Concord - Recensione

PC PS5

Sony prova a tirar fuori un nuovo hero shooter, Concord. Qui vi spieghiamo per filo e per segno il risultato finale, compreso il gradimento complessivo dei giocatori. 

Sviluppatore / Publisher: Firewalk Studios / PlayStation Studios Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online PEGI: +16 Disponibile su: PC (Steam), PS5

All’uscita del primo gameplay trailer di Concord confrontandomi con amici appassionati ero l’unico a crederci un po’. Ho sempre apprezzato gli sparatutto multiplayer in qualunque forma e su Overwatch ho lasciato un pezzo di cuore e una marea di ore durante gli anni dell’università. A mio avviso gli hero shooter sono morti troppo presto. Questo Concord si presentava come uno di questi, una space opera scanzonata, il colpo d’occhio non era affatto male, l’azione sembrava concitata e il gunplay piacevole: aveva la mia attenzione. Di chi attorno a me faceva notare la poca originalità di personaggi e ambientazione mi importava il giusto, io volevo un nuovo hero shooter e questo pareva interessante. La curiosità si è purtroppo trasformata in ben altro già alla prova della beta, un paio di mesi fa, che fra l’altro offriva solo la banalissima modalità deathmatch. Adesso, all’uscita del gioco, dopo aver provato approfonditamente tutti gli eroi e le (poche) modalità disponibili per diverse ore, in Concord purtroppo non ci credo più nemmeno io.

Firewalk Studios è stata messa in piedi da Sony negli scorsi anni, durante la gestione Ryan, probabilmente con l’idea specifica di tirar fuori quel Game As A Service di successo che farebbe tanto comodo al publisher giapponese per mettere a posto i suoi bilanci. Un polpettone di ex dev di Halo, Call of Duty e Destiny che in teoria dovrebbe garantire una certa qualità. Nel frattempo però Jim Ryan si è dato, lasciando una situazione a mio avviso molto peggiore di quella che aveva trovato, e la nuova direzione probabilmente non sapeva bene cosa farsene e come gestire questo Concord. Nel dubbio tanto vale mandarlo a morire, avranno pensato. O magari non lo hanno pensato, ma probabilmente lo hanno fatto.

CONCORD CHI LO COMPRA?

In un mondo in cui gli hero shooter faticano da anni a trovare spazio e vanno in direzione del free to play, anche quelli con oggettivamente più carattere, sperare di insinuarsi nel mercato con una barriera d’ingresso di 40€ è piuttosto presuntuoso. Lo è ancor di più se il prodotto che stai cercando di piazzare dà subito l’idea di copiare senza vergogna da Guardiani della Galassia, cosa che viene abbondantemente confermata una volta messe le mani sul gioco.

Ogni eroe può essere personalizzato a livello estetico in termini di skin e alcuni accessori.

Una caratteristica che ha contraddistinto il genere è sempre stata la lore, la costruzione dell’immaginario e il modo in cui questa veniva veicolata ai giocatori. Attraverso personaggi, mappe, modalità, interazioni in game tra gli eroi, contenuti esterni al gioco, eventi. Se è certamente troppo presto per capire quali siano le intenzioni di Firewalk per il futuro, sia in termini di contenuti di gioco che di narrazioni aggiuntive, penso sia veramente troppo poco quello che Concord racconta di sé al lancio, a meno di infoiarsi all’interno della Guida Galattica – che tra l’altro strizza l’occhio furbescamente ai fan della science fiction. In pratica si tratta di una grossa mappa interstellare in cui navigare muovendo un cursore e tramite cui si accede a una serie infinita di log testuali che approfondiscono il mondo e i personaggi. Il lavoro di scrittura evidentemente c’è stato, la messa in pratica la definirei quantomeno pigra. Sicuramente noiosa.

EROI BUONI MA NON BUONISSIMI

Il roster di personaggi offerto dal gioco è anche interessante, per quanto senza nessun picco di originalità. Sia a livello estetico che nella concezione di armamentario e abilità ogni eroe funziona abbastanza bene, qualcuno più di altri, nessuno con il carisma necessario a imporsi come frontman. L’idea alla base del team probabilmente è stata quella di ridurre e mascherare il più possibile la suddivisione in ruoli – DPS, tank, healer – per rendere ogni eroe interessante e ridurre la classica corsa al pistolero di turno. Match a squadre 5v5 in cui idealmente gli eroi dovrebbero mescolarsi senza ruoli precisi e muoversi in gruppo creando sinergie tra personaggi e giocatori funzionali alla vittoria.

