PGA Tour 2K23 – Recensione

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Dopo un anno di pausa, torniamo a colpire palline sui green in compagnia di 2K Games… e di Tiger Woods.

Sviluppatore / Publisher: HB Studios / 2K Games Prezzo: 59,99 euro (Standard), 99,99 euro (Deluxe), 119,99 euro (Tiger Woods) Localizzazione: Testi in italiano, audio in inglese Multiplayer: Online e Offline PEGI: 3 Disponibile Su: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: Disponibile

Le ultime due annate saranno ricordate per sempre nella storia del golf. Lo saranno non per epiche rivalità, risultati clamorosi o colpi entusiasmanti, ma per quanto successo “ai piani alti”. La nascita del circuito LIV ha infatti portato a una vera e propria spaccatura sia tra gli appassionati che tra i giocatori professionisti, spaccatura che allo stato attuale non sembra avere possibilità di ricomporsi. Diversa è invece la situazione in ambito virtuale. I golfisti che sostituiscono legni e bastoni con un pad (o mouse e tastiera), hanno infatti vissuto un periodo di calma piatta, che ha avuto come unici lampi l’uscita di interessanti “variazioni sul tema” (ad esempio Golf Club Wasteland e Cursed to Golf). Questo periodo si conclude in questi giorni grazie a 2K Games, che dopo un anno sabbatico ci riporta sui green a stelle e strisce con PGA Tour 2K23. Ed è subito birdie…

PALLA IN BUCA

Codice riscattato, gioco scaricato, apertura del software e via, si parte pronti a macinare chilometri sui fairway. Prima di scendere in campo, la schermata che mi accoglie mostra immediatamente quella che si rivelerà una delle principali (e più azzeccate) novità di PGA Tour 2K23. Un nuovo sistema di controllo. Può sembrare una cosa da poco per i non “addetti ai lavori”, ma in realtà è una modifica di notevole rilevanza. Dopo anni trascorsi a colpire palline utilizzando esclusivamente un movimento alto/basso delle levette analogiche (in PGA Tour 2K21 e, prima ancora, in The Golf Club) i giocatori che calcheranno i campi di HB Sports disporranno di una nuova scelta. Un sistema a triplice pressione, una prima (prolungata) per impostare la potenza, una seconda/terza per stabilire la precisione, che rappresenta una ventata d’aria fresca per la serie e che, fatto più importante, funziona alla grande. Chi, come il sottoscritto, ha storicamente incontrato qualche difficoltà nell’eseguire con costanza uno swing perfetto (con immancabili, e clamorose, svirgolate in corrispondenza dei colpi decisivi) si troverà per le mani una nuova opzione, che basa la sua riuscita esclusivamente sul tempismo.

pga tour 2k23 recensione

Il nuovo sistema di controllo a tripla pressione funziona alla grande. Preciso, intuitivo e punitivo il giusto.

Tempismo che, è bene sottolinearlo con fermezza, deve essere massimo soprattutto quando si impostano i livelli di difficoltà più elevati. PGA Tour 2K23 può infatti essere un titolo decisamente punitivo, in cui anche le più piccole sbavature vengono pagate a caro prezzo. Allo stesso tempo, come peraltro i suoi predecessori, PGA Tour 2K23 può essere un titolo estremamente accessibile, godibile anche da chi non cerca il realismo spinto.

PGA Tour 2K23 può infatti essere un titolo decisamente punitivo, in cui anche le più piccole sbavature vengono pagate a caro prezzo

L’esperienza di gioco è infatti ampiamente modulabile in ogni suo aspetto e regolando aspetti quali forza degli avversari, incidenza del vento e tolleranza nella precisione dell’impatto si può rendere un giro più o meno impegnativo. Tutti possono quindi divertirsi anche se, opinione personale, il titolo sviluppato da HB Sports offre il meglio di sé nella sua anima più simulativa. È infatti alzando la difficoltà che vengono a galla tutti gli aspetti di gioco che rendono il golf uno sport così complicato.

