Dicefolk – Recensione

PC

Se siete tendenzialmente sfortunati con la vita, Dicefolk è un titolo da cui stare lontani. Per tutti gli altri, prego, la vittoria è nel palmo della vostra mano rappresentata da un paio di dadi.

Sviluppatore / Publisher: LEAP Game Studios / Good Sheperd Entertainment Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di lancio: 27 febbraio 2024

Il mondo di Dicefolk è strano, bizzarro e minacciato dalla solita forza oscura che propone nel suo menù della giornata deliziose prelibatezze: morte, distruzione e caos. Insomma il solito, ma per uscirà da questo ciclo infinito arriviamo noi, con il nostre seguito di creaturine tutte diverse e speciali, da collezionare e far combattere.

Prendete la classica formula da titolo che chiede di collezionare mostri, spruzzateci sopra un velo di Slay the Spire con una ancor più marcata componente roguelike, meccanica che sta venendo fin troppo abusata negli ultimi tempi, ma con la giusta formula, forse qualcosa di interessante si riesce a portare a casa.

DICEFOLK: CREATURE E DESTINI

In Dicefolk siamo dei domatori, particolari individui con il “potere” di controllare, catturare e lanciare nello scontro le Chimere, creature di questo mondo magico che chiede di affrontare minacce dietro ogni porta. Ma chi sono i nostri nemici? Altre Chimere, creature sempre più grandi e pericolose che si sbarrano la strada verso i veri cattivoni di questo mondo fatato. Cosa rende Dicefolk meritevole di attenzione al netto di tante altre proposte simile? Sulla carta ci troviamo davanti ad una massa ben definita di idee già viste e saggiate altrove a cui si incastrano in modo assai particolare i combattimenti a turni 3v3 e la gestione delle azioni delle Chimere, gestite non da carte come capita spesso in altri titoli, bensì dal lancio di alcuni dadi.

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Ogni run, genererà una mappa sempre diversa.

Non scomodate altri titoli ruolistici, giacché in Dicefolk abbiamo nella nostra mano ben due dadi: uno per vedere le mosse da far eseguire alle nostre Chimere nel turno di gioco, e un altro per controllare i nemici. Esatto, ogni turno di gioco, esaurite le nostre azioni, non possiamo semplicemente passare la mano o – meglio – saltare al turno successivo, ma siamo chiamati a controllare le azioni offensive e di supporto anche dei nostri avversari. Ecco che Dicefolk al netto di tutto, comincia a essere macabro quanto interessante, proprio nel momento in cui il gioco ci chiede sia di attaccare che di decidere come venire attaccati.

RAGIONARE OGNI MOSSA

Il cuore pulsante della grammatica di gioco proposta da Dicefolk si costruisce proprio su questa particolare meccanica, che regala sicuramente un pizzico di brio e le giuste motivazioni per avventurarsi in una nuova run. Prima di approfondire, se andiamo a vedere il resto della proposta di gioco, troviamo cose di cui abbiamo avuto modo di fare già una sana conoscenza.

Chimere contro Chimere, tutte diverse e variegate.

Si parte da zero ad ogni nuova run, con solo tre Chimere di livello basso. Avanzando negli scontri scopriremo nuove zone, quali vendor, luoghi dove poter far recuperare punti vita alle Chimere, tesori, oro, altre valute di gioco e – i più importanti – i luoghi di evocazione di nuove Chimere, l’unico modo per ottenere nuove e potenti creature da selezionare nel nostro tridente d’attacco. Qui entra in ballo la fortuna, la stessa che invocheremo spesso a inizio di ogni nuovo turno di combattimento per sperare di ottenere nel lancio dei dadi, diverse facce e azioni disponibili a nostro vantaggio e altrettante a svantaggio dell’avversario, ma spesso non è così.

ATTACCO IO CHE MI ATTACCO DA SOLO

Torniamo dunque a questa particolare doppia azione di attacco gestita dalle nostre scelte. Passare al turno successivo in modo diretto è impossibile, di base basterebbe almeno consumare le 2/3 azioni a disposizione del dado nemico (ricordiamo, sempre lanciato e gestito da noi. Ma cosa hanno in mente questi Domatori?) ignorando il nostro turno, a dimostrazione che al gioco piace metterci in difficoltà, dandoci anche la possibilità di subire colpi (inferti da noi stessi con le nostre scelte) nella speranza di una tattica migliore al turno successivo.

Io quel maledetto dado viola – quello che comanda le Chimere nemiche – lo eliminerei proprio.

Certo però che da un altro punto di vista, questa meccanica sicuramente interessante, ci porta ad operare una certa dose di ragionamento e strategia dietro ogni scelta, o almeno, le uniche strategie che possiamo mettere in atto si muovono nel momento di quel turno, dato che a quello successivo, il nuovo lancio dei dadi potrebbe regalarci delle azioni inutili al momento, facendo crollare ogni schema o piano. Dunque la possibilità di far scambiare di posto le nostre Chimere come quelle nemiche e decidere quando attaccare da un lato all’altro è intrigante, anche interessante sulla carta, ma la fortuna gioca un ruolo fin troppo predominante.

I riquadri in basso rappresentano le azioni disponibili per ogni turno e saremo noi a decidere come e quando eseguirle, tra le nostre file come quelle del nemico.

A tratti risulta anche frustrante avere dalla nostra un buona tattica di attacco e difesa elevato alla seconda, per poi ritrovarci un paio di lanci dopo con azioni prettamente di difesa, supporto, mentre le facce migliori del dado vanno alle Chimere nemiche e allora sì, in tal caso chiedere di attaccare l’ultima Chimera a nostra disposizione è sempre un’azione accompagnata con una sonora imprecazione. Insomma,  l’idea è buona, ma il fattore fortuna rompe gli equilibri e porta sempre meno pazienza al giocatore.

In Breve:  L’idea alla base di Dicefolk, quella di selezionare le azioni sia delle nostre creature che di quelle nemiche, è buona, come anche l’esecuzione, purtroppo a mancare è un generale senso di equilibrio dettata dalla fortuna e non tanto dall’abilità del giocatore di creare e mettere in atto strategie vincenti. Comparti estetico e sonoro piacevolissimo che accompagna questo viaggio fantastico a tinte roguelike. Un buon esponente a cui serve una misura di equilibrio e bilanciamento.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel Core i7, 16GB RAM, GeForce GTX1650 Ti, HD
Com’è, Come Gira: Titolo eseguito alla perfezione sulla configurazione di prova, senza segni di cedimento o simili e anzi, i colori di ogni creatura sono più vivi che mai su schermo.

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Pro

  • Coloratissimo! / Valida alternativa al genere/intrigante la gestione dei dadi nemici...

Contro

  • ... ma la fortuna gioca un fattore determinante/ Generale sensazione di forte sbilanciamento generale
7.2

Buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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