Nioh - Onore Sprezzante - Recensione

PS4

Bisogna dare atto al Team Ninja che Onore Sprezzante si conferma un contenuto aggiuntivo caratterizzato da una difficoltà piuttosto ripida, perfettamente in linea con la fama che Nioh ha saputo ritagliarsi nel mezzo del pantheon dei migliori soulslike. Come già avvenuto con Drago del Nord, la nuova avventura di Anjin non è roba per i samurai alle prime armi, ambientata in una serie di livelli accessibili una volta completata la campagna principale. Solo che, ora più che mai, aver “semplicemente” sventato i piani di Kelley non vi garantirà una sicurezza tale da entrare a testa alta nel castello di Osaka e far capire a Sanada Yukimura (un po’ più anziano e imbolsito di quello che ricordate, qualora giungeste da Sengoku Basara) chi comanda, dato che 180 è il livello consigliato per la prima missione del DLC!

SOTTO ASSEDIO

Team Ninja non fa sconti a nessuno, continuando a sfornare contenuti cuciti su misura per quell’utenza decisamente hardcore che ha contribuito al successo del suo ultimo gioco. Sotto il profilo prettamente quantitativo, Onore Sprezzante non si allontana enormemente dagli standard tracciati da Drago del Nord, ma a livello qualitativo il level design è decisamente più intrigante rispetto a quanto incontrato dalle parti di Masamune Date.Nioh Onore Sprezzante immagine PS4 03 Il primo livello, ambientato durante l’assedio del castello di Osaka è brillante, un’avanzata dove si sgattaiola lungo trincee o dietro fortificazioni di fortuna per evitare una letale pioggia di frecce, cercando di conquistare un ingresso secondario protetto da un clan di ninja.

Onore Sprezzante si conferma un contenuto aggiuntivo caratterizzato da una difficoltà piuttosto ripida

Coordinando decentemente cervello e azioni è possibile avere la meglio anche contro nemici invigoriti da un livello nettamente superiore al nostro, attuando strategie mordi e fuggi per costringere i cattivi a esporsi ai letali colpi provenienti dalle mura, mentre tra le spoglie delle vittime sarà opportuno recuperare i tonfa, la nuova arma che Onore Sprezzante aggiunge all’economia degli scontri. Veloci e stilosi da vedere, i tonfa non saranno probabilmente in grado di trasformarsi nella vostra nuova prima scelta, ma hanno le carte in regola per diventare un ottimo strumento di supporto grazie alla loro predisposizione a spezzare la guardia altrui, una capacità che il primo boss saprà illustrarvi brillantemente.

La seconda mappa è anche più interessante, con un layout arzigogolato ricco di scorciatoie da sbloccare e segreti, un vero e proprio paradiso per i fanatici dell’esplorazione meticolosa che incarna, probabilmente, l’apice del level design a cura di Team Ninja. A parte i livelli citati, il resto si limita a banali (per quanto stilisticamente affascinanti) arene per scontri contro boss vecchi e nuovi. Niente di eccessivamente brillante: tra le aggiunte del bestiario spiccano i cani ninja (rapidissimi e prevedibilmente letali, se affrontati in gruppo) e boss umani tanto carismatici negli intermezzi quanto poco memorabili durante i combattimenti, incapaci di far rivivere i brividi “gustati” duellando contro gli yokai più agguerriti ed esotici del gioco base.

HORA HORA HORA!

Se gradite un parere personale, Nioh ha forse perso un po’ della sua identità con questi contenuti mordi e fuggi, sicuramente ardui per chi non è adeguatamente livellato, tuttavia veicolo ideale per raggiungere nuove vette per i cacciatori di gloria, impegnati – come sempre – nella caccia di equipaggiamento raro. Nioh Onore Sprezzante immagine PS4 07

lo stratosferico level cap – con l’ultimo aggiornamento – è stato posto al livello cinquecento!

Questi troveranno pane per i loro denti percorrendo la Via del Saggio, il nuovissimo livello di difficoltà adatto solo ai masochisti più convinti, ovvero a coloro che ambiscono raggiungere l’ormai stratosferico level cap, impostato – con l’ultimo aggiornamento – al livello cinquecento! Costoro faranno dunque buon uso dei set più prestigiosi assemblabili con il nuovo materiale etereo, così come delle nuove tecniche a disposizione di ninja e maghi, aspirando alla build definitiva e rigiocando i combattimenti con i boss per farmare oggetti ed esperienza.

Chi si era innamorato delle atmosfere del gioco “vanilla” non troverà particolari motivi d’interesse in Onore Sprezzante, nell’eventualità che la conquista di livelli esorbitanti non sia tra le sue corde. Gira e rigira, al momento Nioh pare fossilizzato nello scontro tra samurai più o meno nobili rigorosamente dotati di “Arakiani” (perdonate il neologismo) stand, piuttosto che nella lotta tra William e demoni gagliardissimi, con una trama degna di questo nome sullo sfondo. Manca un ultimo DLC alla chiusura dell’epopea, ma credo che mi divertirò con Anjin principalmente nel prossimo Warriors All-Stars, in attesa di un vero, legittimo seguito.

Onore Sprezzante offre un buon numero di novità per un deca, purtroppo non per tutti. I giocatori che si divertono a far secchi i precedenti boss con un paio di colpi (letteralmente, ho visto cose che voi umani…) troveranno pane per i loro denti nella Via del Saggio, mentre quelli che desiderano semplicemente scoprire cosa ha in serbo il destino per William potranno bearsi di un level design sopraffino e di una serie di interessanti aggiunte. Qualora vi troviate ben distanti dal livello raccomandato (180, ci tengo a ricordarlo), vi consiglio di investire i soldi altrove, a meno che non siate disposti a grindare come se non ci fosse un domani. Ah, il PVP, dite? Niente, quello continua a non funzionare, spaventosamente sbilanciato e messo assieme alla buona all’interno di un gioco nato per ben altro.

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Pro

  • Nuovo livello di difficoltà assolutamente folle.
  • Level design davvero intrigante.
  • Nuove armi e abilità davvero interessanti.
  • Prezzo accessibile.

Contro

  • Solo per i giocatori più dedicati.
  • Boss privi di carattere e inventiva.
7.5

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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