Fango, salti, evoluzioni e tanta, tanta velocità in Monster Energy Supercross 5, il nuovo capitolo della fangosissima serie di casa Milestone.
Sviluppatore / Pubisher: Milestone / Koch Media Prezzo: 69,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo Locale/Online PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 17 marzo
Io glielo avevo detto a Mario. “Guarda che non ho il fisico, a fare salti in moto mi incricco tutte le ossa e mi faccio male. E poi, con i prezzi attuali dell’energia, sai che spesa per fare le lavatrici, con il fango che mi entrerà sin nelle mutande?”. La sua risposta è stata lapidaria: “Monster Energy Supercross – The Official Video Game 5 quest’anno è tuo, e nessuno te lo toglie”.
E allora io l’ho preso e per qualche giorno ho accelerato, derapato, impennato, ho eseguito evoluzioni aeree e, per non farmi mancare nulla, mi sono anche cappottato più volte… Risultato? Incriccato e infangato, come previsto. Ah, mi sono dimenticato di scrivere una cosa. Mi sono anche divertito abbastanza…
SUPERCROSS O MOTOCROSS?
Una cosa l’ho capita subito, sin dai primi giri avvinghiato al manubrio della mia fiammante Kawasaki KX 450. In Monster Energy Supercross 5 ci sono due tipi di avversari. I primi sono gli altri piloti, più o meno aggressivi a seconda delle impostazioni scelte nelle schermate delle opzioni. I secondi, all’apparenza più gestibili, ma in realtà altrettanto pericolosi, sono i tracciati, con le loro curve a gomito, la superficie irregolare, le whoops (serie di gobbe in sequenza, per i neofiti del genere) e le rampe per i salti che si susseguono senza mai lasciare un solo attimo di tranquillità. Non ci sono momenti di relax, c’è giusto lo spazio per respirare tra un’evoluzione e l’altra, in un continuo balletto che richiede una perfetta gestione tra acceleratore e freno, un equilibrio impeccabile tra la pura potenza e la leggiadria nei movimenti.
IL SUPERCROSS NON È DISCIPLINA SEMPLICE, RICHIEDE ABILITÀ E UN BUON SENSO DEL RITMO
Malgrado le difficoltà insite nella disciplina, Monster Energy Supercross 5 riesce comunque a essere un titolo accessibile su più livelli, grazie a tutta una serie di parametri che consentono di rendere più o meno realistica la guida. Certo, chi si aspetta un puro arcade in cui tutto è concesso rimarrà deluso, ma è evidente che una struttura simile sia quanto di più lontano ci possa essere dalla direzione presa da Milestone per questa serie. C’è voglia di realismo nel team milanese, come testimoniano anche i passi avanti operati in altre due aree chiave, la fisica delle moto e le animazioni. Maggiore controllabilità e movimenti più fluidi si uniscono a tanti piccoli ritocchi che rendono le corse più piacevoli e che, malgrado siano ancora presenti alcune situazioni anomale (i contatti in volo portano a volte a risultati del tutto imprevedibili), danno vita a un sistema di guida che convince e che diverte. Apprezzabile, ma qui si parla solo della versione PS5, lo sfruttamento della vibrazione, con il Dualsense che “frulla” senza soluzione di continuità dall’apertura del cancelletto fino a quando non taglia la linea del traguardo.
IMPENNATA IN DERAPATA
Inventarsi qualcosa di nuovo quando si parla di titoli legati all’auto/motosport è difficile, se non impossibile. Anche perché, a ben vedere, più che correre, cosa si può fare? Partendo da questo presupposto, osservando la schermata delle modalità di Monster Energy Supercross 5 non c’è nulla che lasci a bocca aperta. Non c’è nessuna trovata che sorprende o che stupisce. Ma, al tempo stesso, c’è tutto quello che un appassionato di alta velocità può desiderare. Insomma, non manca la “ciccia”, con ampio spazio di manovra sia per chi vuole gettarsi nella mischia senza troppe preoccupazioni che per chi è alla ricerca di una sfida più strutturata.
Chi mastica pane&motori non avrà bisogno di grandi cerimonie per entrare nel vivo dell’azione
In Breve: Monster Energy Supercross 5 riprende tutti gli elementi caratteristici della passata edizione, senza operare stravolgimenti di sorta. Proprio per questo motivo, malgrado il lavoro svolto dal team di Milestone sia nel complesso più che discreto, chi si aspettava un evidente passo in avanti rispetto al suo predecessore potrebbe rimanere in parte deluso. Tra gli aspetti positivi, da segnalare alcuni ritocchi alla fisica delle moto e una maggiore accessibilità, con opzioni che aiutano a entrare in sintonia con uno stile di guida diverso rispetto a quello della stragrande maggioranza dei racing game. Tra quelli negativi spicca proprio la mancanza di novità di rilievo: qualche contenuto in più avrebbe senza dubbio giovato a un’esperienza di gioco che, comunque, rimane più che buona.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Su PS5, l’esperienza di gioco è stata fluida e scorrevole, senza alcun tipo di problema, bug o glitch. Ottimo l’uso del DualSense.