ADR1FT - Recensione PS4

PC PS4 Xbox One

Questa di ADR1FT per PlayStation 4 sarà una recensione lampo, almeno per i miei standard discretamente verbosi. L’edizione, di fatti, è pressappoco identica alla controparte Windows che trovate descritta nella nostra recensione: in quel caso abbiamo provato il gioco di Three One Zero anche sul DK2 di Oculus, rimanendo davvero impressionati per l’esperienza VR e le potenzialità espresse per i futuri titoli in realtà virtuale. Una considerazione inevitabile, dunque, riguarda la non disponibilità immediata di ADR1FT su PlayStation VR, annunciata con un comunicato che non si è nemmeno curato di ipotizzare una data di uscita, o almeno l’inizio dello sviluppo della versione in realtà virtuale (laddove, ad esempio, il gioco sarà disponibile il prossimo 28 luglio anche per HTC Vive). Al momento, dunque, ADR1FT per PS4 è e resterà un “semplice” gioco d’esplorazione che sa regalare grandi sensazioni in termini di spettacolo, ma risulta troppo corto, alquanto semplice da portare a termine e nemmeno così imperdibile a livello di trama.

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L’ODISSEA DI HAN IV

Va detto, prima di saltare a conclusioni affrettate, che il fattore della meraviglia scenica conta tantissimo in ADR1FT. Three One Zero mischia piccoli elementi survival con il costante bisogno di esplorazione, passando da una storia che magari non è così sorprendente, ma viene ben “coreografata” da scenari sempre affascinanti, per quanto virtualmente simili a loro stessi (detriti e pezzi della stazione orbitante, stagliati sul globo terrestre di giorno e di notte).

ADR1FT offre grande spettacolo e piacevolezza dell’esplorazione

Il motore dell’azione è dato dalla condizione della nostra tuta EVA, all’indomani di un incidente che ha mandato letteralmente in frantumi anni di lavoro sulle coltivazioni idroponiche nello spazio: pian piano dovremo ripararla e, allo stesso tempo, riattivare i diversi sistemi della stazione – Solaris, Spiritus, Nobilis e Vocabilis – non mancando di rifornirci di ossigeno non solo per respirare, ma anche per alimentare i propulsori del jetpack. Ed è questa la meccanica ricorrente: i movimenti, gli urti e alcuni pericoli ambientali, come cavi elettrici scoperti, tolgono aria al povero comandante Alex Oshima, impegnato nel disperato tentativo di raggiungere una navetta e salvare il didietro, con il fardello di ciò che avrà (o non avrà) scoperto dell’accaduto.

ADR1FT PS4

Purtroppo, il titolo di Three One Zero risulta troppo corto, semplice da completare e nemmeno così imperdibile nella trama

Avevo già avuto modo di parlare dei controlli, sottolineando come l’uso di un gamepad risultasse più sensato anche nella versione PC. In ADR1FT non abbiamo la necessità di mirare precisamente o slittare di lato, e anzi dobbiamo governare i propulsori in tutte le direzioni, ruotare sul nostro asse, salire o abbassarci di quota, secondo i canoni futuribili (il gioco è ambientato nel 2034) di una navigazione spaziale a corpo libero. Su PS4 appare un filo migliorato il sistema di navigazione, comunque ostico per non facilitare eccessivamente la vita del giocatore negli obiettivi principali, e allo stesso tempo buono come il pane nel segnalarci dettagli della storia, registrazioni e riserve di ossigeno con le relative icone, alla semplice pressione di un tasto. Il framerate mi è sembrato incollato ai 30 frame al secondo: probabilmente potrebbe fare anche di meglio, ma difficilmente riuscirà a raggiungere una resa fluida su PlayStation VR (a meno di non mutilare selvaggiamente l’impianto visivo). Secondo me il problema, per quella versione, è tutto lì.

ADR1FT conferma pregi e difetti anche su PlayStation 4, ma perde una parte del suo appeal per la già annunciata mancanza – al lancio di PS VR in ottobre – di una versione compatibile con la realtà virtuale. Rimane la rappresentazione giocabile più bella di uno scenario orbitale a gravità zero, con meccaniche azzeccate – pur se imperfette – che avrebbero potuto articolarsi in una sfida maggiore e più longeva, o aprire a una storia di sopravvivenza un filo meno scontata. Le ispirazioni sonore e visive (da Gravity, ma anche da 2001: Odissea nello Spazio e Solaris) sono davvero ottime, condendo nel modo migliore l’esplorazione, e certamente alleviano i rammarichi più profondi sul lavoro di Three One Zero.

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Pro

  • Grafcamente dettagliato ed evocativo.
  • Nobili ispirazioni visive e sonore.
  • Meccaniche efficaci...

Contro

  • ... ma poco sviluppate.
  • Alquanto breve.
  • Al momento non è prevista una versione per PS VR.
7.1

Buono

Marietto è così dentro alla sci-fi che non riesce a trovare la strada per uscirne. Per lui i videogiochi sono proprio questo, una porta per accedere a un pezzo di fantascienza che si realizza qui e ora, senza aspettare la fine del mondo.

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