The Medium – Recensione PS5

Il comparto sonoro purtroppo non sfrutta pienamente l’audio 3D della console Sony, ma la splendida soundtrack di Akira Yamaoka e gli effetti “da paura” che fanno da sottofondo all’esperienza horror di Marianne escono fuori cristallini e precisi sia utilizzando le cuffie Pulse che un buon impianto audio esterno. Per la nostra prova abbiamo usato una soundbar Panasonic “Sound Slayer” HTB01 che pur non essendo un 7.1 “reale” ha restituito una sfericità del suono davvero notevole.

ESTETICA SENZA ESTRO

Il campo di confronto più atteso tra le due console rivali è ovviamente quello grafico e anche da questo punto di vista di cose da dire ce ne sono un po’. Nei giorni scorsi il web ha dato voce ad alcuni “creatori di contenuti” che parlavano di una versione PS5 inferiore a quella girante su Xbox Series X. Una differenza era ipotizzabile per i motivi accennati all’inizio, ma in questi report preliminari si parlava di mancanze gravi come quella del Ray Tracing, presente invece in altri giochi della console Sony. Si parlava anche di un sensibile aumento della risoluzione dinamica – variabile da 1260p a 2160p, quindi con una “forbice” meno ampia rispetto a Series X – dovuto proprio a tale mancanza che avrebbe concesso agli sviluppatori una “riserva” da utilizzare. Il confronto con la versione PC non è ovviamente proponibile, ma dobbiamo confermare che dopo aver messo fianco a fianco le edizioni per le ammiraglie Sony e Microsoft qualche differenza è saltata fuori.

Il RT non è in effetti presente e sono state anche parzialmente modificate le routine di illuminazione e occlusione ambientale. Difficile dire se il risultato finale sia peggiore o identico a quello della controparte MS, anche perché buona parte delle ambientazioni del gioco sono piuttosto scure. Sono invece un po’ più evidenti i fenomeni di stuttering, soprattutto durante i filmati. Nell’insieme siamo di fronte ad un prodotto esteticamente inferiore alla versione Xbox, anche se di poco. Dà invece piuttosto fastidio l’inspiegabile lunghezza dei caricamenti, che in teoria grazie all’SSD di PS5 dovrebbero essere più contenuti. Si rivelano invece addirittura più “pesanti” di quelli della rivale, anche se raramente superano i 15 secondi. In attesa di capire su quale altro progetto è attualmente al lavoro Bloober Team e di sapere se Silent Hill risorgerà mai dal mondo dei morti, The Medium è l’horror con cui potrete passare questi sprazzi finali d’estate all’insegna del brivido anche su PS5. Nonostante il porting non sia pienamente all’altezza delle aspettative, i suoi pregi riescono quasi a bilanciare le mancanze e a regalarci un gioco più che valido, contraddistinto da atmosfere genuinamente inquietanti. Non sarà gratuito come quando arrivò su Game Pass, ma quelle quattro decine di Euro li vale pienamente.

In Breve: The Medium, come il titolo suggerisce, è un horror psicologico che vive su due diversi piani di esistenza e immerge il giocatore in un’atmosfera dai toni sofferenti e tristemente terrificanti. Un gameplay “a doppio binario” le cui potenzialità non sono state sfruttate in pieno, ma che garantisce un’immersione eccellente nelle vicende della protagonista.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: L’assenza del Ray Tracing su questa versione PS5 si fa notare anche se solo sporadicamente, ma tale mancanza viene compensata da una risoluzione in 4K dinamica meno “ballerina”. Il frame rate rimane purtroppo ancora inspiegabilmente ancorato a 30 fps.

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