferiamo restare all’interno dell’Abbazia, ci aspetta comunque una pletora di attività sociali, che costituiscono il cuore dell’anima GdR del gioco, e al tempo stesso si riflettono sulle missioni con vantaggi di varia natura.
Se preferiamo restare all’interno dell’Abbazia, ci aspetta comunque una pletora di attività sociali
È possibile stare in equilibrio tra i due opposti, ma così facendo non vengono sbloccate alcune delle abilità più potenti nell’arsenale della nostra eroina.
le stanze della base possono essere migliorate di giorno in giorno
UNA VERA EPOPEA MARVEL
Devo ammettere che mi ci è voluto parecchio tempo per inquadrare Marvel’s Midnight Suns e per capire quello che è davvero importante per questo gioco, ma piano piano ho focalizzato in maniera sempre più cristallina un concetto che all’inizio mi sfuggiva: il cuore di quest’esperienza è la storia.
il cuore di quest’esperienza è la storia
Ora dopo ora, mi hanno stupito l’ampio respiro della trama e il coinvolgimento di tanti eroi di gruppi diversi: l’atto iniziale pone al centro proprio il rapporto tra la squadra titolare del gioco, i giovani Midnight Suns appunto, e i Vendicatori che finiscono coinvolti negli eventi. I loro screzi e le differenti priorità sono tra i problemi interni di cui il nostro personaggio si deve far carico, mettendolo nel ruolo di leader di tutti.
E parliamo quindi anche un po’ del Cacciatore, allora. La nostra eroina viene risvegliata da uno stato di semi-morte durato secoli, da quando aveva sconfitto la sua nemesi, Lilith, una strega trasformatasi in demone che altri non è se non la sua stessa madre. Una delle scelte narrative che mi ha convinto è la frequente presenza di Lilith: a me non piace quando il cattivo della storia si vede in una cutscene all’inizio del gioco e poi si ricompare solo come boss finale; qui siamo decisamente agli antipodi, visto che il Cacciatore non manca di comunicare piuttosto regolarmente con la madre. Come? Di notte, in sogno.
Già da subito sorge il sospetto che gli eventi legati al primo scontro tra madre e figlia celino qualche segreto, e a volte viene da dubitare anche della totale trasparenza di qualcuno dei nostri alleati. Oltre a ciò, la trama porta avanti altre linee narrative, tra cui – e qui mi guardo bene dal rivelare informazioni che non siano note già dopo la prima ora di gioco – i tentativi per liberare dalla corruzione di Lilith personaggi importantissimi come Wanda Maximoff o strutture chiave per la sopravvivenza dell’umanità come il Sancta Santorum del Dottor Strange.
a volte viene da dubitare anche della totale trasparenza di qualcuno dei nostri alleati
i volti degli eroi sembrano quasi venire da tecnologie di un paio di generazioni fa
In Breve: Marvel’s Midnight Suns mi ha lasciato interdetto per un po’ di ore, incerto su cosa pensare di questa imponente opera di Firaxis. Giorno dopo giorno, però, mi sono reso conto di un semplice concetto: mi stavo divertendo. Sì, ok, con qualche limite non da poco dovuto a scelte di design che non ho apprezzato sul combattimento a turni, ma il sistema di carte mi è piaciuto, in particolare per come le abilità di ogni eroe rispecchino la loro personalità. E poi ci sono tanti altri contenuti deliziosi a disposizione, il cui unico difetto è quello di distogliere l’attenzione dalla portata principale, una storia così affascinante che potremmo tranquillamente trovarla in tanti bei volumi brossurati nella nostra fumetteria preferita.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2GHz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, SSD, Steam Deck
Com’è, Come Gira: Sia su PC che su Steam Deck, il gioco è filato liscio con tutti i dettagli su “Alto” (non “Epico”), e con il ray tracing debitamente disattivato. L’esperienza su Deck è ottima, la consiglio senza riserve. Ho avuto un paio di crash facendo salvataggi manuali, ma si è trattato di episodi isolati.