Persona 5 Royal – Recensione

PS3 PS4

Gli scontri a turni diventano quasi un dialogo, pungente, offensivo, alla ricerca del punto debole degli avversari

Nell’incedere tradizionale e statico che quasi tutti hanno ormai abbandonato, Persona 5 trova uno straordinario dinamismo, fatto di colori, animazioni ed elementi puzzle, dove colpire in pieno le debolezze dà vita a catene di combo esplosive a cui far partecipare tutto il gruppo per aumentare esponenzialmente i danni. Attacco dopo attacco, proiettile dopo proiettile, fino a farli crollare tutti dando il via alla rapina; le Ombre sotto tiro, umiliate, pronte a concederci soldi, oggetti oppure la vita, perdendola o donandola a noi, risvegliandole dal torpore della schiavitù per servire una causa più alta.

Persona 5 Royal recensione Persona 5 Royal Atlus Persona 5 Royal P Studio

La routine è un fattore importantissimo nel gioco, fondamentale per vivere a pieno il mondo.

Qui il dialogo diventa meno metaforico e più pratico, qualche frase per convincerle a passare da guardie a ladri, momenti assurdi e straordinari. Momenti di umanità, empatia e rabbia di cui Persona 5 Royal è intriso, perché è un racconto che parla di persone e le lascia parlare, le persone (e le Personae), con una verbosità deliziosa come lo è raramente, con una quantità imponente di dialoghi che scorrono grazie a una scrittura sopraffina, per la prima volta nella serie tradotta in un italiano praticamente perfetto e assolutamente contemporaneo. Senza paura di essere volgare e lasciandosi andare di tanto in tanto ad una certa enfasi melodrammatica spiccatamente nipponica, usata con perizia. Thriller paranormale, profumato di noir e poliziesco, mescolato alla commedia drammatica della vita scolastica.

Situazioni brutali, argomenti spinosi e atroci, diluiti in una quotidianità che per forza di cose deve andare avanti, letteralmente giorno per giorno

Ci si trova soprattutto davanti a personaggi credibili, che siano ragazzini che non capiscono bene cosa diavolo gli stia succedendo o ex-pallavolisti olimpionici, oggi insegnanti, che molestano sessualmente i loro allievi. Situazioni brutali, argomenti spinosi e atroci, diluiti in una quotidianità che per forza di cose deve andare avanti, letteralmente giorno per giorno. Una routine di gameplay che ci fa tornare liceali, tormentati e innamorati, stressati e spensierati, seguendo le lezioni a scuola per poi dedicarsi ad approfondire i rapporti con gli altri, scavando a mani nude nei loro traumi e sogni, per arrivare ai desideri più segreti, nascosti. È il Giappone che non crede agli adulti, che generazione dopo generazione pone sulle spalle dei suoi ragazzi il peso di cambiare la società, spesso fallendo se non nel virtuale.

Persona 5 Royal recensione Persona 5 Royal Atlus Persona 5 Royal P Studio

Architettura della perversione, tanto disgustosa per quello che (volutamente) rappresente, quanto affascinante a livello artistico

Persona è riscatto sociale, ribellione, vivere punk attraverso le esperienze di personaggi traumatizzati, psicologicamente provati, tratteggiati con la delicatezza di chi sa di cosa sta parlando.Esperienza di vita che inevitabilmente parla anche di noi, ormai dissolti nell’opera come Aspirina nell’acqua, travolti e coinvolti come accade raramente, tra blitz nel Metaverso e passeggiate nella fluorescente Shinjuku, lavori part-time, esami e affari loschi, allenamenti e appuntamenti.

parte delle attività extra-Metaverso si sviluppa attraverso scenette statiche, spesso impreziosite da dialoghi a scelta multipla

Sistemi svizzeri che muovono un Giappone dove ogni meccanica è amalgamata e dipendente dalle altre, ugualmente importante, come sviluppare le abilità di combattimento e i tratti caratteriali, studiare a testa china sui libri e rubare nella psiche dei criminali. Poco importa se gran parte delle attività extra-Metaverso si sviluppa attraverso scenette statiche (altre invece attraverso minigiochi, come le gabbie di battuta per allenarsi a baseball), spesso impreziosite da dialoghi a scelta multipla (come le interrogazioni a scuola ad esempio), la soddisfazione è programmarsi la giornata senza renderci conto di essere in una Tokyo virtuale, per poi passeggiare (in location compassate) e ascoltare distrattamente la gente, con i suoi pettegolezzi e paure, lamentele e soddisfazioni. Roba da passarci ore.

J-PUNK

È poi esteticamente che l’opera trasforma tutta la sua filosofia, le sue idee, in qualcosa di fisico e tangibile come un pugno in un occhio. Dai menu ai Palazzi, dalle Personae a tutto ciò che accade in battaglia è tutto over the top, esagerato, un misto tra la cultura punk britannica e lo stile giapponese, J-Rock, più spinto e splendidamente cafone, in contrasto con la grigia e spossata quotidianità che ci circonda. Un immaginario incredibile, affascinante e ammaliante, tutto contrasti, tra psicologia e pop art, filosofia e volgarità. Da perderci la testa.

Persona 5 Royal recensione Persona 5 Royal Atlus Persona 5 Royal P Studio

Il lavoro fatto dai traduttori italiani è encomiabile e le scelte di linguaggio più colorite sono perfette.

Colori acidi, abbigliamenti improponibili (le divise dei Ladri Fantasma sono di un pessimo gusto raro e ci scherzano pure sopra), contaminazioni fumettistiche, esplodendo poi in dungeon che sono qualcosa di contorto come può essere dare forma a una psiche malata e perversa. Ogni elemento d’arredo e macabro dettaglio è messo lì per raccontare i sentimenti distorti del nostro bersaglio, per colpire duro, giocando non solo con la direzione artistica ma soprattutto col level design, che fa scivolare via l’esplorazione come fosse cosparso di vaselina, fluido e stimolante. Divertentissimo e asservito a uno stile di gioco stealth che ben si sposa al concetto di rapina e che, pragmaticamente, serve a cogliere di sorpresa le ombre e guadagnare un vantaggio in battaglia. Tesori nascosti, puzzle tematici, stanze segrete, safe room dove riposare e salvare, passaggi nascosti e acrobazie rampino alla mano.

Continua nella prossima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Un’opera mastodontica ma elegantissima, uno dei migliori JRPG di sempre.
  • Artisticamente fuori di testa, dall’estetica alla colonna sonora.
  • Scritto da dio, fortissimo, drammatico e divertente.
  • Tradizione e innovazione per un gameplay fluidissimo.

Contro

  • Adottare uno stile di gioco stealth riduce parecchio la difficoltà delle battaglie “normali”.
9.6

Ottimo

Password dimenticata