Cyberpunk 2077 – Recensione

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V alza lo sguardo verso l’abbagliante scritta olografica in fondo alla strada, Cyberpunk 2077, tagliata dalla pioggia come interferenze su uno schermo. Ha fatto tanta strada, la fatica è stata enorme, gli occhi dolgono ancora dell’ultimo innesto al nervo ottico. Ma finalmente è qui.

Sviluppatore / Publisher: CD Projekt RED / CD Projekt, Bandai Namco Prezzo: 59.99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, GOG, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Stadia

C’è stato un momento etereo come un sospiro ma intenso come un uragano, in cui Cyberpunk 2077 era solo un’idea. Lì sul palco della CD PROJEKT RED Summer Conference del 2012, quando Marcin Iwinski annunciò il gioco fissando un ipotetico 2015 come data di pubblicazione. Non andò proprio così, tanto che un peso massimo come The Witcher 3: Wild Hunt fece in tempo a essere pubblicato e far man bassa di meritati premi nell’intervallo di tempo che va da quella reticente presentazione al trailer che scosse l’E3 del 2018 con la grazia di una bomba atomica sparata a bruciapelo.

E poi arriva il 2020, l’annus horribilis che fa crollare come un castello di carte tutte le certezze accumulate nella nostra vita di ignari privilegiati, non ultima quella di poter mettere le mani sul gioco in primavera. Non posso neppure immaginare il livello di stress accumulato in questi ultimi mesi dagli artisti dello studio polacco, una situazione imprevedibile che tra rimandi e polemiche ha stagliato più di un’ombra sul gioco e la sua gigantesca promessa, quella di essere l’esperienza definitiva per gli orfani di Sterling e Gibson. Eppure non è bastato, perché Cyberpunk 2077 è finalmente tra noi, incurante di tutto ciò che il 2020 può avergli lanciato contro. È tempo di aprire le danze, choomba.

BURNING CHROME

“Dimenticate tutto quello che pensate di sapere sui cyborg”. Se la frase vi riporta indietro al 1988, allora avete vinto una birra nel più lercio bar di Night City. È l’anno in cui Talsorian Games pubblica Cyberpunk, visionaria creatura di Mike Pondsmith che strapperà gli amanti dei giochi di ruolo da segrete e castelli per sbatterli senza troppi complimenti in un futuro dove avere un innesto cibernetico è tanto comune quanto farsi un buco per gli orecchini. Un’ambientazione ispirata all’omonima corrente artistica e letteraria dove il consumismo impazzisce in nome del trionfo dello stile sulla sostanza, generando un netto distanziamento tra le classi sociali che danzano tra le budella d’acciaio e cemento di Night City, megalopoli sorta dalle rovine di Coronado Bay. Un ecosistema malato dove la notte è squarciata dai guizzanti lampi delle insegne al neon che illuminano le lotte di potere delle megacorporazioni e la fredda brutalità delle forze dell’ordine, lasciando nell’ombra dei vicoli i reietti che cercano di sopravvivere con ogni mezzo.

cyberpunk 2077 recensione

Il primo assaggio della libertà offerta da Night City, un momento che ricorderò negli anni a venire.

È il futuro dipinto in pellicole come Blade Runner e Robocop, dove tecnologia e violenza collidono come treni in corsa sullo stesso binario; sfortunatamente è anche lo scenario in cui il protagonista V vive alla giornata come mercenario, accettando incarichi di ogni genere in attesa della grande occasione che cambierà la sua vita. Cyberpunk 2077 è un gioco di ruolo in prima persona open world ambientato nell’idillico futuro di cui sopra, e trae ispirazione dal regolamento del pen & paper.

IL RISULTATO OTTENUTO NEL RIPRODURRE LE ATMOSFERE DEL GIOCO DI RUOLO è ENCOMIABILE

Questo vuol dire che i ragazzi di CD Project RED hanno dovuto operare delle scelte piuttosto che sfidare i mulini a vento cercando di replicare i manuali originali, ottenendo un risultato encomiabile. Cyberpunk 2077 è profondo, ma al tempo stesso dinamico e adrenalinico, un risultato ottenuto nascondendo con successo la sua anima ruolistica sotto una presentazione audiovisiva straordinaria e un’azione arcade che sa divertire e ammaliare, in egual misura. Il personaggio di V – uomo o donna che sia – è definito da cinque statistiche rispetto alle nove del regolamento originale, più che sufficienti per plasmarlo secondo le aspirazioni del giocatore con un sistema di crescita flessibile e libero dal vincolo delle classi.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Presentazione audiovisiva fuori parametro / RED Engine leggero ma spettacolare / Atmosfera assolutamente perfetta / Trama principale coinvolgente con eccellenti attori digitali.

Contro

  • Parecchie missioni secondarie sanno un po' di filler / Qualche imperfezione tecnica più o meno evidente / Alcune scelte stilistiche non troppo felici.
9.5

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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