void tRrLM();++ //Void Terrarium++ – Recensione

PS5

PIUTTOSTO SEMPLICE LA FASE DI COMBATTIMENTO; LE SCELTE TATTICHE SONO RIVOLTE PRINCIPALMENTE ALL’USO CHE FAREMO DEI MATERIALI RECUPERATI

Vestendo i panni di un robot, la TecnoPantegana deve anche prestare attenzione al livello di carica della propria batteria, che scende ad ogni azione proporzionalmente alla sua complessità: abbiamo una discreta autonomia di movimento, ma gli attacchi più devastanti vanno usati con parsimonia.

UN ROGUELIKE PROPRIO COME ROGUE

Il sistema di generazione dei sotterranei di Void Terrarium mi ha lasciato perplesso. Sono composti da poche stanze collegate tra loro da stretti e lunghissimi corridoi. La minimap che ci mostra quanto esplorato sembra un livello di Rogue, l’originale, quello del 1980. Ho capito che la parola chiave di roguelike è Rogue, ma qui si esagera un pochino. Come se non bastasse, durante il tragitto nei – voglio ripeterlo – lunghi corridoi, la gestione dell’illuminazione ci fa giocare su uno schermo completamente nero, eccezion fatta per quelle due o tre caselline non coperte dalle tenebre.

void terrarium recensione

Uno dei tanti, lunghi, scuri, vuori, inutili corridoi.

Aggiungiamo che nei – una volta in più non guasta – lunghi corridoi non succede quasi mai nulla, e la voglia di esplorare ogni singolo anfratto che mi pervade sempre nei titoli di questo genere viene sopraffatta dalla noia che mi porta a cercare il teleport per il piano successivo senza curarmi troppo del resto. Unica nota positiva, possiamo annullare la superiorità numerica dei nemici attraendoli nei budelli angusti e affrontandoli uno alla volta, come alle Termopili.

SCELTE DOLOROSE

Quando non è impegnato a debellare nemici, il sorcio bionico deve fare incetta di risorse e materiali, che non sono mai abbastanza e ci costringono a scelte tattiche: trovare le cure per Toriko è fondamentale, ma dobbiamo anche pensare alla nostra incolumità, altrimenti chi baderà alla povera bambina?

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Le condizioni di Toriko sono riassunte in quella finestrella che ricorda i Tamagotchi.

LA SEZIONE GESTIONALE È ANCHE QUELLA PIÙ INTERESSANTE

Void Terrarium ha risvegliato in me la sindome da Tamagotchi, che viene vagamente citato dall’interfaccia medica raffigurante le condizioni della fanciulla, facendomi sentire in colpa quando trascuravo la pulizia del terrario o badavo più alla mia energia che alla sua fame. Merito della sezione gestionale, di gran lunga superiore alla controparte crawler. Peccato però che la maggior parte del tempo venga speso proprio nei dungeon.

L’OSSIMORO DARK KAWAII

Da buon gioco del Sol Levante, graficamente Void Terrarium riprende lo stile Kawaii, unendoci però delle tinte cupe, doverose vista l’ambientazione post apocalittica. Questo riuscito contrasto è molto piacevole nella sezione gestionale, meno evidente nei sotterranei, popolati da mostri non molto ben caratterizzati e dal design piuttosto ripetitivo. Il sonoro svolge onestamente il proprio lavoro e un plauso va alla storia, che mette in discussione il futuro dell’umanità senza scadere nella solita paternale sull’uomo che non rispetta il proprio ambiente e che “stiamo bene estinti”, concetto quanto mai fuori luogo dato che ci siamo andati vicino nel mondo reale.

In Breve: void tRrLM();++ //Void Terrarium++ ha tutti gli elementi che siamo abituati a trovare nei moderni roguelike: esplorazione dei dungeon, sistema di crafting con materiali e blueprint da recuperare, combattimenti a turni, albero delle skill e una storia che fa da filo conduttore tra una run e l’altra. Immediato e piuttosto longevo. Il problema è che non eccelle in nessun aspetto, e in un periodo caratterizzato da numerose release dello stesso genere non riesce ad emergere dalla folla. Consigliato a chi è sopravvissuto all’abbuffata di roguelike e non è ancora sazio.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Il gioco è così semplice che probabilmente la PS5 riuscirebbe a gestirlo anche rimanendo in stand by. Per tutti i gamer con l’unità SSD già piena zeppa, va segnalato che occupa solo 300 mega.

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Pro

  • Storia interessante / Sezione manageriale ben realizzata / Semplice e alla portata di tutti.

Contro

  • Dungeon generation drasticamente sotto la media / Sezione Roguelike monotona.
7.2

Buono

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