Pulsar: Lost Colony distilla perfettamente lo spirito episodico dei miglior telefilm di fantascienza in momenti auto-conclusivi da pochi minuti
KAL-IF-FEE
Sì, come nel più classico degli episodi di Star Trek, capita spesso di dover esplorare un pianeta, sia in tratti all’aperto che all’interno di una base locale. Qui, Pulsar: Lost Colony si trasforma in un semplice shooter co-op costituito da livelli molto brevi dove abbattere una manciata di nemici, che possono variare da fredde sentinelle-robot a ratti alieni giganti, passando per i già menzionati pirati spaziali. Avrei certo gradito qualche scenario un po’ più profondo, ma alla fine anche grandi classici come Skin of evil di Star Trek: The Next Generation o Arena della serie originale raccontano storie intere nello spazio di quattro inquadrature in croce.
Se c’è qualcosa che questo open-world (o meglio, open-galaxy) riesce a fare davvero bene, è distillare lo spirito episodico dei miglior telefilm di fantascienza in momenti auto-conclusivi da pochi minuti, ideali da giocare, come detto, con qualche amico mentre si chiacchiera anche del più e del meno.
PULSAR: LOST COLONY è COMPATIBILE CON LA REALTà VIRTUALE

L’addetto alle armi ha la bella responsabilità di eliminare le astronavi nemiche prima che loro ci facciano a pezzi.
Allo stesso modo, alcuni hub e località, nonostanze la presenza di numerosi PNG, risultano piuttosto vuoti, e in questi casi si nota l’assenza di contenuti nella forma di linee di dialogo che possano attivare missioni speciali. Tale mancanza spezza quella sensazione di essere costantemente a pochi istanti dalla prossima avventura che si vive fin quando si rimane a bordo del proprio vascello. Meglio allora darsi una destinazione del tutto a caso sulla mappa galattica e vedere cosa l’universo ha in serbo per noi e il nostro equipaggio, e chi lo sa, la colonia perduta potrebbe essere più vicina del previsto.
In Breve: Pulsar: Lost Colony è un titolo coraggioso, soprattutto per uno studio indipendente che l’ha formato a partire da un progetto Kickstarter. Gli sviluppatori di Leafy Games hanno intelligentemente deciso di abbracciare le limitazioni tecniche della loro produzione, scegliendo di offrire tanti piccoli momenti da antologia della fantascienza, con una solida gestione della propria astronave attraverso ruoli dell’equipaggio ben definiti e specializzati. La grafica fin troppo spartana e certi ambienti troppo vuoti rischiano di spezzare l’immersività, ma se avete un paio di buoni amici con cui attraversare la galassia, avete trovato il vostro gioco.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2 Ghz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, HDD
Com’è, Come Gira: La qualità del comparto grafico non è certo il punto forte di questo titolo, ma almeno gira liscio e il codice di rete non mi ha mai tirato nessuno scherzo di sorta, il che è fondamentale vista la natura fortemente multiplayer.
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