Naughty Dog rischia il tutto per tutto nel sequel più atteso di tutti i tempi, che ci consegna l’epica conclusione dell’epopea post-pandemica di Joel ed Ellie.
Sviluppatore / Publisher: Naughty Dog / Sony Interactive Entertainment Prezzo: 74,90 € Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PlayStation 4
Sono passati tre giorni da quando i titoli di coda di The Last of Us: Parte II hanno cominciato a scorrere sullo schermo. Ho deciso di prendermi questa pausa prima di iniziare a scrivere una delle recensioni più difficili della mia carriera. Un tempo necessario per far decantare i mille tumulti che l’ultima opera di Naughty Dog ha suscitato nelle mie viscere. Raramente nel nostro lavoro ci è concesso il lusso di avere tutto questo tempo, ma evidentemente questa volta sia sviluppatore che publisher hanno ritenuto necessario dare a noi critici almeno due settimane per digerire nel migliore dei modi tutto quello che questa opera ci ha riversato addosso nelle quasi 30 ore che abbiamo impiegato per portarla a termine.
Parliamo di un tempo medio quasi doppio rispetto a quello del primo capitolo. Trenta ore sono tante se non hai molto da dire, ma su questo ci sentiamo di rassicurarvi. Pur non potendo (e volendo) svelarvi nulla di troppo preciso dell’imponente trama di The Last of Us: Parte II possiamo darvi una certezza: questo gioco non vi lascerà indifferenti, anzi è destinato a sollevare discussioni fiume che speriamo non sfocino nello spoiler selvaggio ai danni di chi non potrà acquistare il gioco nel famigerato Day One.
GIURAMELO!
“Giurami che tutto quello che mi hai raccontato è vero”. “Lo giuro”. Con un intenso dialogo finale, suggellato da questa promessa, si concludeva lo spettacolare The Last of Us. La prima avventura di Ellie e Joel ha segnato una generazione, anzi due, e si è conclusa con un epilogo indimenticabile.
Nonostante qualche solitaria voce fuori dal coro, tutti sono stati concordi nel dire che la storia di The Last of Us aveva un equilibrio perfetto, un inizio folgorante seguito da un climax indimenticabile e una conclusione degna dei migliori romanzi di formazione o di opere cinematografiche della caratura di Sleepers, tanto per citare il primo capolavoro che ci viene in mente. Poteva anche finire così, nessuno si sarebbe lamentato ma dopo un paio d’anni tutti abbiamo iniziato a sperare in un sequel
Poteva anche finire così, nessuno si sarebbe lamentato ma dopo un paio d’anni tutti abbiamo iniziato a sperare in un sequel
Per avere una ragione d’esistere The Last of Us: Parte II doveva essere per forza qualcosa di speciale e soprattutto non doveva incorrere nell’errore di “rovinare” il ricordo del suo predecessore. Oggi, 12 Giugno 2020, possiamo finalmente confermare che tutti gli obiettivi sono stati centrati in pieno.
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Come vi avevamo anticipato nella preview di qualche giorno fa, questa seconda parte di The Last of Us prende vita 5 anni dopo gli eventi del primo gioco. Una storia così complessa però non può poggiarsi su una timeline unidirezionale e infatti, nel corso del gioco, più volte farete viaggi a ritroso nel tempo per scoprire dettagli inediti sui protagonisti e riempire così il puzzle che man mano andrà a completarsi.
Nel corso dell’avventura faremo avanti e indietro nel tempo più volte per scoprire nuovi dettagli sui protagonisti
Scoprirete soprattutto cosa si cela nel rovescio della medaglia, la ruggine del tempo che l’ha ricoperto e il marciume di cui si è posato nel passaggio di mano tra Lupi e Iene. Non a caso i nomi delle fazioni principali del gioco portano il nome di due dei più spietati predatori del regno animale, predatori con cui dovrete vedervela spesso con generoso dispendio di rabbia e sangue.
Continua nella prossima pagina…