Resident Evil 3 – Recensione

PC PS4 Xbox One

anche quando non si ha davanti il proprio inseguitore, non si può fare a meno che pensare a quando comparirà nuovamente

Fortunatamente, nonostante il backtracking nelle aree già visitate sia ridotto al minimo e ci si trovi più spesso che in passato a correre da una zona all’altra senza voltarci indietro, tornare a ispezionare meticolosamente le aree lasciate inesplorate porta a una lunga serie di benefici. Più volte si otterranno nuovi strumenti con cui sbloccare piccole stanze bloccate o spalancare armadietti chiusi, tutti (o quasi) carichi non solo di munizioni e altri oggetti, ma a volte persino di nuove potenti armi.

A UN PASSO DALLA PERFEZIONE

Sono certo che arrivati a questo punto vi starete chiedendo, vista la mia introduzione, dove stia la fregatura. Per riassumervela basteranno solo 2 parole: cinque ore. Per la precisione 5 ore, 2 minuti e 36 secondi è tempo di gioco impiegato a concludere la campagna che, inclusi i video e le cutscene, mi ha intrattenuto per circa 6 orette. Per quanto mi sia davvero goduto il tempo trascorso in gioco, niente è più frustrante che finire un succulento pasto e avere ancora fame.

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Feeermo così… Penso ci sia una carie o due! Le consiglio di mangiare meno persone in futuro.

Il senso di insoddisfazione mi ha portato subito a riniziare da capo il gioco senza esitazione ma sfortunatamente questo remake, per via del suo approccio cinematografico e soprattutto della decisione di eliminare completamente finali alternativi e quei momenti di scelta presenti nell’originale del ’99, non offre praticamente nulla in termini di rigiocabilità. In breve, Resident Evil 3 ha la durata di circa un solo scenario del remake del 2, senza poter far affidamento nemmeno su altre modalità di gioco aggiuntive come mercenari, anche questa esclusa dal progetto.

niente è più frustrante che finire un succulento pasto e avere ancora fame

A tentare di rimpolpare il titolo ci prova Resident Evil Resistance, un goffo multiplayer asimmetrico creato con assetti riutilizzati dove un gruppo di sopravvissuti, ognuno con le proprie abilità uniche, deve trovare modo di fuggire da una manciata di scenari, evitando le trappole e i mostri schierati da un altro giocatore che prende il ruolo del “MasterMind”. Questa modalità potrebbe anche funzionare e riuscire a intrattenente, nonostante sembri a malapena riuscire a entrare di straforo nello stesso universo narrativo di Resident Evil. Il problema è la mancanza di chiari obiettivi da seguire al di fuori del puro aspetto competitivo. Un’incertezza accentuata marcatamente dalla completa assenza di un vero sistema di progressione, rimpiazzato in blocco dal puro RNG delle tanto detestabili Loot Box, con la minaccia di una sfilza di microtransazioni sempre dietro l’angolo.

In Breve: Resident Evil 3 è un fantastico gioco, che riesce a trascinare nel suo mondo e regalare un’esperienza davvero niente male. Nonostante la grafica eccellente e una storia rivisitata da paura, l’aggiunta del multiplayer Resident Evil Resistance ricompensa solo in parte la scarsa longevità e la quasi inesistente rigiocabilità, che lo rendono un titolo un po’ difficile da consigliare a prezzo pieno.

Configurazione di prova: Ryzen 5 1600, 8GB RAM, Nvidia GTX 980ti, HDD
Com’è, Come gira: Non c’è assolutamente nulla di negativo nella presentazione di Resident Evil 3 se non il fatto che mostri un po’ troppo “rumore” nei suoi riflessi. Si tratta in generale di un gioco in grado di girare in maniera eccellente su tantissime macchine e flettere tutti i suoi muscoli su PC più costosi.

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Pro

  • STAAAARS!
  • Grafica eccellente.
  • Reparto sonoro impeccabile.

Contro

  • Poca Longevità e rigiocabilità.
  • Resident Evil Resistance.
8.4

Più che buono

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