Un guazzabuglio di generi e stilemi per Stolen Realm, che tenta spesso e volentieri di essere più grande delle sue reali possibilità, ma per gli amanti del genere, potrebbe rivelarsi un titolo assai piacevole.
Sviluppatore / Publisher: Burst2Flame Entertainment/Burst2Flame Entertainment Prezzo: 19,50€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Co-op online PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam) Data di lancio: 8 marzo 2024
Stolen Realm è quel progetto che ha una grande etichetta con su scritto “vorrei, ma non posso/voglio” che appare sin dalle primissime fasi di gioco, ed è un gran peccato, giacché non essendo un vero appassionato di questo genere di giochi, mi rendo conto della libertà in termini di personalizzazione e azione che il titolo mi ha dato in ogni fase di gioco, ma avvertendo quella difficoltà di andare oltre alcuni confini preimpostati, ma andiamo con ordine.
Se siete nelle comfort zone di realtà quali Baldur’s Gate o Dungeons & Dragons, allora vi evito una tediosa introduzione: Stolen Realm è su quella scia produttiva come di meccaniche di gioco, con l’unica nota stonata che è rappresentata dalla motivazione per cui ci troviamo a combattere mostri e affrontare dungeon.
STOLEN REALM: DADI E POLIGONI
Semplicemente veniamo generati, gettati nella mischia e basta. Il resto è un canovaccio narrativo fatto di feticci reiterati all’infinito pur di supportare quello che avverrà da lì a poco, ovvero la generazione di un eroe, la personalizzazione in termini estetici quanto di statistiche effettive e poi via all’evventura. Questa si compone di delle mappe costruite su blocchi esagonali che vengono generate proceduralmente.
L’esplorazione delle stesse ci porta su altri blocchi costruiti su zone sicure e ricche di risorse da raccogliere, oppure zone di combattimento con nemici standard o altre ancora con potenti e temibili boss. Dov’è dunque l’entusiasmante azione di Stolen Realm?
AZIONI DA PADRONEGGIARE
Croce e delizia del progetto è proprio il suo sistema di combattimento, un ibrido tra una gestione a turni che punta spesso e volentieri alla realizzazione di azioni ponderate, anche con il beneficio di una tattica raffinata, ma non sempre questa volge a nostro vantaggio.
Il mondo a forma esagonale sfrutta regole tutte sue, ricche di sfumature ma non difficili da comprendere
Infatti quando un turno avrà inizio, in alcune caselle appariranno i classici bauli esplosivi o fontane magiche che ci daranno in dono buff o debuff. L’osservazione di tali bonus implica una scelta precisa su dove iniziare il turno, considerato anche che il ciclo di azioni si muove proprio in maniera esagonale, con turni che prevedono più libertà di approcci, tra movimento, attacco, difesa e uso delle abilità, con queste che non sempre funzionano come previsto (non ho tutt’ora ben capito se sia frutto di bug o simili). Ma al netto di ciò, spesso le azioni speciali sono legate al classico lancio di un dado e una richiesta numerica specifica. Non raggiungere quella cifra, equivale fallire, il turno che salta e libertà ai nemici di assalirci.
LIMITI PRODUTTIVI
Generalmente le fasi di combattimento non sono malaccio, come anche gli scontri con i boss sicuramente più stimolanti sul fronte della varietà e approccio, ma Stolen Realm purtroppo vive di una costante sensazione di progetto dal potenziale davvero enorme, che non riesce a espandersi come dovrebbe, il che è un grande peccato perché tastiera e mouse alla mano, la sensazione di avere una cospicua dose di varietà e libertà di approccio al gioco c’è, ma è generalmente poco consistente, coinvolgente, poco croccante.
Mi rendo conto che a seconda della percezione di alcuni giocatori, la portata principale e la relativa grammatica di gioco potrebbe variare, ma indiscutibilmente la varietà proposta è la stessa che si può trovare in tanti altri esponenti del genere e messo a confronto con altri mostri sacri – azione sbagliate per principio – questo ne uscirebbe estremamente sconfitto.
Al netto di tutta la realizzazione, c’è una costante sensazione di giocare un titolo con evidenti limiti ludici quanto produttivi
In Breve: Se vi piace perdervi nella sperimentazione classica di un Dungeons & Dragons, Stolen Realm allora merita qualche attenzione, con uno stile estetico accattivante e un sistema di combattimento decisamente non male. Impossibile però non notare gli evidenti limiti che segnano l’esperienza in più punti, troncando a metà il divertimento generale.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel Core i7, 16GB RAM, GeForce GTX1650 Ti, HDD
Com’è, Come Gira: Titolo eseguito alla perfezione sulla configurazione di prova, pur presentando qualche sporadico rallentamento con la presenza di tanti elementi a schermo.