Lennon dovrebbe essere il personaggio più riconoscibile e in effetti è tra i più utilizzati, nonostante alla fine sia un semplice pistolero senza particolari guizzi

Era anche una buona idea, ma nella pratica succede poi che comunque i DPS sono DPS, gli healer sono healer e i tank sono tank. E Lennon – il pistolero – è sempre insta-pickato in qualunque match di qualunque modalità, seguito a ruota dalla cecchina Vale. Se a questo si unisce un bilanciamento per nulla ottimale, con da una parte tank pesantissimi che assorbono danni come spugne e dall’altra healer evanescenti il cui impatto fatica a essere rilevante, il risultato è purtroppo un mezzo pasticcio in cui alla fine dei 16 eroi disponibili si vedono sempre i soliti 7-8 in partita. Senza contare che personalmente non ho trovato particolarmente riuscito nemmeno il gunplay, solido ma un po’ insipido, senza la giusta pesantezza o i giusti feedback, diversificato ma non particolarmente memorabile.

UN VIDEOGIOCO DALLA STRUTTURA STANTIA

Nonostante tutti questi problemi, il difetto principale di Concord a mio avviso è da ricercare nelle modalità. Se nella beta era presente solo il più classico e banale dei deathmatch a squadre (alternato con la variante con le targhette da raccogliere), nel gioco finale a questo se ne aggiungono altre due. Una è un altrettanto classico Dominio, in cui si alternano match dalla solita formula con le tre postazioni da controllare ad altri con una singola postazione che si va spostando e bisogna contendersi con gli avversari; l’altra è una lieve variante del buon vecchio Cerca e Distruggi di CoDdiana memoria, in alcuni cosa con la bomba da piazzare e in altri con le sole postazioni. Ora, sé nel 2024 tiri fuori un hero shooter – che di base avrebbe bisogno di distinguersi per almeno una modalità originale e distintiva, soprattutto in questo panorama così affollato – e ti presenti con le modalità di Call of Duty (2003) c’è un problema.

In fin dei conti Concord è un gioco discreto, piacevole da giocare anche da soli e sicuramente ancora più godibile in gruppo, come tutti i giochi del genere. Ma tra le scelte commerciali decisamente rivedibili e un’offerta in game tutto sommato molto scialba non mi stupisce affatto che i numeri di questi primi giorni sul mercato siano stati estremamente deludenti. Un peccato, perché al netto di tutto il gioco aveva del potenziale, si percepisce chiaramente che chi lo ha pensato sa come strutturare un multiplayer competitivo, sa costruire delle mappe interessanti e ideare un roster di personaggi con delle idee. Purtroppo però il panorama dei live service è severissimo, e la possibilità di rivedere tra qualche mese Concord in Playstation Plus o addirittura free to play in cerca di racimolare Season Pass mi sembra estremamente concreta. Più sono grossi, più fanno rumore cadendo.

In Breve: Concord ci prova ma senza impegnarsi troppo. Scrive un universo narrativo ma poi lo racconta solo in log testuali. Pensa degli eroi carini ma non troppo e li butta un po’ via, mal bilanciati e un po’ insipidi. Disegna delle mappe funzionali ma anonime. Offre le solite modalità già viste e banali. Alla fine diverte pure, ma non vale il prezzo del biglietto e farà probabilmente una bruttissima fine, purtroppo.

Piattaforma di Prova: PC, PS5
Configurazione di Prova: Intel Core i7, 16GB RAM, GeForce GTX1650 Ti, HDD
Com’è, Come Gira: Concord su PS5 gira liscio e fluido e ha un bel colpo d’occhio. Da segnalare i tempi di matchmaking medio-lunghi, dovuti probabilmente alla poca utenza. Su PC risulta ben ottimizzato e pulitissimo nell’esecuzione sulla configurazione di prova. I problemi, purtroppo, sono da ricercare da altre parti.

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Pro

  • Tecnicamente solido / Gli eroi più o meno funzionano / Mappe ben congegnate

Contro

  • Scarsa identità / Modalità banali / Nessun eroe che ricorderemo / Gunplay un po’ inconsistente
6.5

Sufficiente

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