Ys X: Nordics – Recensione

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Malgrado Falcom si stia da tempo dedicando all’ammodernamento della saga di giochi di ruolo a turni The Legend of Heroes, certi franchise del suo ampio ventaglio di glorie in stile hack’n’slash rimangono fedeli a loro stesse. In tal senso, il decimo capitolo di Ys, Ys X Nordics rappresenta proprio una riconferma dell’abilità con la quale questo sviluppatore giapponese riesce sempre a proporre uno stile di gioco fresco, scattante, e soprattutto divertente.

Sviluppatore / Publisher: Falcom / NIS America Prezzo: 59.99€ Localizzazione: Testi in inglese, Audio Giapponese o Inglese Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), PS5, PS4, Nintendo Switch Data d’uscita: Già disponibile

Come ci si aspetterebbe, il decimo capitolo della serie Ys vede ancora una volta il giovane spadaccino Adol come protagonista, in un capitolo della sua storia ambientato poco dopo gli eventi del secondo, storico capitolo della serie. Il diciassettenne, come sempre accompagnato dal fido Dogi, si trova questa volta a dover fronteggiare la minaccia dei Griegrs, creature all’apparenza immortali che minacciano la pace nel golfo di Obelia, una regione dell’universo di Ys costellata di isole tutte da esplorare.

Il giovane tuttavia si trova ben presto a dover far coppia con l’eroina di turno, la giovane e abilissima Karja, che non solo sa padroneggiare il potere del Mana – l’unica forza in grado di ferire i Griegrs – ed è in grado di navigare su maestosi vascelli, ma svela ben presto di essere la principessa di una tribù autoctona, i Norman, guerrieri dall’aspetto e dai costumi ricalcanti quelli dei nostri vichinghi.

DICIASSETTE ANNI E NON SENTIRLI YS X NORDICS

Inutile anticipare più di questo relativamente al lato meramente narrativo di Ys, d’altronde gli appassionati sanno bene cosa aspettarsi. La saga Falcom è infatti nota per presentare intrecci sicuramente classici, ma finemente raccontati, con canovacci che ripescano senza paura tropi del genere ruolistico giapponese per enfatizzare il senso di avventura e di scoperta che da sempre fan da sfondo alle avventure di Adol e compagni. In tal senso, il fatto che questo capitolo si focalizzi sulla sinergia tra Adol e Karja non deve intimorire coloro che venissero dalle recenti iterazioni del franchise che presentavano ampi party di companion arruolabili: sebbene sul campo da battaglia siano loro due i protagonisti, Ys X Nordics presenta un ricco cast di co-protagonisti che seguono le loro orme, e che in questo capitolo in particolare fungono da ciurma del vascello che i due utilizzano per spostarsi nel golfo di Obelia.

La saga Falcom è infatti nota per presentare intrecci sicuramente classici, ma finemente raccontati

Se la struttura narrativa dei recenti titoli Falcom comincia a dar segno di una certa prevedibilità, possiamo comunque confermare che la qualità della sceneggiatura si assesta su buoni livelli, pur con caratterizzazioni di protagonisti e nemici sicuramente ascrivibili ai cliché e agli stereotipi tipici del genere. In ogni caso, è chiaro che esattamente come i predecessori, Ys X Nordics focalizzi il suo principale interesse nel proporre un sistema di gioco funzionale e divertente, e in tal senso si può tranquillamente affermare che anche questa volta i creativi di Falcom siano riusciti a portare a casa l’obiettivo.

Navigare l’oceano non è mai stato così semplice, malgrado all’inizio il veliero in dotazione ai protagonisti non si presenti certamente come il più veloce o affidabile.

Mettendo in cantina tutte le meccaniche di gioco proprie dell’ottavo e del nono capitolo, Nordics propone un frenetico sistema di scontri in stile hack’n’slash, dove oltre a fendenti, parate e schivate si possono sfoderare quattro abilità a scelta tra quelle imparate sul campo di battaglia, potendo alternare i due guerrieri semplicemente al tocco di un tasto deputato allo scambio di posizione. Ciò viene utile soprattutto quando ci si lancia contro nemici con difese alte, in quanto Karja è particolarmente efficace nel sfondarle, mentre Adol è ben più abile nell’infliggere danni. La particolare collaborazione tra Karja e Adol prende vita anche attraverso azioni combinate, attivabili tenendo premuto uno dei tasti dorsali. Quando i due agiscono sincronizzati è possibile accedere ad un ulteriore ventaglio di abilità offensive, a loro volta potenziabili effettuando delle parate con tempismo perfetto, un po’ come le Flash Guard dei titoli passati, in stile parry da picchiaduro. A seconda del colore dell’effetto visivo che arricchisce l’animazione d’attacco del nemico, Adol e Karja devono comportarsi in modo differente per riuscire a ribaltare la situazione. L’utilizzo virtuoso di parate e schivate, infatti, è utile non solo per moltiplicare i danni inferti ai nemici e a recuperare preziosi punti abilità, ma finisce anche far perdere loro l’equilibrio, svelando il loro fianco a favor di lama.

