Super Soccer Blast: America VS Europe – Recensione

Per altro, non è nemmeno possibile osservare le statistiche dei diversi giocatori, sempre che sotto il motore esista poi una qualche differenza: non escluderei che le diverse abilità che mi sembra di aver colto nei miei preferiti possano essere tutte suggestioni, come ai tempi della sala giochi. Ma in fondo, chi ha tempo per pensarci quando il ritmo di ogni partita è scandito dal PUM, PUM continuo di passaggi e contrasti, un crescendo incessante di batti&ribatti, secche tesissime da quaranta metri, respinte sbilenche, scivolate da tagliagole e GOOOOOOOLLLLLL urlato a squarciagola.

UNA CARRIERA FINITA TROPPO PRESTO

Prendere la mano con Super Soccer Blast: America vs Europe è davvero facile: come accennato poco sopra, di base il gioco è versione estremamente semplificata di PES/FIFA, scremata di complicazioni e lungaggini, ma anche ovviamente di una buona dose di profondità. Ci vuole poco per padroneggiare meccaniche e comandi, giusto una manciata di partite. Poi una volta trovato il giusto tempismo per scivolate e contrasti, scoperto che il “dribbling” è in realtà un salto che si esegue con un doppio tocco del tasto della corsa, e che fondamentalmente il pallone è bene che rimanga tra i piedi del portatore il minor tempo possibile, ecco che i segreti di Super Soccer Blast si disvelano di colpo uno per uno, e le partite di rado rappresentano una sfida.

A quel punto, va ammesso, lo slancio verso il nuovo titolo calcistico di Unfinished Pixel si affievolisce notevolmente, quanto meno nella sua incarnazione singleplayer. Certo è sempre divertente farsi una partita ogni tanto, come spezza-attesa per un download o quando si dispone giusto di dieci minuti prima del fischio d’inizio di una partita dell’Europeo, ma è come provarci con unə ragazzə sapendo già dall’inizio che ci sta: finirà bene, magari anche con una doppietta, ma la soddisfazione sarà quel che sarà. Meglio allora sfoderarlo per un doppio old school da gomiti ravvicinati (e sudati, visto il periodo) sul divano, il campo neutro perfetto per sfidarsi tra chi preferisce FIFA e chi PES.

In generale, forse, l’atteggiamento verso un titolo che dura una settimana sarebbe diverso, se non fosse che Super Soccer Blast: America vs Europe appare pienamente consapevole dei suoi limiti e non punta ad essere nient’altro oltre ciò che è, ovvero un piacevolissimo e coloratissima scacciapensieri a prezzo super budget (9,99€). Vale la pena rinunciare ai caffè di due o tre giorni (a seconda del vostro grado di dipendenza) anche solo per gustarsi gli effetti audio e i cori, i modelli degli stadi ricreati chiaramente da qualcuno con una passione infinita, le partite miste in cui le donne fanno il mazzo agli uomini, o magari il gol in rovesciata dal centro dell’area, vero apice di qualunque titolo calcistico mai concepito.

In Breve: Un arcade spensierato, realizzato con poche risorse e venduto a basso budget: questo è Super Soccer Blast: America vs Europe, ma ciò non toglie che sia super divertente, prima di diventare prevedibile. Per altro, alcuni suoi difetti, come la difficoltà di selezionare il calciatore voluto, affliggono da sempre anche i suoi ben più ricchi competitor. Probabilmente non sarà il gioco dell’intera estate, ma col suo ritmo serrato e le mischie a centrocampo e il passatempo ideale per accompagnare il mese degli Europei e della Copa America senza farsi venire crisi di nervosismo, che con questo caldo non sono certo il massimo…

Piattaforma di Prova: Xbox One
Com’è, Come Gira: Per essere una produzione molto piccola, Super Soccer Blast: America vs Europe sfoggia una grafica graziosa e colorata, modelli minimali, ma un sacco di dettagli di contorno. Su Series X gira fluido e carica in un lampo, ma ho beccato un bug che paralizza i giocatori: l’unica è riavviare.

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