The Elder Scrolls Online : Blackwood – Recensione

Il tutorial ha finalmente cambiato forma, adesso una volta scelta razza e classe verremo catapultati all’interno di una zona piuttosto basica dove ci saranno introdotti i rudimenti del gioco, seguiti da una spiegazione semplice delle meccaniche alle spalle del gameplay. Non appena completata questa prima fase, ci troveremo in una sala piena di portali, ognuno pronto a condurci all’interno della regione che racchiude una delle storie (contenuti, espansioni) uscite sino a oggi, a patto di averla acquistata o di essere abbonati al gioco. Tale espediente garantisce la rottura di una linea temporale fissa, così da enfatizzare una fruizione che non deve seguire delle regole ferree, ma piuttosto incontrare semplicemente il gusto del giocatore. La stessa filosofia viene seguita ideologicamente anche dall’introduzione dei Seal of Endeavors, che purtroppo non ci è stato possibile provare dato che non sono ancora sbloccati; si tratta in ogni caso di una moneta ottenibile tramite Daily o Weekly e pensata per premiare la costanza dei giocatori permettendo loro di acquistare materiali nel Crown Store senza utilizzare soldi reali.

Il sistema degli eventi pubblici è stato rivisto e contestualizzato, insomma ricreato col fine di aprire delle finestre sul mondo di Oblivion grazie a dei portali daedrici randomici, e non segnati sulla mappa, che saranno accessibili nella regione di Blackwood e composti da vari livelli dove bisognerà sconfiggere dei nemici via via più complessi.

Qualora non fossimo in grado di reperire qualche anima pia pronta a darci manforte, potremo comunque far uso dei Compagni, un NPC sbloccabile dopo missioni particolari (controllate la zona Nord e Sud di Blackwood) che vi accompagnerà nelle vostre avventure salendo di livello insieme a voi, nonché aiutandovi come possibile a seconda della classe, o abilità, che sceglierete per il loro loadout. La loro utilità si nota decisamente nelle attività più semplici tipo dungeon, delve o piccoli word boss, mentre chiaramente per i trial più duri sarà obbligatorio fare gruppo con altri giocatori reali. Onestamente questa aggiunta si è rivelata piuttosto interessante durante le fasi di leveling e quest, proprio perché non ci siamo trovati costretti a dover far gruppo con persone sconosciute, procedendo per la nostra strada in tutta tranquillità (e leggendo contestualmente tutte le linee di dialogo per farci un’idea completa della lore del gioco).

Sembra insomma che gli sviluppatori si siano concentrati sul cambiare alcune regole di ingaggio a favore della nuova utenza, lasciando invece immutato il gameplay e il suo meta senza introdurre particolari novità, come ad esempio inserire una classe o una skill line come ci è capitato di vedere nelle espansioni precedenti. Una scelta che forse non convincerà tutti, ma che allo stesso tempo non manca di risvolti positivi.

In Breve: The Elder Scrolls Online Blackwood finisce per essere un contenuto pensato con una maturità diversa, un passo avanti da parte degli sviluppatori necessario per acclimatare meglio la nuova utenza, ma anche per rendere più interessante la fruizione dei contenuti del gioco, che adesso appaiono più come capitoli vivibili come moduli di avventure alla stregua di qualsiasi gioco di ruolo cartaceo. Il giudizio finale è decisamente positivo, sebbene resti il cruccio di non aver potuto testare a fondo doti e difetti del nuovo sistema dei Seal of Endeavors.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Blackwood mantiene le stesse prestazioni grafiche delle precedenti espansioni, girando perfettamente sulla nostra configurazione di prova al massimo delle sue potenzialità.

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