Sarò sincero: in un universo videoludico zeppo di giochi di carte collezionabili non si sentiva la mancanza di un ulteriore titolo che poggia le sue basi sull’evocazione di creature e relativi scontri, soprattutto se – come avviene per l’opera prima di Flaming Fowl Studios, piccola software house fondata nel 2016 da veterani di Lionhead – non riesce a offrire al giocatore qualcosa di nuovo e accattivante.
TAPPA TUTTO
Non mi dilungo particolarmente sulle meccaniche di Fable Fortune perché, purtroppo, sono convinto che già le conosciate a menadito, anche senza aver mai visto un’immagine dell’opera, distribuita su PC e Xbox One da Mediatonic.
come valuta non abbiamo mana, bensì monete, ma il risultato non cambia
Scherzi a parte, come avrete intuito l’opera Flaming Fowl Studios risulta fin troppo derivativa, e purtroppo lo è nel peggiore dei modi: le novità introdotte, quelle vere, sono poche e poco funzionali se paragonate a quanto offerto dai mostri sacri del genere e – per giunta – la maggior parte delle volte rischiano di prolungare inutilmente una partita. Spendendo una singola moneta, difatti, è possibile mettere una propria creatura in guardia, costringendo le truppe avversarie a farla fuori prima di poterci ferire. Se questa strategia può essere fondamentale per guadagnare tempo e dunque difendersi nei primissimi turni, a lungo andare rischia di diventare insopportabile, e innanzi all’ennesima evocazione “cicciona” piazzata a difesa si rischia una potentissima crisi di pianto.
FIABE SFORTUNATE
Ben più interessante risulta invece la gestione dei punti karma: ogni volta che completiamo una quest (che sia spendere un gruzzolo di monete o giocare un determinato numero di creature con un potere speciale) possiamo decidere se guadagnare un punto karma positivo o negativo , in grado di modificare sia il proprio potere di classe, sia di potenziare le carte del nostro mazzo. Questa caratteristica, in realtà, dona alle partite quel pizzico di sorpresa che non guasta, e con una bella dose di fortuna il giocatore si può ritrovare tra le mani creature decisamente potenti.Ancora non esiste un vero e proprio “meta”, e questo a mio avviso non può che essere un bene, ma ho sofferto particolarmente la mancanza di carte in grado di pulire in fretta il campo di battaglia, così – un po’ per inesperienza, un po’ perché tendo sempre a farmi sommergere da creature nemiche – già dopo pochi turni mi rendevo conto di essere nei guai, e non potevo fare altro che aspettare agonizzante la fine dello scontro.
non serve mettere mano al portafogli per farsi qualche partita
Fable Fortune non inventa praticamente nulla e le poche novità che introduce rischiano di rendere le partite lunghe e pesanti. È difficile che riesca a ritagliarsi il proprio spazio tra i mostri sacri che monopolizzano il genere, ma grazie al cross-play tra PC e Xbox One potrebbe risultare una buona scelta per passare qualche serata tra amici. Se siete appassionati di giochi di carte collezionabili fateci comunque un pensiero… potrebbe scoccare la scintilla.