F1 2020 – Recensione

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Carriera Scuderia mette il giocatore nei panni di una figura d’altri tempi, il patron/pilota.

Torna dalla passata edizione la possibilità di interpretare il ruolo di un pilota alle prime armi che, dopo una stagione trascorso nella F2, viene catapultato “tra i grandi” con l’obiettivo di conquistare un posto nella storia della Formula 1. Dieci anni di tempo che saranno scanditi da interviste, offerte contrattuali, rivalità, (si spera pochi) incidenti e (si spera tanti) successi, in un susseguirsi di sessioni di prove libere, prove ufficiali e ovviamente gare.

F1 2020 recensione

Come in tutto il mondo dello sport, le rivalità sono all’ordine del giorno.

Una proposta tutto sommato ben confezionata, che viene però messa parzialmente in ombra dalla novità principale di F1 2020, ovvero la Carriera Scuderia. Un pacchetto completo che mette il giocatore nei panni di una figura d’altri tempi, il patron/pilota, che crea la propria scuderia, ne cura ogni aspetto e scende in pista alla guida della propria monoposto.

Chi predilige confrontarsi con la cpu troverà tanta carne al fuoco, succulenta e cotta a puntino.

Un’esperienza che copre a trecentosessanta gradi il mondo del motorsport, e che aggiunge una componente gestionale non particolarmente complessa ma comunque piuttosto interessante. Partendo dal ruolo di outsider con limitate risorse economiche l’obiettivo è quello di crescere costantemente lavorando sullo sviluppo delle varie componenti della vettura, trovando sponsor, mettendo sotto contratto una seconda guida e, ovviamente, ottenendo risultati positivi in gara. Una buona base su cui lavorare per il futuro, che rappresenta a nostro parere il fulcro di un’esperienza single player che guarda al presente senza però tralasciare completamente il passato.

F1 2020 recensione

Nel corso della gara è possibile richiamare una serie di menu di gioco per modificare il comportamento della monoposto.

Tutte le monoposto della stagione in corso (e di quella 2019) sono affiancate da una selezione di macchine che spazia dalla McLaren MP4/4 del 1988 alla Red Bull Racing RB6 del 2010, con cui esibirsi in sfide e campionati customizzati.

È evidente la volontà da parte di Codemasters di puntare sulle competizioni virtuali.

Un garage discretamente fornito, anche se considerando che il 2020 segna il settantesimo compleanno della F1 sarebbe stato ancora più spettacolare celebrare questa ricorrenza con una serie di modelli che provengono da tutte e sette le decadi, affiancando chicche e stranezze (ad esempio la Tyrrell a sei ruote) a grandi classici. Pur con questo piccolo rammarico, è impossibile non promuovere il comparto giocatore singolo. Chi predilige confrontarsi con la CPU troverà tanta carne al fuoco, succulenta e cotta a puntino. Più articolato, almeno allo stato attuale, è invece il discorso per quanto riguarda il comparto multigiocatore.

IN GARA CONTRO IL MONDO

Ricevere un gioco in anteprima e poterlo provare con calma per esprimere una valutazione ponderata è sempre una cosa piacevole. Ma ci sono alcuni inconvenienti. Uno di essi, il più importante in assoluto, è quello di non poter provare a pieno regime la modalità multigiocatore.Le sessioni a cui ho preso parte non possono essere un metro di giudizio definitivo, anche se mi hanno comunque permesso di gareggiare per qualche ora contro piloti/giocatori provenienti da ogni dove.

F1 2020 Recensione

Le interviste sono importanti per aumentare la propria fama e migliorare le prestazione della propria squadra.

La proposta, anche in questo caso, è piuttosto ricca, con eventi settimanali, la possibilità di prendere parte a leghe (o di crearne una dal nulla), sfide classificate e non classificate, partite tramite LAN e il caro e vecchio split-screen. Nel complesso quanto ho visto e provato mi ha convinto, con un netcode parso sempre stabile e nessun tipo di problema. Segnali positivi, che dovranno essere confermati quando tutto sarà “sotto stress”. Sulla stessa lunghezza d’onda il discorso per quanto riguardo la parte eSport, protagonista di una opzione specifica.

L’importante è che i motori rombino a dovere, e questo in F1 2020 avviene dal momento dell’accensione a quello dello spegnimento.

È evidente la volontà da parte di Codemasters di puntare sulle competizioni virtuali, ed è altrettanto evidente come la presenza e il supporto fornito dai team ufficiali siano due elementi che aiuteranno non poco a raggiungere questo obiettivo, ma allo stato attuale è impossibile esprimersi con una promozione o una bocciatura definitiva. A prescindere dalla tipologia di gioco scelto, da soli o in compagnia, affrontando un avversario seduto di fianco a voi sul divano di casa oppure a migliaia di chilometri di distanza, una cosa è comunque evidente. F1 2020 è un titolo appetibile per una fetta enorme di piloti. In uno spettro che ha come limiti da una parte Super Mario Kart (arcade al 100%) e dall’altra Assetto Corsa Competizione (simulazione al 100%), il titolo Codemasters si piazza nelle vicinanze di entrambi gli estremi, coprendo al tempo stesso tutto l’enorme spazio che intercorre tra i due.

F1 2020 recensione

Potenziare i vari reparti del team con il denaro degli sponsor è fondamentale per far crescere la propria scuderia.

Merito della presenza di due impostazioni relative allo stile di guida, sommate a numerosi parametri che permettono di modificare tutta una serie di norme regolamentari e di supporti nella gestione del controllo della trazione, del cambio, della frenata e della traiettoria.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Comparto single player ricco e vario.
  • Buona mole di contenuti.
  • Intelligenza artificiale convincente.

Contro

  • Alcuni aspetti tecnici e di presentazione meriterebbero una piccola messa a punto.
  • Online da verificare sul lungo periodo.
8.6

Più che buono

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