GIOVANI GOLFISTI CRESCONO

PGA Tour 2K23 propone una mole di contenuti più che discreta, senza però mai far gridare al miracolo. Il numero di percorsi disponibili è soddisfacente come quantità, ma per questioni legate all’acquisizione delle licenze mancano purtroppo alcuni nomi di peso (qualcuno ha detto Augusta National o St. Andrews?).Discorso analogo può essere fatto per quanto riguarda i golfisti con, opinione personale, l’aggravante di aver voluto inserire personaggi extra (Michael Jordan e Steph Curry) che con il mondo del golf hanno ben poco a che vedere. Da appassionato, avrei trovato molto più intrigante la possibilità di vestire i panni di Jack Nicklaus o di Arnold Palmer, invece di due giocatori di basket, per quanto fenomenali.

PGA Tour 2K23 propone una mole di contenuti più che discreta, senza però mai far gridare al miracolo

Mostra alcuni interessanti passi in avanti MyCareer, modalità che permette di vestire i panni di un giocatore alle prime armi e di partire dalle divisioni amateur con l’obiettivo di approdare nel tour PGA e vincere la FedEx Cup. L’incedere, torneo dopo torneo, è piuttosto lineare, ma sia il sistema di progressione del giocatore (un classico livellamento con punti esperienza) che la gestione delle mazze (ognuna con tre parti modificabili, testa, shaft e grip) permettono di modellare le proprie caratteristiche, e quelle della propria attrezzatura, in base al proprio stile di gioco. Da rivedere invece il sistema di rivalità, decisamente piatto e banale, così come meriterebbero maggiore cura tutti gli elementi di contorno. Se l’idea è quella di conferire all’azione un look televisivo, il risultato non è quello sperato, con telecronisti che alla lunga risultano troppo ripetitivi, intermezzi privi di appeal e replay che si soffermano troppo spesso su particolari inutili “dimenticandosi” di seguire la traiettoria della pallina.

pga tour 2k23 recensione

Il sistema delle rivalità in MyCareer è piuttosto semplice. Scegli un avversario, lo affronti, lo sconfiggi e puff, rivalità finita.

Di fianco alla carriera, il parco modalità propone inoltre una novità assoluta denominata Topgolf. All’interno di un campo pratica al coperto sono posizionate a distanze variabili diverse buche con dei bersagli, e l’obiettivo è quello di ottenere il punteggio massimo avvicinandosi il più possibile ai suddetti bersagli. Nulla di clamoroso, a dirla tutta, ma in compagnia di amici si tratta di un passatempo simpatico e piacevole. Promossa la modalità Società, il fiore all’occhiello del comparto multigiocatore, che permette di partecipare a vere e proprie leghe con differenti regole e tornei personalizzati, mentre l’editor dei percorsi, per chi ha la pazienza di mettersi a creare diciotto buche, è una vera e propria manna dal cielo.

In breve: Dopo un anno di pausa, 2K Sports torna sui campi da golf proponendo un titolo che merita un’ampia promozione. Ci sono ancora margini di miglioramento per quanto riguarda le modalità di gioco mentre la struttura, modulabile in ogni sua parte, si adatta alla perfezione sia ai giocatori più esigenti che a chi vuole colpire qualche pallina senza doversi preoccupare di trascorrere troppo tempo tra bunker, rough e ostacoli d’acqua.

Piattaforma di prova: PlayStation 5
Com’è, come gira: Ho provato PGA Tour 2K23 in versione PlayStation 5, senza riscontrare alcun tipo di bug durante le mie partite. Unico problema, una certa lentezza nei caricamenti nelle schermate che seguono la conclusione di un giro. Nulla di insopportabile.

 

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Pro

  • Nuovo sistema di controllo decisamente azzeccato / Elevata qualità della simulazione / Discreta mole di contenuti.

Contro

  • Mancano diversi campi e tornei di peso / La Carriera ha ancora margini di miglioramento.
8

Più che buono

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