Predator: Hunting Grounds – Recensione

PC PS4

IllFonic tenta la doppietta con un multiplayer asincrono ispirato al film cult di fine anni ’80, primo della saga: Predator torna caccia!

Sviluppatore / Publisher:  IllFonic / Sony Interactive Entertainment Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Asincrono Online PEGI: 18 Disponibile su: PC (Epic Store), PlayStation 4

Quello tra me e gli Yautja, razza aliena meglio identificata come Predator, è un amore nato tra i banchi di scuola, quando alla TV in seconda serata passavano film, più o meno violenti, da guardare di soppiatto mentre i tuoi genitori facevano finta di non vederti. Il pensiero torna al lungometraggio diretto da McTiernan, filmone dove un manipolo di uomini veniva braccato nella giungla dell’America Centrale da questa creatura aliena, un predatore silenzioso capace di uccidere con letalità massima qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Certo, Schwarzenegger e Glover, il secondo qualche anno dopo, ci hanno insegnato che anche un Predator può essere ucciso.

Ed è forse grazie al loro esempio, seguito da un successo planetario (ringraziamo anche Stan Winston per la realizzazione), che l’alieno riuscì a portare le sue doti di caccia anche nel mondo videoludico. L’ultima di numerose prove sul campo è Predator: Hunting Grounds, multiplayer asincrono sviluppato dagli stessi autori del videogioco Venerdì 13: The Game.

GET TO THE CHOPPER!

Trattandosi di un’offerta multigiocatore, Hunting Grounds propone a tutti gli effetti la possibilità di disputare diversi match in una giungla guatemalteca, dove una squadra di marine viene spedita per portare a termine diverse missioni contro dei guerriglieri che lì, senza disturbo, tengono diversi traffici illeciti.

Predator: Hunting Grounds Recensione

L’interfaccia di gioco è pulita e immediata.

Peccato che la stessa zona sia occupata da un Predator, pronto a trasformare questa giungla in una riserva di caccia utile per collezionare trofei. Il background piuttosto lineare lascia subito trapelare uno dei tanti problemi di fondo, identificato da diverse meccaniche di gioco palesemente abbozzate, sfruttate nel migliore dei casi allo scopo di mettere in scena uno spettacolo che tenta di rievocare il mood della pellicola hollywoodiana, senza però riuscire nell’intento.

Il gioco cerca di rievocare il mood della pellicola originale

Analizzando nel dettaglio il titolo, Hunting Grounds permette di poter prendere parte allo scontro vestendo il ruolo sia del Marine che del Predator.

Predator: Hunting Grounds Recensione

A metà strada per arrivare a livelli dignitosi.

Nel primo caso, quello più gettonato e con minore attesa di ingresso in partita, si entra a far parte di un team di quattro persone, scegliendo un loadout tra i disponibili (personalizzabile) con l’intenzione di scendere in campo armati fino ai denti. Nel secondo, in solitaria si cercherà di uccidere con astuzia ogni essere umano presente sulla mappa, che sia IA o giocatore avversario, facendo comunque attenzione a non diventare carne da macello.

Da marine affronteremo il gioco in squadra, come predator dovremo cavarcela in solitaria

I primi match disputati sembrano riuscire a trasmettere un minimo del coinvolgimento regalato dalle pellicole attinenti, spento però senza indugio da una legnosità impressionante trasmessa da un gameplay asettico.

Predator: Hunting Grounds Recensione

La vista termica permette di individuare i nemici a lunga distanza.

Come detto sopra, nel ruolo dei marine prendiamo parte a una missione composta da piccoli incarichi e l’unica urgenza, purtroppo, resta sempre quella di rivelare il Predator quanto prima mentre si raccoglie un oggetto o si attiva un radiosegnalatore.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • L’idea alla base è davvero buona.
  • Spunti di personalizzazione interessanti…

Contro

  • …ma veramente ridotti all’osso.
  • IA da migliorare.
6

Sufficiente

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