Yakuza 6 : The Song of Life – Recensione PC

I combattimenti lasciano respirare una splendida aria di Giappone, con tanto di commenti rigorosamente in lingua originale che si alterneranno ai mugugni e alle imprecazioni che il giovane Kazuma tirerà fuori dai suoi nemici, magari intervallando una pioggia di schiaffi all’utilizzo di qualsiasi oggetto ci capiti a tiro durante lo scontro. Avete vicino uno sgabello in un bar? Fatene uso perché i vostri avversari, a seconda della difficoltà selezionata all’inizio del gioco, non si faranno problemi ad adoperarli per rompervi le ossa senza passare dal via. Purtroppo Yakuza 6 non arriva ai livelli dello Zero, con gli stili di combattimento introdotti per diversificare un po’ l’approccio, ma il Dragon Style sa sempre regalare la giusta dose di soddisfazione. Interessanti anche le battaglie strategiche, nelle quali potremo schierare i nostri collaboratori contro la JUSTIS, un’associazione che vede tra i suoi iscritti sei pericolosissimi combattenti.

Fa piacere constatare che il gioco si riveli soddisfacente anche sul fronte delle attività collaterali più disparate, che offrono al nostro alter ego la possibilità di giocare a diversi coin-op tramite l’accesso ai due Club SEGA di Mamurocho, compiere delle sfide al karaoke o di pesca, persino la possibilità di giocare a mahjong, freccette e molto altro e, infine, metterci alla prova con l’Hostess Club e le Live Chat, luoghi in cui dovremo mettere alla prova le nostre doti da seduttore.

QUESTIONE DI TECNICA

Le animazioni dei personaggi garantiscono un ottimo livello di intrattenimento durante tutto il corso della nostra avventura, e si lasciano apprezzare in particolare durante tutte le cutscene presenti (sono moltissime, quindi mettetevi comodi!) che aiuteranno i giocatori a capire tutto ciò che la storia ha da offrirci. La versione PC di Yakuza 6 offre un discreto e piacevole passo avanti rispetto alla controparte console, a partire da un’ampia selezione di impostazioni dedicate, dove spiccano diverse funzioni come l’anti-aliasing, i riflessi dinamici e molto altro ancora, seguiti dalla piacevole possibilità di giocare il titolo fino a una risoluzione 4K e un framerate sbloccato fino a 120 fotogrammi al secondo.

La nostra configurazione di prova, che leggerete nel box dedicato, ci ha permesso di goderci il gioco al massimo delle sue capacità, sacrificando qualcosa giusto sul framerate. Il titolo, impostato su una risoluzione per monitor a 21:9 (perfettamente supportato, tranne che per i filmati), ha girato senza intoppi e in tutte le situazioni più movimentate mantenendo un framerate di 85 fotogrammi al secondo, un ottimo traguardo contando soprattutto la complessità di certe texture, che sono state ammodernate per l’occasione, seguite dal fatto che su console viaggiasse senza andare oltre il 30 fps.

In Breve: Yakuza 6 finisce sui nostri PC con l’intenzione di mettere la parola “fine” alle avventure di Kazuma Kiryu e, nel farlo, cerca di mostrarsi ammodernato il più possibile, in linea insomma coi tempi che corrono ma senza spremere troppo il Dragon Engine visto nelle precedenti occasioni. Chi viene da Yakuza 0 potrebbe trovare un po’ legnoso il sistema di combattimento, ma sappiate che il gioco è veramente una piccola perla, da valutare soprattutto per la sua presenza gratuita nel Game Pass di Microsoft.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Il titolo è stato riammodernato per l’occasione, garantendo un’esperienza più che soddisfacente sulla nostra configurazione di prova.

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