Nordics propone un frenetico sistema di scontri in stile hack’n’slash

A difficoltà normale il videogioco propone un livello di sfida medio-basso, perciò secondo il nostro parere potete tranquillamente pensare di iniziare la vostra avventura ad un livello di sfida maggiore per saggiare la profondità – apparentemente vacua – del sistema di schermaglie ideato da Falcom per questo nuovo capitolo della saga Ys. Ciò che invece ci ha convinto un po’ meno è il bilanciamento del sistema di attacchi combinato: potendo scegliere di utilizzarlo sempre e comunque, senza soffrire di alcun malus in merito, viene da sé chiedersi perché ci si dovrebbe lanciare in attacchi in solitaria. Viene naturale optare per l’utilizzo sfrenato delle capacità offensive combinate dei due, soffrendo un po’ della mancanza del partner nei rari momenti in cui la storia non prevede la presenza di entrambi a schermo (ad esempio da soli non è possibile parare gli attacchi più potenti dei nemici).

La sinergia tra Adol e Karja cresce con il passare delle vittorie.

Oltre a ciò, anche l’esplorazione delle semplici e contenute ambientazioni poligonali è arricchita da elementi di novità, come la possibilità di interagire con l’ambiente con gli attacchi elementali – fuoco per Adol, ghiaccio per Karja – o l’utilizzo di rampino per agganciarsi a supporti lontani, o ancora poter sfrecciare su una specie di skateboard di mana per muoversi velocemente tra i corridoi dei labirinti proposti nel gioco. Quando non si è impegnati nell’esplorazione di isole a arcipelaghi, in Ys X Nordics si solcano mari irti di pericoli: la navigazione è gestita in modo semplice e senza troppi preamboli di tutoraggio, muovendo un veliero che può essere potenziato investendo i materiali rinvenuti durante l’esplorazione o arruolando nella propria ciurma personaggi rintracciabili durante l’avventura.

DI MARE E DI TERRA

La dimensione esplorativa di Nordics è sicuramente arricchita dall’inedita meccanica navale, dato che Falcom ha pensato bene di inserire nella vasta mappa esplorabile diverse tipologie di sfide: non solo scontri tra pirati da risolvere con il giusto posizionamento e armi a lungo raggio sfoderabili durante la navigazione, ma anche missioni di salvataggio di isole conquistate dai Griegrs – svolte a cavallo tra mare e terra, con tanto di un sistema di giudizio e ricompense annesso – e ancora compiti secondari, e punti di interesse da scovare cercando di avvicinarsi a tutte le icone visualizzate su mappa. Il senso di crescita e soddisfazione è enfatizzato non solo dal vedere il proprio ventaglio di abilità offensive crescere col tempo, ma anche e soprattutto con il popolamento del veliero di nuovi personaggi rinvenuti durante il viaggio. Il rapporto con ognuno di questi può essere approfondito tramite eventi unici opzionali, o svolgendo per loro dei compiti secondari che ne indagano il passato o le ragioni per le quali ha deciso di seguire Adol nella sua nuova avventura.

Sebbene il riferimento tematico è sicuramente quello dei vichingi come per tante altre recenti opere giapponesi (come il manga Vinland Saga), in Ys X si respira anche un po’ di One Piece…

Checché se ne dica, Ys X Nordics riesce a proporre una vasta gamma di compiti e meccaniche di gioco al netto di un profilo tecnico innegabilmente arretrato, dominato da geometrie poligonali che sarebbero state possibili anche su PlayStation Vita spingendo l’hardware al suo limite. Non che ciò possa impensierire chi conosce la serie da tempo, dato che si tratta di uno degli aspetti più criticati da lungo tempo. Tuttavia, chi dovesse alzare un sopracciglio di fronte ad una presentazione sicuramente incapace di esprimersi al meglio su PlayStation 5, pur sorretta da una più che buona direzione artistica, può essere rassicurato sul fatto che Falcom sa bene come muoversi quando si tratta di creare giochi di ruolo d’azione che sappiano divertire sulla lunga durata, e Ys X Nordics non fa di certo eccezione.

In Breve: Con Ys X Nordics, Falcom riconferma il pedigree di ottimi giochi di ruolo d’azione che da sempre vanta nel panorama produttivo giapponese. Le nuove meccaniche di navigazione arricchiscono e sfaccettano un impianto esplorativo che, se si fosse espresso solo nelle contenute mappe tridimensionali che rappresentano le isole, avrebbe potuto deludere i più. Il sistema di scontri rimane il fiore all’occhiello dell’opera, specie a livelli di difficoltà più alti, ma forse è il momento per la compagnia giapponese di fare un ulteriore passo avanti in termini di valori produttivi. Adol merita di essere protagonista di un videogioco che non sembri fuoriuscito da un’epoca lontana.

Piattaforma di Gioco: PlayStation 5
Com’è, come gira: 4K sparati senza il minimo tentennamento, e ci saremmo anche sorpresi del contrario.

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Pro

  • Atmosfera avventurosa in pieno stile anni '90 / Sistema di scontri semplice, ma profondo / Le meccaniche navali sono un'inedita finestra su un mucchio di attività interessanti / Colonna sonora martellante in pieno stile Falcom

Contro

  • Tecnicamente appena sufficiente / Level design ridotto all'osso nelle fasi esplorative su terra
8

Più che buono

C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.

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