Resident Evil Village – Recensione

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DI TUTTE LE LOCATION, IL CASTELLO DIMITRESCU È SICURAMENTE QUELLA CHE METTE PIÙ IN MOSTRA I CARATTERI NEXT-GEN DI RESIDENT EVIL VILLAGE

Il Castello Dimistrescu è sicuramente la location che più di tutte mette in mostra la next-gen estetica, con un tripudio di mogani, ori, specchi ed illuminazioni dinamiche. In generale le texture sono di ottima qualità, ma di tanto in tanto abbiamo testimoniato qualche strano sfarfallio e occasionali ritardi nel caricamento delle versioni hi-res quando ci si avvicina troppo speditamente. Il frame rate è solido nel 99% dei casi e viene messo il leggerissima crisi solo in presenza di massicce dosi di “oggetti” in movimento e/o effetti particellari. Nulla che una piccola patch correttiva non possa correggere, anche perché per la maggior parte del tempo Village fila via liscio come l’olio.

resident evil village recensione

Il RE Engine è ormai più che maturo e mette in mostra i muscoli in questo nuovo capitolo, ma qualche incertezza rimane.

Il sonoro ambientale sfrutta bene l’effetto 3D offerto da un buon impianto audio o da headset di fascia medio-alta come le cuffie Pulse di PS5. La soundtrack è composta da pochi pezzi orchestrali che non si fanno notare per varietà e complessità, ma che riescono comunque a sottolineare piuttosto efficacemente le fasi di gioco più intense. Sembrano tuttavia lontani i tempi dei primi Biohazard, che una volta completati ti facevano spesso desiderare l’acquisto del relativo CD musicale. Di buon livello il doppiaggio italiano e questa è una bella notizia perché quello delle ultime demo ci aveva procurato qualche brivido (specie la voce di Ethan), ma alla fine il lavoro fatto dal cast nostrano è apprezzabile.

VISIONE D’INSIEME

Village segue il solco tracciato dal capitolo precedente, piazzandosi abbastanza in alto nella scala di valori della serie, seppur con qualche piccola riserva. La sensazione è che stavolta Capcom abbia voluto esagerare, fortunatamente con equilibri ben diversi rispetto ad alcuni disastri del passato, e a tratti abbia un po’ perso il focus. L’orrore c’è e vi garantiamo che alcuni momenti non li dimenticherete facilmente, ma la sensazione di costante e incombente pericolo del folgorante inizio e del Castello viene successivamente diluita da un back-traking nel Villaggio (figlio anch’esso di RE4) un po’ ridondante e privo di scopo se non quello di procedere verso la location successiva.

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Bambole di porcellana vestite di pizzo e arti di plastica che penzolano dal soffitto, tutto in questa stanza grida “gira i tacchi e dattela a gambe”.

Anche questo capitolo sembra quindi destinato a dividere il pubblico, che già con il settimo capitolo si era spaccato a causa dell’introduzione della visuale in soggettiva. A nostro modo di vedere è un piccolo passo indietro rispetto a Resident Evil 7 in termini di ritmo narrativo e per certi versi anche in ambito ludico. Arrivati alla fine avrete bisogno di un breve periodo di sedimentazione per assimilare ciò che avete visto e vissuto, ma alla fine una certezza prenderà forma nella vostra coscienza: Resident Evil nella sua timeline principale non sarà mai più il franchise che amavamo e ricordavamo. Questo da un certo punto di vista è un bene perché solo chi è capace di evolversi è destinato a sopravvivere, ma per il futuro consigliamo a Capcom di concentrarsi su meno idee, sviluppandole però con un respiro più ampio e profondo per dare ai prossimi giochi un carattere più forte e persistente.

In Breve: Resident Evil Village segue il solco tracciato dall’ottimo settimo capitolo rivolgendo al tempo stesso lo sguardo al passato e miscelando il tutto con un cocktail di personaggi e situazioni estremamente vasto… forse anche troppo. Ciò che vi aspetta è un’esperienza con tanti alti e qualche basso, destinata a far discutere i fan della serie fino all’uscita del prossimo episodio.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Essendo un gioco uscito durante un cambio generazionale le prestazioni non sono al top sulle nuove piattaforme. Qualche incertezza nel frame rate e nella gestione delle texture, ma l’accoppiata HDR + Ray Tracing regala alcuni scorci davvero notevoli.

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Pro

  • Buona varietà di situazioni, location e nemici / Salti sulla sedia assicurati / Resident Evil con HDR + RT, un bel vedere con qualche incertezza.

Contro

  • L'elemento Survival è scarso se non si gioca a Difficile / Longevità bassa ma la modalità Mercenari salva la situazione.
8.8

Più che buono

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