Star Wars: Tales from the Galaxy's Edge – Recensione

ILMxLAB ha ritenuto Half Life: Alyx un faro a cui guardare per l’azione e le soluzioni tecniche, utili anche per l’all-in-one di Quest

Allo stesso modo, la possibilità di attivare il movimento libero è comunque accompagnata dal teletrasporto per spostarsi su piattaforme altrimenti inaccessibili, o anche per sorprendere il nemico: esattamente come si può dire per il gioco di Valve, il veloce “blink” verso il punto di arrivo può essere attivato per rendere meno brusca l’effetto istantaneo dell’azione, e anche come strumento per scongiurare il motion sickness accanto alle altre, ormai canoniche soluzioni, dalla rotazione a scatti della visuale alla vignettatura sul bordo della stessa.

DOPO I TITOLI DI CODA

La durata di quanto descritto non è certo elevata, circa quattro ore, ma la difficoltà può fare la differenza: il qui presente vecchierello ne ha spese addirittura due di più, complice la copiosa quantità di danni aggiuntivi che accompagnano il livello più difficile, in cui l’uso delle coperture diventa davvero una questione di vita o di morte. Va detto che i caricamenti dopo ogni sconfitta possono snervare, e che per lo stesso motivo ci auguriamo che la loro durata, comunque pochi secondi, venga ulteriormente ottimizzata; in tutti i casi, però, il sorprendente grado di sfida di Star Wars Tales from the Galaxy’s Edge va comunque salutato come un aspetto positivo.Star Wars Tales from the Galaxy's Edge

Evitate il paragrafo seguente per non rovinare la sorpresa dopo lo storymode, comunque costitutiva delle “Star Wars Tales”

D’altra parte, il prezzo non è pieno e sottende anche a un altro contenuto, evidentemente il primo di una serie: a meno di ignorare un semplice obiettivo secondario, con la raccolta di specifici “ingredienti” presenti in gran quantità nelle mappe, il barista alieno di cui sopra ci offrirà un cocktail allucinogeno che, insieme al suo racconto, ci trasporterà in un’avventura completamente diversa: nei panni di una giovane apprendista jedi dovremo brandire una spada laser e far sfoggio di poteri della forza in un viaggio iniziatico, accompagnati da un Maestro d’eccezione come Yoda in persona, ricreato con la stesso picco di qualità visiva che riguarda il nostro corpo, visibile fino al busto, e i personaggi principali.

Altri dettagli, come un blando crafting e diversi compiti secondari, sembrano sottendere alla possibilità che anche la storia principale venga ampliata, in un percorso libero di spaziare nell’enorme background di scenari e personaggi della saga, tutti appetibili per essere portati in scena. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, per usare un eufemismo.
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Pro

  • Tecnicamente superiore a qualsiasi gioco visto su Quest / Azione shooter coinvolgente / Sorprende sul finale, anche in ottica futura

Contro

  • Breve, benché più corposo dei Vader Immortal / Caricamenti post-mortem fastidiosi, e state certi che ci saranno
8

Più che buono

Marietto è così dentro alla sci-fi che non riesce a trovare la strada per uscirne. Per lui i videogiochi sono proprio questo, una porta per accedere a un pezzo di fantascienza che si realizza qui e ora, senza aspettare la fine del mondo.

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