A poco più di un anno di distanza dal suo lancio su PS5, Stellar Blade arriva anche su PC. Come se la cavano le avventure di Eve in questo nuovo ambiente?
Sviluppatore / Publisher: SHIFT UP / PlayStation Publishing Prezzo: 69,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS5 Data di Lancio: 12 giugno (PC)
Fare la recensione di un porting su PC è sempre un’occasione per parlare non solo degli aspetti tecnici dell’operazione, ma anche per ragionare su un titolo a mesi quando non anni di distanza dalla sua uscita originale, a mente fredda e con meno ansia dovuta al trovarsi a parlare di un gioco prima ancora che il resto del mondo abbia potuto provarlo con mano.
Questo finisce per essere doppiamente rilevante nel caso di un gioco come Stellar Blade, che – inutile nascondersi dietro un filo d’erba – per chi come noi è più inserito nel dibattito intorno ai videogiochi ha fatto rumore principalmente per il design della protagonista, che in un periodo storico come questo non poteva fare a meno di diventare la collina su cui si affrontavano quelli che lo vedevano come un glorioso ritorno ai giochi di una volta, e chi invece lo riteneva una becera operazione di marketing. Discorsi che hanno finito poi per sommergere quelli sul gioco vero e proprio. Senza per questo dimenticare i primi, cerchiamo un attimo di recuperare questi ultimi.
STELLAR BLADE È AMICO DEI PC (MA NON TUTTI)
Nelle mie recensioni di solito tendo a lasciare le considerazioni tecniche verso la fine, ma stavolta credo di avere buoni motivi di partire proprio da queste. Nel complesso, su PC Stellar Blade è un esempio di ottimizzazione fatta come si deve. Il fatto che nei suoi requisiti minimi si trovi una GTX 1060 6GB – una scheda che, è giusto ricordarlo, sta per compiere nove anni – non deve far pensare che questo titolo sfiguri dal punto di vista grafico rispetto ad altre produzioni recenti.
CON L’OTTIMIZZAZIONE È STATO FATTO DECISAMENTE UN BEL LAVORO

Per i nemici, la barra bianca è la vita, quella azzurra lo scudo (che riduce i danni subiti) e quella gialla, da svuotare a suon di parate perfette, la resistenza.
Ma c’è un però. La mia esperienza di gioco è stata piagata da continui crash al desktop. Crash che si presentavano a scadenza irregolare: a volte Stellar Blade si è chiuso da solo dopo due minuti di gioco, altre volte dopo mezz’ora, ma resta il fatto che posso contare sulle dita delle mie mani la quantità di volte che l’ho spento di mia spontanea volontà. Mi sembra corretto specificare che su altri tre PC redazionali – di cui citiamo almeno le schede video: GTX 1650 Ti, Radeon 7800XT ed RTX 4060 Ti – Stellar Blade non ha avuto questo problema, quindi non è una issue talmente diffusa da suscitare seria preoccupazione; capite però che per quanto mi riguarda questo ha inficiato non poco il mio apprezzamento dell’esperienza, specie visto che ogni volta toccava ripartire dall’ultimo punto di salvataggio. E naturalmente vari tentativi di risolvere il problema (i soliti: verifica dei file, reinstallare, smanettare con le impostazioni…) non hanno risolto nulla.
I TUOI INGRANAGGI SI STANNO MUOVENDO…
Ma passiamo a parlare del gioco vero e proprio. Stellar Blade è un gioco che non fa mistero di ispirarsi da un lato a NieR Automata (basti pensare che al di là delle somiglianze tematiche e del DLC estetico, i due giochi hanno anche lo stesso compositore, Keiichi Okabe) e dall’altro, per l’impostazione del suo gameplay, a Sekiro; non va fatto però l’errore di considerare il gioco di SHIFT UP un soulslike, dato che le uniche due caratteristiche che possiamo tranquillamente ricondurre a questo genere sono i nemici che respawnano e il consumabile di cura che si rigenera quando riposiamo ai checkpoint. Purtroppo, la mia impressione è che fatichi a raggiungere i picchi dei suoi due padri ispiratori. Intendiamoci, non scade mai nel brutto, tantomeno nel pessimo: nei suoi punti più bassi, Stellar Blade è al massimo scialbo (nella struttura di alcune delle numerose sidequest) o macchinoso (con il fatto che il fast travel funziona solo nella stessa area). Nel complesso, resta un buon gioco, che si lascia giocare senza troppi problemi anche grazie a una bella varietà di situazioni che ci pone di fronte. Se da un lato non raggiunge mai Sekiro, è perché a dispetto di tutta la sua spettacolarità e quantità di strumenti, attacchi speciali e combo a disposizione di Eve, nel complesso il combattimento non è raffinato come nel gioco From.

Le sezioni pseudo-horror del gioco si svolgono negli ex studi della Eidos Interactive. Come dite? È ancora troppo presto?
STELLAR BLADE È UN BUON GIOCO, MA MANCA DI ATTIMI BRILLANTI
In Breve: Stellar Blade è un buon titolo, che si lascia giocare, che farà la gioia di chi ama i combattimenti spettacolari – e come darvi torto? – e che difficilmente vi farà pentire del tempo che ci spenderete sopra (parecchio, se siete dei completisti). Detto questo, però, fatica ad avere veri guizzi di stile a causa di un gameplay meno raffinato di quanto ci si aspetterebbe e di una storia che si sviluppa in maniera piuttosto blanda e prevedibile, soffrendo nel confronto con quelli che sono i suoi punti di riferimento.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 3600, 16 GB di RAM, GeForce RTX 3060, SSD
Com’è, Come Gira: Sull’ottimizzazione trovo poco da lamentarmi, visto che a fronte di una presentazione molto piacevole il gioco ha tenuto fissi i 60 fps a 1080p e settaggi elevati (e purtroppo ultimamente non posso darlo per scontato). I crash ripetuti hanno piagato la mia esperienza, ma non sembrano essere un problema comune. Speriamo li fixino, comunque.