Pronti a un tuffo nell’arte rinascimentale? Una sola raccomandazione, prima di parlare del folle Procession to Calvary: fate attenzione a non perderci la testa. Letteralmente.
Sviluppatore / Publisher: Joe Richardson / SUPERHOT PRESENTS Prezzo: € 8,99 Localizzazione: Assente (Testi in Inglese) Multiplayer: Assente PEGI: N.D. Disponibile su: PC (Steam)
Perché un artista dovrebbe limitarsi a imitare la realtà quando potrebbe porsi un obiettivo decisamente meno noioso, ovvero donare vita all’arte? Mentre buona parte dei giochi odierni flirtano col fotorealismo rimediando due di picche sul grugno, The Procession to Calvary si lancia invece in un gioco di seduzione con alcuni dei più grandi artisti della storia per comporre un’avventura che attinge interamente dall’arte rinascimentale. Se pensate che si tratti di una blasfemia, non sapete quanto siete andati vicino alla realtà!
SOLO UN ULTIMO OMICIDIO, DAI!
The Procession to Calvary è il secondo gioco, dopo Four Last Things, realizzato da Joe Richardson utilizzando un tecnica originale e oltre tutto incredibilmente efficace: fondali e personaggi di questo imprevedibile punta e clicca provengono tutti, dal primo all’ultimo, da dipinti rinascimentali.
Richardson non ha fatto altro (e dici poco) se non creare una sorta di assurdo e affascinantissimo collage interattivo di Rembrandt, Michelangelo & co. imbastendoci intorno una trama folle, ovviamente all’altezza della stramberia dell’intuizione. La protagonista del gioco è una lady, una nobile in armatura sorpresa nel bel mezzo di un eccidio dalla notizia della fine della lunga guerra che ha visto contrapporsi Nord e Sud.
La lady protagonista del titolo è caratterizzata da un gusto insaziabile per lo sterminio, molto sconveniente in tempo di pace
Il peccaminoso corpo del tiranno è il solo a poter essere passato impunemente a fil di lama dalla nostra baldanzosa lady senza timore di doverne rendere conto alla legge. Cosa fare dunque? Ma ovvio, partire, viaggiare. Già, ma come?
UNA RISATA VI SEPPELLIRÀ
Il viaggio della lady verso l’ultima (?) ammazzatina concessa è costellato da puzzle costruiti sulla logica del gioco, che basandosi sull’arte rinascimentale è a sua volta intrisa di tutti quegli elementi che caratterizzano le espressioni pittoriche dell’epoca, ovvero crudeli torture, gente nuda crocifissa, uomini e donne raffigurati in pose equivoche, espressioni che erano già meme, e numerose altre stramberie che testimoniano la fervida fantasia e l’abbondante depravazione che albergava nelle menti di chi all’epoca brandiva pennelli per lavoro.
FONDALI E PERSONAGGI DI QUESTO IMPREVEDIBILE PUNTA E CLICCA PROVENGONO TUTTI, DAL PRIMO ALL’ULTIMO, DA DIPINTI RINASCIMENTALI
E poiché la Chiesa e la religione giocano come sempre un ruolo di primo piano nell’arte, nemmeno l’oppio dei popoli sfugge alla derisione con vette di blasfemia (su tutte il prestigiatore messianico trascinato in croce nel pieno del banchetto) che renderebbero orgoglioso il nostro Danilo.
Continua nella prossima pagina…
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