La Shinra sta barattando il sangue stesso del pianeta per il benessere di una casta di privilegiati
Un messaggio ecologista attuale tanto oggi quanto nel 1997, che pone le basi per una storia memorabile, costellata da una serie di personaggi entrati di diritto nella storia dei videogiochi come il cattivo Sephiroth, ignaro responsabile di buona parte dei nickname presenti sui vari newsgroup negli anni Novanta. Se dovessi giudicare Final Fantasy VII Remake per il solo fanservice, questa recensione si concluderebbe con un 110% netto. Se dovessi giudicare Final Fantasy VII Remake per il solo fanservice, questa recensione si concluderebbe con un 110% netto
VENI, VENI, VENIAS, NE ME MORI FACIAS
Proprio i veterani sapranno apprezzare maggiormente ogni minimo particolare, confrontandolo mentalmente con i ricordi di allora e riconoscendo elementi familiari come il layout dei negozi o il bar Seventh Heaven, con il suo mitico flipper-ascensore. Allo stesso modo è impossibile restare indifferenti di fronte alla maggiore profondità conferita a personaggi originariamente lasciati sullo sfondo come i membri di Avalanche Biggs, Wedge e Jessie, maggiormente caratterizzati da una presenza scenica più importante e dall’ottimo doppiaggio giapponese, che vi raccomando su quello inglese senza riserve. Il problema è nel ritmo dilatato rispetto all’originale, allungato artificialmente da una serie di attività difficilmente in linea con il mastodontico valore di produzione. È comprensibile, considerato che gli eventi ambientati a Midgar rappresentavano una piccola porzione del gioco, caratterizzata peraltro da una decisa linearità che Final Fantasy VII Remake eredita senza troppi complimenti. Assai meno giustificabile risulta però il valore dei contenuti inediti, spesso qualificabili come meri filler aggiunti tanto per allungare il brodo.
Si va da una serie di banali fetch quest che tutte le protagoniste paiono voler appioppare allo svogliatissimo Cloud fino alle più succose richieste da parte di Chadley, ricercatore rinnegato al soldo di Shinra che assegnerà obiettivi da conseguire in battaglia per garantire l’accesso a materie (ci arriviamo subito) esclusive, evocazioni comprese. Ben più soddisfacente risulta tutto quello che gravita attorno al sistema di combattimento, adesso in tempo reale e non più ricalcato sui classici scontri a turni
FIRST CLASS SOLDIER
I personaggi del party possono essere alternati al volo e offrono un convincente repertorio di combinazioni e tecniche per spazzare via i cattivi con stile, assieme a un’abilità personale come l’utilissima alternanza di posture di Cloud, che probabilmente avrete imparato ad apprezzare nella recente demo, a sua volta illustrata nell’anteprima del nostro ottimo Stefano. Dietro le quinte, piccole sfere di mako cristallizzato chiamate materia possono essere incastonate negli slot presenti sull’equipaggiamento per avere accesso a magie e vantaggi richiamabili in battaglia al riempimento dei due segmenti che compongono la nuova barra ATB.
A seconda della disposizione delle pietruzze è facile e soddisfacente creare configurazioni adatte ad ogni scontro, aumentando le scorte di punti ferita e potenza magica oppure conferendo ai semplici attacchi provvidenziali danni elementali. Una seccatura è la telecamera, sempre e comunque troppo vicina al personaggio comandato dal giocatore; quando uno dei compagni è prossimo a mordere la polvere (e qui l’intelligenza artificiale che li anima non aiuta più di tanto…) lo schermo si tinge di rosso per avvertirci, ma non è sempre semplice avere la situazione sotto controllo. Risulta dunque indispensabile richiamare il menu per rallentare considerevolmente il tempo e disporre ordini riguardo l’uso di oggetti o magie con cui rimettere in sesto i feriti; volendo è prevista una modalità classica dove il gruppo farà del suo meglio per combattere autonomamente, garantendo la dovuta calma per impartire gli ordini senza la necessità di sporcarci le mani in prima persona. Inspiegabilmente, però, questa opzione abbassa la difficoltà degli scontri, banalizzando il livello di sfida.
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