A distanza di oltre due settimane dall’uscita di Rotta per la Città Sommersa, finalmente è possibile emettere un giudizio sulla nuova espansione di Hearthstone e sull’inizio dell’Anno dell’Idra, un evento importante per ogni cliente fisso della Locanda del card game di Blizzard.
Sviluppatore / Publisher: Blizzard / Blizzard Prezzo: Gratuita Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Battle.net), Android, iOS Data di Lancio: 12 aprile
Nonostante i primi quindici giorni negli abissi non siano stati perfetti, oggi la situazione è indubbiamente migliorata. Parte del merito va attribuito alle ultime novità, ma soprattutto ai nerf del 26 aprile con cui gli sviluppatori hanno ripristinato l’equilibrio nel meta.
Il nuovo Anno dell’Idra di Hearthstone è cominciato il 12 aprile con la pubblicazione di Rotta per la Città Sommersa. Come di consueto, la prima espansione di ogni nuova stagione è un avvenimento fondamentale perché serve a impostare la rotta da seguire per i successivi dodici mesi. Con l’avvio dell’Anno dell’Idra sono usciti dal formato Standard i tre set più datati (Ceneri delle Terre Esterne, L’Accademia di Scholomance e Follia alla Fiera di Lunacupa) e il set Principale ha detto addio ad alcune carte per fare posto ad altre, tra cui le vecchie conoscenze della Lega degli Eroi. Tutto ciò fa parte della normale rotazione dei set, una rivoluzione a cadenza annuale a cui si deve sommare quella scatenata dallo sbarco di 135 carte nuove di zecca direttamente dagli abissi di Rotta per la Città Sommersa.
NOVITÀ DALL’ABISSO
La nuova espansione ha portato con sé tre novità: Dragaggio, i Naga e i Colossi. Dragaggio è una keyword che consente di guardare le ultime tre carte in fondo al nostro mazzo e sceglierne una da posizionare in cima in modo che sia la prima opzione in caso di pescata. Sebbene non sia una novità assoluta nel mondo dei giochi di carte (su Magic The Gathering c’è da una vita [Dragare in Magic funziona un po’ diversamente, in realtà! NdR]), una simile meccanica mancava su Hearthstone. Grazie anche a delle nuove carte che mettono in fondo (non in mezzo o altrove: in fondo) al mazzo altre carte dagli effetti peculiari, Dragaggio ha dimostrato fin da subito che influenzare il corso degli eventi attivamente è oro colato per chiunque preferisca affidarsi il meno possibile al fattore c…aso. L’amata/odiata giocata top deck adesso può essere pilotata, con tutti i vantaggi offerti a livello di strategia e impostazione dei turni dalla sicurezza di poter contare sulla carta giusta al momento giusto.
le nuove meccaniche introdotte hanno sicuramente stimolato l’interesse dei deck builder
Questi ultimi sono dei servitori leggendari dotati di un numero variabile di appendici che vengono evocate appena viene giocato un Colosso. Al momento solo alcuni di questi titani sono presenti in pianta più o meno stabile nei mazzi più diffusi, penso a Nellie il Grande Mostro del Guerriero o a Il Leviatano del Paladino che permette di dragare e pescare nello stesso turno. Seppure diversi Colossi siano concettualmente interessanti, non tutti hanno convinto i tanti deck builder là fuori a dargli una chance. Qualcuno è migliore di altri e non lo si può negare, tuttavia è risaputo anche che, quando una carta non trova spazio, spesso dipende anche dallo stato del meta ed è proprio qui che volevo arrivare.
META-CRISI IN HEARTHSTONE: ROTTA PER LA CITTÀ SOMMERSA
Durante i primi quindici giorni post Rotta per la Città Sommersa il meta Standard è stato terra di conquista per i pirati del Quest Warrior e per il Ramp Druid, mentre Kael’thas Solealto monopolizzava il formato Selvaggio. Tralasciando gli sfracelli compiuti dal boss finale di Tempest Keep, le performance dei due mazzi standard testé menzionati non lasciavano spazio a sufficienza agli altri archetipi né ai nuovi esperimenti. L’intervento degli sviluppatori del 26 aprile ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente e da lì in poi l’Anno dell’Idra ha cominciato a ingranare, fino alla situazione odierna. Oggi i deck in Tier 1 sono aumentati – sebbene persista la superiorità dei deck aggro in termini di winrate – e di conseguenza lo sono anche le alternative per scalare la classifica, come dimostrano le migliori prestazioni dei mazzi con i nuovi robot. Recentemente in Tier 2 hanno fatto la loro comparsa addirittura alcuni archetipi control come il Paladino Holy o il Guerriero Control, uno scenario impossibile da immaginare solamente due settimane fa ma che rende bene l’idea di quanto sia cambiato il meta.
Bene così dunque, l’intervento ha aiutato Rotta per la Città Sommersa a tirare fuori il suo potenziale, tuttavia non si può evitare di ripensare alla monotona condizione del gioco durante l’avvio dell’Anno dell’Idra.
NON È MAI BELLO SENTIRSI COSTRETTI A SALIRE SUL CARRO DEL VINCITORE
In Breve: C’è voluto un aiuto deciso da parte dei dev e un po’ di pazienza da parte dei fan, ma alla fine Rotta per la Città Sommersa ce l’ha fatta a varare l’Anno dell’Idra e spingerlo verso chissà quale destino. Senza i nerf parleremmo di un’altra storia, ma ciò che conta è lo stato di Hearthstone oggi ed è indubbio che la situazione sia migliorata rispetto al meta stagnante dei primi giorni. Benissimo Dragaggio anche in ottica futura, grazie per i Naga e per alcuni Colossi, applausi sentiti per il ritorno dei mazzi control sulla scena competitiva e una richiesta per Blizzard: fa che non sia un fuoco di paglia.
Piattaforma di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di Ram e SSD
Com’è, Come gira: Che sia su PC desktop, portatile o su mobile, Hearthstone: Rotta per la Città Sommersa gira senza problemi né richieste particolari in termini di hardware. Apprezzabile la coerenza fra il funzionamento delle nuove carte e l’ambientazione sottomarina della nuova espansione.