Metro Exodus si rifà il look e torna più luccicante (un bagliore radioattivo…) e agguerrito che mai, nella sua incredibile versione Enhanced. Ma è solo per schede di ultima generazione.
Sviluppatore / Publisher: 4A Games / Deep Silver Prezzo: Gratuito per chi possiede Metro Exodus Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, GOG, Microsoft Store; richiede hardware compatibile con ray tracing), PS5, Xbox Series X|S
Sicuramente ricorderete Metro Exodus, uno dei videogiochi più sorprendenti del 2019. Con le sue radici ben salde nel mondo della letteratura e l’apocalittica distopia che ha origine con una guerra nucleare, il gioco di 4A Games non solo ci ha portato a rivivere fuori dai tunnel della metropolitana di Mosca, cercando di mantenere un minimo di dignità fra relitti umani e mostri mutanti, ma è stato uno dei primi a usare l’illuminazione in ray tracing fornita da Nvidia sulle sue schede GeForce RTX, diventando a suo modo un precursore della rivoluzione che, probabilmente, stiamo incominciando a vivere soltanto adesso, che le medesime tecnologie sono disponibili anche sulle console di nuova generazione.
RAY TRACING MIGLIORATO
Ma se Metro Exodus era già così bello, che perfino il nostro semi-impassibile Marietto Baccigalupi gli ha affibbiato un altisonante 9.2, che motivo c’era di migliorarlo? Beh, da una parte l’uscita di una versione specifica per le summenzionate console, dall’altra il fatto che un bravo team di sviluppo non dovrebbe mai accontentarsi e, anche di fronte ai nostri più che meritati complimenti, dovrebbe sempre fare di meglio, più o meno come insegnavano gli allenatori di Mimì Ayuara e Mila Azuki. Così, i ragazzi di 4A Games ci hanno dato dentro come dei matti e hanno studiato a fondo tutte le più moderne tecniche di illuminazione globale messe a disposizione dall’hardware moderno e, oltre a fornirci un codice per la nuova versione del gioco, lo hanno accompagnato con una sorta di Bignami di tutte le suddette tecniche, capace di fare un excursus sull’evoluzione delle medesime e di dare così tante spiegazioni in tecnichese che ci avrei potuto riempire i prossimi quattro TecnoTGM sulla rivista, se solo non ci fosse stato scritto “da non pubblicare, serve soltanto a voi per riferimento”. Per fortuna, invece, c’è scritto così e anche voi siete salvi.
In ogni caso, sappiate che nel passaggio da Exodus simplex a Exodus Enhanced, il motore grafico ha imparato a seguire i fotoni, nel lungo percorso a ritroso che conduce dalla telecamera alle loro sorgenti, con molta più precisione e accuratezza, sfruttando una tecnica chiamata Dynamic Diffuse Global Illumination per calcolare le interazioni tra le luci e le superfici, così da gestire il rimbalzo delle prime sulle seconde e l’illuminazione indiretta che ne consegue. Ora, potrei andare avanti a estrarre dei concetti a caso ancora a lungo e, con la mia inusitata capacità di elaborare supercazzole, fingere di conoscere l’argomento a menadito. Ma siccome anche le mie competenze in materia hanno dei limiti, diciamo che non intendo pavidamente uscire dalla mia comfort zone. Sappiate però che ho letto il simpatico allegato da nove pagine fitte fitte di testo accompagnandolo con tanti “oooh!” e “ah!” di ammirazione.
Continua nella prossima pagina…
- 1 2