The Elder Scrolls Online, sviluppato da Zenimax, festeggia dieci anni con l’espansione Gold Road. Scopriamo le novità narrative e di gameplay che tengono vivo l’interesse dei giocatori.
Sviluppatore / Publisher: Zenimax Online Studio / Bethesda Softworks Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Massive Multiplayer Online RPG PEGI: +18 Disponibile su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S
Una delle molte qualità apprezzabili del medium videoludico è la sua capacità di reinventarsi. Magari non ci piace ammetterlo, ma vi sarà capitato almeno una volta di restare a bocca aperta di fronte a un trailer, o un video di gameplay, ragionando su come fosse possibile riuscire a inventare qualcosa di così bello quanto elaborato. Le cose si fanno ancora più interessanti quando si guardano le saghe. Anche lì, quanto deve essere difficile proporre nuovi contenuti coerenti con la storia, magari cercando allo stesso tempo di mantenere un certo appeal? Dato che parliamo di Elder Scrolls Online, sviluppato da Zenimax e in quest’anno pronto a spegnere dieci candeline sulla torta, fa un po’ strano cercare di ripensare a “come erano le cose una volta e come lo sono diventate oggi”.
Dieci anni di espansioni e contenuti hanno dimostrato quanto Zenimax ci tenesse alla propria creatura. L’incarnazione MMO del franchise di The Elder Scrolls ha mantenuto viva la propria community senza perdere un briciolo della propria identità, e ci regala quest’oggi l’ennesimo capitolo interessante, una nuova pagina su cui scrivere la propria storia a patto che siate disposti a lasciar spazio a qualche compromesso.
THE ELDER SCROLLS ONLINE: THE GOLD ROAD, NUOVE RIVELAZIONI ALL’ORIZZONTE
Chi vi scrive è una persona che guarda più la storia del gameplay. Attenzione, non è una dichiarazione di intenti, o un motivo per farmi tirare addosso qualche pomodoro, diciamo che tolta la veste di critico ho sempre cercato di guardare maggiormente al ritmo narrativo del prodotto, questo perché reputo che ci voglia una bella storia per tenere incollato il giocatore aldilà dello schermo. World of Warcraft, come molti altri prodotti sul generis, ci hanno insegnato che sono i personaggi ad avere una grossa responsabilità quando si affrontano determinate avventure. Se lì funzionavano personaggi come Arthas o Illidan, su Elder Scrolls Online a garantirci un certo livello di lore e divertimento sono i Daedra, potenti entità demoniache che risiedono nel reame di Oblivion e che non fanno altro che creare macchinazioni e intrighi per conquistare tutto il creato, un po’ alla Dormammu (il tizio viola che si vede nel primo film su Doctor Strange).
A differenza delle trame degli uomini o delle altre razze di Tamriel, le manovre dei Daedra sembrano sempre nascondere un secondo fine, spesso con la capacità di generare colpi di scena inaspettati. La storia di The Elder Scrolls Online: The Gold Road prosegue l’arco narrativo iniziato in Necrom con Secrets of Apocrypha, rivelando finalmente il motivo dell’assenza del principe daedrico Ithelia. Conosciuta come la Mistress of the Untraveled Road, Ithelia è stata giustamente “rimossa” da Hermaeus Mora a causa del suo potere che può pregiudicare i fili del destino (una cosa da poco, non trovate?).
ITHELIA: UN PERSONAGGIO INTERESSANTE E AVRA’ CERTAMENTE UN RUOLO NEGLI EVENTI A VENIRE
Oltre a Ithelia, l’espansione Gold Road non introduce altre personalità di spicco. E lo dico con un certo rammarico, soprattutto perché in quest’ultimo capitolo si avverte maggiormente la sensazione di girare in tondo per il West Weald senza avere particolari attività da portare a termine con enfasi. Nelle precedenti espansioni, come Elsweyr o Greymoor, a volte era divertente anche solo completare solo qualche Delve mentre qui, invece, inseguire le questioni proposte dagli altri NPC non sempre ha creato il giusto mordente, rivelandosi più solo come un’occasione per approfondire e completare la zona al suo massimo.
