Nel periodo più affollato di uscite dell’anno spunta sempre fuori qualche underdog che nessuno ha visto arrivare ma che riesce ad imporsi all’attenzione. Metal Eden potrebbe essere uno di questi, un velocissimo FPS sci-fi con richiami ad alcuni grandi classici del passato, che vi farà sudare sette camicie e godere altrettanto.
Sviluppatore / Publisher: Reikon Games / Deep Silver Prezzo: 39,99 Euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X-S, PS5 Data di Uscita: 2 Settembre 2025
Devo ammettere di non aver mai seguito più di tanto Metal Eden e temo di non essere il solo. Ci troviamo nel periodo più affollato dell’anno per quanto riguarda le uscite e questo settembre 2025 è forse uno dei mesi più prolifici di sempre da questo punto di vista. Abbiamo i ritorni di Metal Gear e Gears of War, un nuovo Borderlands e almeno un’altra mezza dozzina di titoli dannatamente promettenti che vomiteranno sui nostri PC e console tonnellate di azione e pallottole.
E se ad emergere in mezzo a tanti nomi così altisonanti fosse proprio la creatura di Reikon Games? Il team polacco è relativamente nuovo nel panorama e all’inizio dello scorso anno non se l’è passata benissimo, ma noi preferiamo ricordarlo per il loro primo e fino ad oggi unico gioco: Ruiner. Molti di noi hanno amato alla follia quel brutale shooter, come dimostra l’ottima valutazione a suo tempo datagli dal nostro Mario. Sappiamo però bene che confermarsi è molto più difficile che affermarsi, specie se come seconda opera scegli un FPS che strizza l’occhio a titoloni quali Doom, Ghostrunner e ci infila dentro anche un bel pizzico di Metroid Prime.
MISSIONE SUICIDA O OMICIDA?
L’immaginario messo in scena da Reikon è di primissimo ordine e pur appoggiandosi su stilemi sci-fi già visti riesce ad immergerti fin da subito in un orgia di organismi cibernetici, coscienze trasferite in un chip e viaggi interstellari alla ricerca di nuovi mondi. Sullo sfondo di un mondo distopico ancora più tetro e pessimista della media voi interpreterete ASKA, una androide-clone che viene inviata sulla città orbitale Moebius, dove qualsiasi cosa si muova rappresenta una minaccia.

Moebius offre panorami al tempo stesso esaltanti e terrificanti. Cosa si nasconde nelle sue profondità e chi sono gli Ingegneri che la gestiscono?
Un breve tutorial vi spiegherà le semplici meccaniche iniziali che non si discostano dagli standard di altri FPS simili. Oltre a poter maneggiare un discreto arsenale, diversificabile con gli strumenti trovati sul campo e potenziabile in apposite stazioni, ASKA possiede il potere di strappare il nucleo vivente degli esseri bio-meccanici che incontra per usarlo in vari modi.
L’immaginario è di prim’ordine e pur appoggiandosi su stilemi sci-fi già visti riesce ad immergerci fin da subito in un orgia di neon, cybertech e coscienze artificiali
FERMARSI EQUIVALE A MORIRE
Di base per non soccombere alle continue ondate di nemici è imperativo continuare a muoversi, schivare, sparare con precisione, sfruttare i trampolini gravitazionali per andare da una parte all’altra del livello e scoprire la posizione dei bonus capaci di ripristinare energia, scudo e munizioni. Il design abbastanza articolato di alcune arene da vita a battaglie intense e soddisfacenti, ma a volte presta il fianco a piccole ingenuità di design che i giocatori più smaliziati non esiteranno a sfruttare per rendere gli scontri meno impegnativi, sfruttando coperture non previste o rimanendo indisturbati a distanza per sfoltire le linee nemiche.

