Sembra ieri, ma sono passati dieci anni dalla pubblicazione di Bayonetta e Vanquish. Volete rigiocarli ma vi siete sbarazzati della vecchia generazione di console? Avvicinatevi, siete nel posto giusto.
Sviluppatore / Publisher: Platinum Games / SEGA Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completa (Solo Vanquish) Multiplayer: Assente PEGI: +18 Disponibile su: Xbox One, PS4
Dato per scontato che al giorno d’oggi Platinum Games è sinonimo di eccellenti giochi d’azione, sembra quasi una follia pensare alla chiusura di Clover Studio da parte di Capcom. Eppure un motivo c’è: fondato nel 2004, lo studio incorporava membri provenienti dal Production Studio 4 capitanato da Shinji Mikami e vantava all’attivo giochi di alta qualità, condannati però a mediocri incassi. Sissignore, lo stesso Viewtiful Joe per PS2 (il primo lavoro del neonato team) vendette una frazione dell’originale su GameCube, e titoli acclamatissimi come Okami e God Hand furono accolti da incassi tiepidi o recensioni spesso al limite del paradossale, pur conquistando il cuore dei giocatori. Bayonetta non sarà l’incarnazione della fenice che risorge dalle ceneri (quello è un primato che spetta al fantastico MadWorld) di Clover Studio, ma sicuramente rappresenta la rivalsa di Hideki Kamiya nei confronti di una Capcom rea di non avergli mai proposto la direzione del seguito di Devil May Cry.
Ci volle una spintarella da parte del veterano Yusuke Hashimoto (ha abbandonato Platinum circa un anno fa, per la cronaca) per spingerlo a creare un gioco d’azione altrettanto esplosivo, ma il pregevole perfect score concesso dalla redazione di Famitsu (unica rivista al mondo più anziana di TGM, mi piace ricordarlo, ndMario) fu un risultato decisamente eloquente. Poco importa se la versione PS3 (affidata a Nex Entertainment) si rivelò un mezzo fisco, visto che ora possiamo goderci nuovamente il primo episodio in 4k e a sessanta fotogrammi al secondo sulle moderne console grazie al Bayonetta & Vanquish 10th Anniversary Bundle, possibilmente sul televisore più ingombrante che abbiamo in casa.
PERCHÉ MI PIACI?
Realizzare combo enormi facendo a pezzi le schiere celesti resta un piacere irresistibile, non solo grazie a un sistema di gioco iperdinamico e soddisfacente che rispecchia il chiaro desiderio da parte di Kamiya di perfezionare il genere che ha contribuito a creare durante la prima avventura del figlio di Sparda, ma anche attraverso una sekaikan poderosa che tratteggia perfettamente il modo in cui Bayonetta danza tra un massacro e l’altro, trasmettendo sfacciata sicurezza e irresistibile sex appeal.
L’armaiolo demoniaco Rodin con il suo doppiaggio profondo ad opera di un Dave Fennoy mai così bravo, le citazioni ai classici arcade SEGA e i giganteschi boss che paiono cuccioli impauriti di fronte a una sexy strega pronta a umiliarli come una dominatrice, sono alcuni dei tasselli che rendono immortale un capolavoro da giocare più e più volte, rincorrendo i trofei più prestigiosi al termine di ogni massacro.
Bayonetta è la rivalsa di Hideki Kamiya a Capcom, rea di non avergli mai proposto la direzione del seguito di Devil May Cry
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