Oltre a Ithelia, l’espansione Gold Road non introduce altre personalità di spicco
THE ELDER SCROLLS ONLINE: THE GOLD ROAD, ARRIVA LO SCRIBBING
Tutte le volte che ho avviato una nuova espansione di ESO, per prima cosa ho dato un’occhiata alla mappa di gioco, non tanto per valutarne le dimensioni, quanto più per capire a livello di densità quanto potesse avere da offrire nel classico intervallo dedicato alla suddivisione tra missioni principali e secondarie. All’inizio, il giocatore viene reclutato da Leramil, una maga al servizio di Hermaeus Mora (uno dei Principi Daedra), per cercare indizi sulla presenza di Ithelia nella regione. Questo incarico guida il giocatore attraverso tre direzioni diverse, con la vivace città di Skingrad a troneggiare nel centro della mappa, pronta a offrirci tutti i servizi di cui abbiamo bisogno.
Visivamente il West Weald regala delle belle sensazioni: i vitigni fuori Skingrad lasciano spazio a scorci molto diversi tra loro, che possono comprendere templi in rovina, accampamenti goblin o, alla peggio, ville o piccoli insediamenti in cui portare a termine delle missioni secondarie (troverete anche una zona assaltata dai vampiri!). Esistono anche alcuni insediamenti che assomigliano a piccole città/foresta, che sono state costruite dagli elfi mediante rituali non convenzionali, che rappresentano uno dei cammini di quest proposte dall’espansione. Purtroppo, questi siti risultano piuttosto spogli, in netto contrasto con la qualità di alcune zone o dei Delve presenti nel gioco.
Visivamente il West Weald regala delle belle sensazioni: i vitigni fuori Skingrad lasciano spazio a scorci molto diversi tra loro
Attraverso l’uso dei Grimoire, i giocatori possono creare skill personalizzate suddivise in tre componenti principali: Focus, Signature e Affix. Il primo determina la funzione primaria della skill, il secondo aggiunge effetti speciali e in ultimo il terzo fornisce bonus o malus in base alle scelte effettuate. Sebbene possa sembrare un dettaglio minore, queste opzioni aiutano a rendere il gioco più flessibile, influenzando persino le build endgame che i giocatori possono sviluppare.
Sono certo che questo sistema sarà ampiamente utilizzato anche per i futuri aggiornamenti, soprattutto per quanto riguarda gli affissi e le varie caratteristiche personalizzabili, che influenzeranno molto ESO se verranno introdotte nuove condizioni
Tuttavia, il problema non si limita solo all’aspetto grafico. Un rifacimento più corposo sarebbe altamente auspicabile, e potrebbe includere una serie di miglioramenti strutturali e funzionali. Sarebbe fantastico assistere a un rinnovamento del sistema di gioco, con l’introduzione di nuove meccaniche e una revisione delle attuali, per rendere l’esperienza più fluida e coinvolgente. Inoltre, un’aggiunta che mi piacerebbe molto vedere nel gioco è la localizzazione in lingua italiana. Non facciamone un dramma, capisco che gli anni correnti ormai richiedono, o auspicano, una buona conoscenza della lingua inglese, ma trovo piacere nel pensare che una traduzione in lingua nostrana potrebbe portare qualche aggiornamento anche in fase di doppiaggio (cosa che ci invidiano in molti, non siete d’accordo?).
In Breve: In conclusione, The Elder Scrolls Online: Gold Road si distingue per il suo tentativo di approfondire il lore dei Daedra attraverso la figura enigmatica di Ithelia. Sebbene l’espansione offra momenti narrativi intriganti e una nuova meccanica con lo Scribing, che permette una personalizzazione più profonda delle abilita, presenta anche alcune dissonanze, soprattutto nelle missioni secondarie che talvolta risultano meno coinvolgenti. Nonostante ciò, Gold Road si rivela una tappa significativa per gli appassionati della saga, offrendo nuove sfide e approfondimenti nel vasto universo di The Elder Scrolls Online.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 16 GB di RAM, Geforce 4060ti, SSD
Com’è, Come Gira: Elder Scrolls Online non ha cambiato minimamente nulla del proprio comparto tecnico, e per tale motivazione ogni situazione del gioco non ha presentato alcun problema come nelle precedenti prove per via dell’hardware in mio possesso. Zero problemi di lag, cali di framerate o altro. Praticamente impeccabile.