La modalità Prestazioni garantisce un’esperienza eccellente e con pochissimi tentennamenti, mantenendo comunque un’alta qualità estetica.
Diamo tuttavia per scontato che voi siate giocatori “onesti” e che non avete alcuna intenzione di ricorrere a certi trucchetti di bassa lega. In questo caso avrete per forza bisogno di usare al meglio il suddetto potere derivante dall’utilizzo dei Nuclei, ma soprattutto di potenziare le abilità di ASKA tramite i suoi tre rami abilità, che nascondono poteri in grado di modificare notevolmente l’output bellico e ampliare le abilità di movimento.
UN ALTRO PASSO AVANTI PER REIKON
Metal Eden è un gioco più ambizioso del già citato Ruiner e gli otto anni necessari per darlo alla luce ci hanno consegnato un titolo ovviamente molto più evoluto. Fin da subito si viene accolti da ambientazioni e strutture affascinanti, articolate e strapiene di elementi che contribuiscono a dare al tutto una scala a tratti monumentale.

La Morfosfer… pardon, la “modalità palla” è utile per muoversi più velocemente e su terreni pericolosi, ma anche le potenzialità di attacco non sono male.
Piattaforme gravitazionali seguite da pareti magnetiche, ponti sospesi che collegano strutture ardite… il tutto condito da esplosioni in lontananza, generoso dispendio di illuminazioni dinamiche, particellari e via dicendo. Tanta meraviglia tuttavia non concede granché all’interazione e distruzione “collaterale” ma poco importa perché di cose da far saltare e polverizzare ve ne troverete più che a sufficienza davanti. Tutto scorre di fronte agli occhi a velocità elevata e sorprendentemente senza grandi tentennamenti anche su una piattaforma con 5 anni sulle spalle come PlayStation 5 (base).
Un FPS futuristico che strizza l’occhio a titoloni quali Doom, Ghostrunner e ci infila dentro anche un bel pizzico di Metroid Prime
ARMATEVI E PARTITE!
L’entusiasmo che abbiamo mostrato per buona parte di questa recensione va leggermente a scemare in questa sezione finale nello stesso modo in cui Metal Eden dopo i fuochi d’artificio della prima metà di gioco si siede un po’ su sè stesso. L’ottimo design, continuamente sospeso tra le evoluzioni “platformiche” in stile Ghostrunner, battaglie in arene chiuse alla Doom Eternal ed evoluzioni rotolanti, perde con il tempo un po’ di smalto e tende alla ripetitività, sebbene il ritmo si mantenga sempre su ritmi molto elevati.

I livelli sono discretamente lineari ma qualche piccola deviazione vi permetterà di trovare preziose boccette di polvere (la moneta in-game per i potenziamenti) e qualche bonus… vitale.
Il bilanciamento della difficoltà (al netto dei “trucchetti” citati qualche riga fa) è invece ineccepibile e a livello Normale garantisce una sfida discreta anche per i veterani. Chi invece vuol fronteggiare qualcosa di molto più impegnativo può fin da subito scegliere il livello Brutale, che tiene fede al proprio nome mettendovi in NETTA inferiorità sia numerica che di risorse… noi ve lo sconsigliamo, ma la decisione è vostra. A prescindere da ciò che deciderete, Metal Eden non può che confermare l’impressione che avevamo avuto di lui fin dall’inizio. È un gioco che non inventa nulla, ma tutto quello che propone lo fa assai bene e di questi tempi non è per niente scontato.
In Breve: Un FPS esteticamente pregevole, veloce, giustamente impegnativo, con elementi platform/parkour e un forte richiamo alla serie Metroid Prime. Gli sviluppatori di Ruiner avevano già dimostrato il loro talento e si confermano molto abili nel realizzare avventure futuristiche ricche di atmosfera e con idee di gameplay dannatamente accattivanti.
Piattaforma Di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Come già evidenziato nella recensione, Metal Eden in modalità Prestazioni si difende decisamente bene anche su una PlayStation 5 base, prestando raramente il fianco a critiche. Qualche difettuccio “di gioventù” ogni tanto si incontra, ma nel suo complesso l’esperienza è stata più che gratificante.