F1 2020 – Recensione

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Oltre a comportarsi bene nelle fasi guidate, F1 2020 non sfigura neanche per quanto riguarda la realizzazione tecnica

Le differenze volante alla mano sono sensibili, con il risultato che chi è alla ricerca di un titolo non estremo (in entrambi i versi) avrà sicuramente la possibilità di trovare la calibrazione adatta al proprio stile e alla propria voglia di competere. Perché per passare dal “ti piace vincere facile” al “ti piacerebbe vincere facile”, possono essere sufficienti pochi click.

GUIDARE, GUARDARE E ASCOLTARE

Oltre a comportarsi bene nelle fasi guidate, F1 2020 non sfigura neanche per quanto riguarda la realizzazione tecnica. In pista le monoposto sfrecciano con notevole fluidità a prescindere dalla visuale selezionata, mentre i replay (e l’ormai immancabile modalità fotografica) permettono di apprezzare al meglio la buona fattura dei modelli delle singole vetture e la cura nei dettagli posta nella realizzazione dei tracciati.

F1 2020 recensione

L’ormai immancabile modalità fotografica permette di immortalare i momenti più emozionanti e di modificarli con numerosi filtri.

Dove invece si potrebbe fare sicuramente di più è negli elementi di puro contorno, in particolar modo per quanto riguarda le sequenze di intermezzo, che così come sono risultano poco incisive e prive di mordente.

Dove invece si potrebbe fare di più è negli elementi di puro contorno

Dovrebbero essere ripensate tutte, dall’introduzione al Gran Premio fino alla cerimonia di premiazione, per dare vita a qualcosa che contribuisca a creare la giusta atmosfera. E poi, lasciatemelo dire, alcuni piloti (LeClerc in primis) sono una pallida riproduzione delle controparti reali. Anche l’accompagnamento sonoro funziona ma, proprio come il comparto grafico, è passibile di migliorie. Bene le comunicazioni con il muretto, con un flusso di informazioni utili che si mantiene sempre su livelli accettabili, senza mai diventare eccessivo o fastidioso.

F1 2020 Recensione

Prima di confrontarsi con i campioni della Formula 1, potrebbe essere una buona idea iniziare la propria carriera dalla F2.

Le analisi e i commenti di Carlo Vanzini e Luca Filippi, come da tradizione, si limitano ai momenti pre e post gara, con risultati altalenanti.

F1 2020 è un titolo appetibile per una fetta enorme di piloti

Se infatti l’uomo del “super fucsia” se la cava più che discretamente, il povero Filippi è relegato a un ruolo di comprimario ed entra in scena quasi esclusivamente per selezionare (in maniera peraltro alquanto discutibile) il migliore in pista della giornata. Poco male comunque, perché l’importante è che i motori rombino a dovere, e questo in F1 2020 avviene dal momento dell’accensione a quello dello spegnimento. Della monoposto, e del computer/console.

In breve: F1 2020 è il titolo ideale per chi vuole entrare nel mondo della Formula 1. È curato nel comparto tecnico, propone un pacchetto ricco di modalità e, grazie alla modulabilità del sistema di guida, porta in pista un’esperienza di gioco in grado di adattarsi a un’ampia gamma di piloti virtuali. Pur non trattandosi di una simulazione “spinta” come Assetto Corsa Competizione, gli appassionati troveranno pane per i loro denti.

Piattaforma di Prova: PlayStation 4Com’è, come gira: Ho provato F1 2020 su PlayStation 4, senza rivelare particolari problemi. Il titolo Codemasters si presenta bene e, a parte un crash di sistema, le mie ore in pista sono trascorse in maniera fluida e tranquilla. La ventola è entrata in funzione ogni tanto, senza però sovrastare in maniera eccessiva il rombo dei motori.

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Pro

  • Comparto single player ricco e vario.
  • Buona mole di contenuti.
  • Intelligenza artificiale convincente.

Contro

  • Alcuni aspetti tecnici e di presentazione meriterebbero una piccola messa a punto.
  • Online da verificare sul lungo periodo.
8.6

Più che buono

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